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In occasione di Host 2013 Fipe ha presentato la ricerca “P.E. 24h La Cas@ fuoricasa” e mostra le nuove tendenze degli italiani in fatto di consumi. Nel 2012 i consumi alimentari complessivi degli italiano sono stati è pari a 211,7 miliardi di lire, di cui 138, 8 miliardi di consumi in famiglia (65% del totale spesa) e 73 i miliardi di consumi fuori casa euro spesi nel 2012 ( 35% della totale spesa alimentare). Sempre più amata la colazione al bar, in calo la pausa pranzo mentre crescono gli italiani che escono fuori a cena.

Gli italiani hanno voglia di uscire. Nonostante la crisi. A fronte di una fisiologica flessione dei consumi dovuti alla congiuntura non favorevole, frequentare bar, ristoranti e locali resta comunque una piacevole abitudine. È quanto emerge dall’ultima ricerca dell’Ufficio Studi Fipe, “P.E. 24h La Cas@ fuoricasa”, che la Federazione Italiana Pubblici Esercizi, aderente a Confcommercio – Imprese per l’Italia presenta in occasione della sua partecipazione a Host 2013 (in programma a fieramilano dal 18 al 22 ottobre). Una scelta strategica quella di Fipe, che vuole porsi sempre più come punto di riferimento per tutta la filiera della ristorazione, potenziando il proprio impegno a livello formativo e nei confronti di tutti gli stakeholder di riferimento.

 A creare tanta aspettativa sulla partecipazione di Fipe ad Host è il perdurare del momento di debolezza dell’economia italiana che si continua a riflettere anche sul settore dei consumi fuori casa. Tuttavia, nonostante una situazione non certo favorevole, i consumi del cosiddetto “fuoricasa” restano una voce di spesa estremamente significativa. La spesa delle famiglie italiane per la ristorazione vale 73 miliardi di euro pari al 35% dell’intera spesa alimentare. Dopo Spagna e Gran Bretagna, l’Italia è il paese europeo con la maggiore incidenza dei consumi alimentari fuori casa sul totale della spesa alimentare (35% a fronte di una media europea del 32%). In termini di spesa pro-capite, gli italiani spendono in ristorazione circa 1.200 euro l’anno, il 32% in più dei francesi e il 53% più dei tedeschi. Valori che pongono l’Italia al terzo posto nella classifica europea per i consumi fuoricasa.

 §_RISTORAZIONE AL BAR

 Più nel dettaglio, come risulta dalla fotografia scattata dal centro studi Fipe, il bar rimane il luogo preferito dagli italiani per fare colazione con un totale annuo di circa 1,5 miliardi di consumazioni. I prezzi sono infatti molto contenuti: 94 centesimi il prezzo medio dell’espresso e 1,26 euro quello del cappuccino. La colazione degli italiani al bar è un fenomeno che esprime1,5 miliardi di consumazioni all’anno tra caffè, brioche e cappuccini. Con uno scontrino medio di 2,60 euro la colazione al bar genera un volume d’affari di 3,9 miliardi di euro, pari al 21% del valore complessivo delle vendite del canale. Gli italiani eleggono il bar quale luogo preferito per fare colazione. Al netto della componente straniera sono infatti almeno 17 milioni le persone a cui, più o meno frequentemente, capita di fare colazione in uno dei 172mila bar sparsi tra città, stazioni ferroviarie, aeroporti o lungo la rete autostradale. Per l’87% gli italiani scelgono la colazione al bar, segue la distribuzione automatica e infine una percentuale esigua riguarda la ristorazione veloce, che, almeno per il primo pasto della giornata, sembra non fare più di tanto presa sul pubblico.

 I numeri della ristorazione al bar

 …172 mila il numero dei bar in Italia

…17 milioni le persone che fanno colazione al bar

…1,5 miliardi il numero delle colazioni in un anno

…2,60 euro lo scontrino medio

…0,94 euro il prezzo medio della tazzina di caffè

…1,26 euro il prezzo medio del cappuccino

…3,9 miliardi di euro il valore della colazione al bar

 Il profilo del consumatore:

Età tra 25 e 44 anni,

Titolo di studio diploma di scuola media superiore

Condizione professionale lavoratore dipendente

 §_RISTORAZIONE A PRANZO FUORI CASA

 A registrare una flessione maggiore è invece il consumo di cibo nella pausa pranzo. Tra il 2008 e il 2012 ben 204 mila persone non entrano più nel pubblico esercizio per il pasto di metà giornata. Senza dubbio il pranzo è l’occasione di consumo che maggiormente ha risentito del cambiamento degli stili alimentari. Il consumo di questo pasto tra le mura domestiche decresce progressivamente, passando dall’84,5% degli italiani al 74,3% di oggi. E se venti anni fa per oltre il 78% degli italiani il pranzo era il pasto principale della giornata, oggi questa percentuale è scesa drasticamente di ben dieci punti. Si tratta di cambiamenti lenti ma profondi, che indicano stili alimentari sempre meno tradizionali.

E se prima gli italiani consumavano il pranzo tra le mura domestiche ora lo fanno…tra le mura dell’ufficio.

 I numeri del pranzo funzionale fuori casa

 …12 milioni le persone che pranzano abitualmente fuori casa

…2 miliardi il numero dei pranzi fuori casa

…7,40 euro lo scontrino medio

…2,89 euro il prezzo medio del panino

…14,7 miliardi di euro il valore della pranzo fuori casa

Nel 2012 i 12 milioni di italiani che pranzano fuori casa risultano così ripartiti:

• 4,448 milioni pranzano in mensa

• 1,617 pranzano al ristorante

• 1,444 pranzano al bar

• 4,159 pranzano sul posto di lavoro

 §_RISTORAZIONE A CENA FUORI CASA

 A fronte dei cambiamenti nelle abitudini di consumo, gli italiani mostrano di aver modificato le loro opinioni in fatto di cena. Nel 1993 era infatti considerato il pasto principale della giornata per il 17% della popolazione, mentre oggi lo è per ben il 24%. Percentuali cha cambiano significativamente in funzione della fascia d’età e della condizione professionale: per gli occupati la quota sfiora ben il 40%, a dispetto di tutte le raccomandazioni dei nutrizionisti che consigliano pasti serali light per preservare linea e salute. Fipe evidenzia che 14 milioni di italiani, pari al 28,3% della popolazione maggiorenne, ha cenato almeno una volta fuori casa in mezzo alla settimana nell’ultimo mese. Tre in più lo hanno fatto nei week end. La metà predilige la pizzeria a fronte di un 25% che sceglie il ristorante, soprattutto in occasione di ricorrenze A questo proposito va segnalato il trend crescente che interessa i più giovani, che testimonia il fatto che molti ragazzi stanno assumendo dai genitori abitudini alimentari poco corrette.

 I numeri della cena fuori casa

 …17 milioni le persone che cenano fuori casa

…1,3 miliardi il numero delle cene fuori casa

…22 euro lo scontrino medio

…28 miliardi di euro il valore della cena fuori casa

 Tutto ciò dimostra che, a dispetto della crisi economica, gli italiani amano frequentare bar e ristoranti, nonostante una situazione non certo favorevole: secondo l’Ufficio Studi Fipe, nel 2012 la spesa delle famiglie si è ridotta di 1,6 miliardi di euro (-2,5%). Un dato negativo che si conferma anche per l’anno in corso in cui è prevista una diminuzione dell’1,3%. I dati registrano in pratica un calo cumulato del 4% circa in due anni. I dati del centro studi indicano dunque uno scenario in continuo mutamento e per dare un aiuto concreto, fatto di risposte pronte e immediate ai problemi della categoria, Fipe ha attivato uno sportello online al quale si può accedere sia dal sito Fipe (www.fipe.it), sia dal sito Host (www.host.fieramilano.it) con una semplice registrazione. Uno dei temi trattati, oltre alla gestione del personale, è per esempio proprio il riposizionamento sul mercato in relazione all’evoluzione domanda. Non bisogna infatti dimenticare che per ogni fase della giornata vissuta fuori casa ci sia un’offerta mirata e specifica da parte di pubblici esercizi. Da qui l’idea di partecipare ad Host con un format esclusivo ideato proprio per questa Fiera. Nello stand a pianta circolare che ricorda il quadrante di un orologio, Fipe allestirà gli arredi in modo da simboleggiare i pubblici esercizi di riferimento (bar, ristoro veloce, ristorante, intrattenimento serale). E niente affatto casuale è anche il titolo (anch’esso in esclusiva) per l’esposizione: “P.E. 24h La Cas@ fuoricasa”.

 +INFO: www.fipe.it/comunicazione/la-voce-di-fipe/note-per-la-stampa/2581-fipe-racconta-il-fuoricasa-degli-italiani-come-la-crisi-ha-cambiato-i-consumi.html

 

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