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Entrato ormai a far parte dei simboli della cucina e del lifestyle italiano, il gelato è diventato negli ultimi anni un alimento a 360 gradi che, amatissimo nella stagione calda, è ormai reso disponibile tutto l’anno. I consumi quindi si sono consolidati e sono anzi in lieve aumento. Secondo Confartigianato e Cna nel 2013 la spesa delle famiglie italiane per comprare coni, coppette e vaschette ha raggiunto il ragguardevole traguardo di 2.026 milioni di euro, con una crescita dell’1% rispetto all’anno precedente. Parliamo di 380 mila tonnellate l’anno, circa 6 kg pro-capite.

Ancora in aumento, del 2%, i punti vendita: le gelaterie, ma anche altri esercizi che distribuiscono gelato come pasticcerie, bar, ristoranti, sono 38.892 con l’incidenza di gelaterie artigiane più alta d’Europa (62 aziende ogni 100 mila abitanti): praticamente quanto la somma di tutte le gelaterie del resto del mondo. Un vero e proprio boom perché tra il 2009 e il 2013 le imprese artigiane del settore hanno registrato una crescita del 5,6%. Gli addetti si stimano in oltre 150 mila. Importante anche il valore degli acquisti dei produttori del settore gelato artigianale per l’industria agroalimentare: nel 2013 sono state comprate 220 mila tonnellate di latte, 64 mila di zuccheri, 21 mila di frutta fresca e 29 mila di materie prime.Il tutto è andato a confluire in un’offerta che conta 600 gusti di gelato: una scelta pantagruelica che vede però in testa alla lista dei preferiti i “soliti noti”, con il cioccolato al top, seguito da nocciola, limone, fragola, crema, stracciatella e pistacchio.

Fonte: www.host.fieramilano.it/il-gelato-italiano-d%C3%A0-i-numeri

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