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Giacomo Fogli, il giovane campione che ha rappresentato l’Italia alla grande finale dell’International Master Bartender, ha conquistato il secondo posto dell’importante concorso sbaragliando gli sfidanti provenienti da venti diversi Paesi. Minimo lo scarto con il primo classificato, l’americano di origine ceca Frantisek Stastka, che da anni opera a New York ed è uno dei promotori della cultura di Pilsner Urquell in U.S.A.. Al terzo posto il ceco Tomáš Hhncír. Fogli, titolare del Chimney Pub di Pontedera, in provincia di Pisa, era risultato il migliore in occasione della finale italiana tenutasi all’Ora d’Aria di Firenze nel mese di settembre. Selezione che gli ha permesso, nella duegiorni organizzata proprio nel birrificio di Pilsen, nel cuore della Boemia, di accedere all’ottava edizione della finale mondiale.

L’International Master Bartender da anni trova l’entusiasmo ed il consenso di moltissimi gestori e proprietari di locali con la grande passione per l’unicità di Pilsner Urquell, la loro birra, quella che permette loro di cogliere un’opportunità unica, non solo funzionale ad un premio, ma che ha in sé altri plus: un’esperienza culturale intorno al prodotto, scoprendone tradizioni e luogo di produzione; il contatto con i mastri birrai, varcata la soglia dello stabilimento di Pilsen, entrando davvero nel mondo Pilsner Urquell e, infine, il confronto con bartender di tutto il mondo ed una visibilità internazionale. Il campione italiano, personaggio dallo stile e dal look deciso e grande conoscitore di birra, ha dimostrato, oltre che di saper spillare una birra con grande tecnica, di conoscere a fondo il mondo di Pilsner Urquell e di esserne un ottimo ambassador in Italia e nel mondo. Fogli, che da sempre sostiene l’importanza di “sentirsi a casa e mettersi in pantofole” quando si entra nel suo locale, ha vissuto dei momenti davvero unici durante l’IMB: «Non dimenticherò mai quest’esperienza e la sensazione che ho provato, sia durante la finale italiana che durante la finale mondiale» racconta «la soddisfazione di spillare una perfetta Pilsner Urquell davanti a tutta quella gente importante, proprio come faccio ogni giorno nel mio locale, è stata la vera vittoria: avevo fatto al meglio il mio lavoro. Sono già pronto a rimettermi in gioco per il prossimo anno!».

Il posizionamento di Fogli conferma una tendenza che sta portando l’Italia verso nuove e consolidate abitudini e una cultura birraria decisamente più profonda «Nel nostro Paese – ha spiegato Luca Beretta, Business Unit Director di Pilsner Urquell Italia – negli ultimi anni sono stati conseguiti risultati molto buoni grazie ad un lavoro scrupoloso che sta portando i consumatori a riconoscere in questa birra, con sempre maggior convinzione, uno status superiore e una grande storia alle spalle fatta di dedizione, cura, autenticità e prestigio. La distribuzione in Italia è molto selettiva e gli operatori che trattano Pilsner Urquell sono veramente innamorati del marchio tanto da diventare essi stessi i nostri più forti supporter».

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