Editoriale a cura di Ettore Fortuna,
Presidente Mineracqua
Pubblicato su annuario Bevitalia 2011-12 della Beverfood srl Edizioni
PREMESSA: La crisi economica, iniziata alla fine del 2008, non ha risparmiato anche il settore alimentare che, per la prima volta in tanti anni, subisce una contrazione nei consumi. Il consumatore spende di meno e più oculatamente, nel senso che focalizza maggiormente la sua attenzione sul rapporto qualità/prezzo del prodotto che acquista. Anche l’acqua minerale non è stata risparmiata dalla crisi economica e, dopo anni di crescita ininterrotta ha fatto registrare una piccola flessione nei consumi, complice anche, tra il 2009 e il 2010, una situazione climatica particolare, con temperature al di sotto delle medie stagionali.
Riferimento temporale novembre 2011
Non risulta invece che su questa modesta flessione dei consumi abbiano influito le campagne ingiustificate degli acquedotti e anche di un grande gruppo di distribuzione che invitava a preferire il consumo di acqua potabile rispetto a quello di acqua minerale. Anche l’ambientalista più ideologico ci ha messo del suo, imputando all’acqua minerale responsabilità ambientali dovute alla plastica ed ai trasporti.
Come se non bastasse, proprio approfittando di tutte queste situazioni messe insieme, i produttori di caraffe filtranti hanno cercato di proporsi come una soluzione alternativa all’acqua minerale, sia in termini di qualità sia in termini di costo. Da questa “fotografia” della situazione in atto, non sarebbe stato strano ed ingiustificato se oggi il mercato dell’acqua minerale avesse fatto registrare un decremento percentuale a due cifre. Ma così non è stato e, certamente non sarà.
La qualità dell’acqua minerale italiana, la sua varietà in ter- mini di caratteristiche, benefici, provenienza geografica, prezzo medio, ne fanno un prodotto largamente apprezzato dal consumatore, il quale, anche in un momento di crisi, trova nel suo punto vendita l’acqua che vuole al prezzo che è disponibile a pagare.
Lo stesso consumatore – oggi è molto più consapevole e preparato – ha sicuramente compreso che il solo paragone tra acqua potabile e acqua minerale, per non parlare delle acque trattate con caraffe e apparecchi di filtrazione vari, è infondato oltreché (scientificamente, aggiungo io) non corretto. Ed ancora, ha compreso che l’acqua minerale è una risorsa del nostro Paese, che non ha in pratica altre “materie prime” e questo convincimento gli viene anche dal sapere dell’apprezzamento per la nostra acqua all’estero, riconosciuta sempre più come espressione del Made in Italy.
Forse il consumatore non sa e, quindi, approfitto per dirlo, che il settore delle acque minerali in Italia occupa 40.000 addetti tra diretti e indiretti e che, quindi, è anche una risorsa sotto questo profilo, che ci rende sempre più responsabili verso tante famiglie che lavorano, spesso in zone poco o per nulla industrializzate. Certo, a causa della crisi economica, stiamo pagando una riduzione in termini di valore, che sempre meno ci ripaga dei grossi sforzi e degli investimenti che facciamo nella qualità e nella sicurezza. Ma il tempo è galantuomo e alla fine ci ripagherà.
INFOFLASH/MINERACQUA
L’acqua minerale naturale è un bene prezioso per il nostro Paese. L’Italia è particolarmente ricca di sorgenti e la morfologia estremamente differenziata dei territori rende il patrimonio italiano delle acque minerali unico al mondo per qualità e diversità. In Italia sono commercializzate circa 300 marche. Ognuna ha una propria storia idrogeologica, proprie caratteristiche organolettiche, proprie virtù salutistiche. L’industria italiana ha saputo riconoscere e diffondere il valore e la ricchezza di questo patrimonio: si imbottigliano circa 12 miliardi e 500 milioni di litri di acqua minerale, di cui 1 miliardo è esportato con un saldo attivo nella bilancia dei pagamenti che l’Istat certifica in 400 milioni di Euro.
A tutela di questo grande patrimonio naturale e industriale, c’è Mineracqua. Da più di vent’anni dedichiamo il nostro impegno nel rappresentare e promuovere il settore dell’acqua minerale naturale. Ecco i suoi principali obiettivi:
– curare la tutela collettiva del settore e la rappresentanza dei suoi interessi in tutte le sedi, sia sul piano nazionale che internazionale;
– promuovere ogni iniziativa per la tutela dello sviluppo, dei valori e dell’immagine delle acque minerali naturali, delle acque di sorgente e delle bevande analcooliche;
– promuovere ogni iniziativa migliorativa volta ad allineare le condizioni delle industrie italiane delle acque minerali naturali, delle acque di sorgente e delle bevande analcooliche a quelle delle altre imprese operanti nella Comunità Europea;
– rappresentare il settore nei rapporti con le Istituzioni e le Amministrazioni, con le Organizzazioni politiche, economiche, sindacali, sociali e culturali del Paese, con le quali collabora in occasione di proposte di legge e provvedimenti riguardanti il settore;
– tutelare le imprese associate, sia singolarmente, sia nel loro complesso, sul piano giuridico, economico e sindacale, …promuovendo tutte le attività a tal fine necessarie, tra cui:
—la stipulazione di contratti collettivi nazionali di lavoro;
…la presentazione di osservazioni, proposte, esposti sia agli Organismi legislativi nazionali e regionali sia alla pubblica amministrazione e agli organi di controllo della stessa.
Mineracqua designa rappresentanti della categoria in organismi di settore, italiani, europei e mondiali. E’ presente in:
Confindustria – Confederazione Generale dell’Industria Italiana
Conai – Consorzio Nazionale Imballaggi
Federalimentare – Federazione Italiana dell’Industria Alimentare
EFBW – European Federation of Bottled Water
+info: www.mineracqua.it
