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Previsioni moderatamente positive, a livello di consumi globali, per il mercato delle bevande: la domanda dovrebbe superare la crisi economica, crescendo del 2% nel 2009. Segna invece +5% il mercato europeo delle lattine per bibite: a trainare la domanda l’Est Europa. In un contesto estremamente fluido e in movimento, i cui i numeri vanno interpretati per cogliere dietro anche alle apparenti difficoltà delle nuove occasioni, si muove a pieno ritmo l’organizzazione della 23a edizione del Salone Internazionale Macchine per Enologia e Imbottigliamento.


MERCATO MONDIALE DEL VINO
Il consumo di vino nel 2008 ha segnato un ribasso di 2 milioni di ettolitri rispetto al 2007, generato principalmente da una diminuzione continua nei Paesi europei tradizionalmente produttori e consumatori: Francia, Italia, Spagna e Germania. Fa però da contraltare il fatto che il mercato interno degli Usa abbia superato quello italiano (27,2 milioni di hl contro i 26 dell’Italia), così come si dimostrano in crescita i consumi australiani (quasi 5 milioni di hl) e della Repubblica Ceca (1,8 milioni). Sostanzialmente stabili: Sudafrica, Cile e Nuova Zelanda.

A conferma di questo panorama variegato le performance esportative italiane del 2008, che pur evidenziando situazioni di sofferenza – saldo negativo in volume a -10% per l’Unione Europea – mostrano come i Paesi terzi tengano con un +2%. E, in dettaglio, ci sono mercati che stanno crescendo, anche a due cifre, come Russia (30 milioni di litri +36% a volume e +12% a valore per quasi 64 milioni di euro), Giappone (+6% e 29,6 milioni di litri), Polonia (+10% e 16,5 milioni di litri), e altri in piena espansione come Messico (+34% e 4,3 milioni di litri), Hong Kong (1,4 milioni di litri, +29% ), Singapore (982 mila litri, +17) Emirati Arabi (volumi 1,3 milioni di litri, +50% e valori più che raddoppiati).

Simei s.i.m.e.i Salone Internazionale Macchine per l'enologia e l'imbottigliamento 24-28 novembre 2008 fiera milano

Sul versante produzione di vino (esclusi succhi e mosti), nonostante una diminuzione considerevole della produzione europea (161,6 milioni di hl per la Ue a 27, contro i 163,6 del 2007) in particolare un ribasso importante per la Francia (passata dai 46 milioni del 2007 ai 41,4 del 2008), il mondo nella sua globalità ha però mantenuto pressoché inalterati i suoi volumi (269,4 milioni di hl in media di stima, +1%). Le produzioni sudamericane, infatti, restano alte (cala l’Argentina a 14,6 milioni di hl, ma il Cile compensa salendo a 8,6 milioni di hl) e crescono Sudafrica (10,2 milioni di hl, +5%), Australia (12,3 milioni di hl, +30%) e Nuova Zelanda (2 milioni di hl, +39%).

Passando alla situazione degli scambi commerciali, nel 2008 hanno rappresentato il 37% del consumo mondiale contro il 18% dell’inizio degli anni Ottanta e il 35% nel 2006. Analizzando le singole performance, per l’Italia – che rimane leader a livello di volumi – l’anno si è chiuso con il segno meno sul fronte export, a 17,8 milioni di ettolitri, per una variazione negativa del 7%. In leggera crescita invece i valori, saliti del 2% a 3,6 miliardi di euro. Per la Spagna il 2008 è stato foriero di ottime notizie sul fronte export che, con i 16,9 milioni di ettolitri esportati, (solo -920.000 ettolitri dalla performance italiana), ha portato a casa un +dell’8,5% rispetto al 2007. In crescita anche i valori (+8%), pari a 1 miliardo e 990 milioni di euro.
Storico il record segnato poi dalle esportazioni Usa: per la prima volta in assoluto è stata oltrepassata la soglia del miliardo di dollari di vendite (+6%), per un volume di 4,9 milioni di ettolitri (+8%), di cui il 90% provenienti dalla California.
Molto bene anche la performance della Nuova Zelanda che nel 2008 ha sfondato quota 900 milioni di dollari, segnando un incremento del 19% rispetto al 2007. Tanto che il raggiungimento del target del miliardo di dollari verrà anticipato di un anno, cioè il 2009, rispetto al pronostico del 2010 fatto quando l’export viaggiava intorno a 430 milioni, ovvero nel 2005.
Francia e Australia hanno invece archiviato un 2008 da dimenticare: se i cugini d’Oltralpe hanno assistito a un calo dei volumi del 10,5%, a 13,7 milioni di ettolitri, con valori praticamente fermi rispetto al 2007 (+0,2%, a 6,8 miliardi di euro), l’industria vinicola del Paese dei canguri ha segnato il meno per la prima volta dal 1995, a poco meno di 7 milioni di ettolitri, ovvero -11%. Peggio fanno i valori (-18%, a 2,5 miliardi di dollari australiani), scesi anch’essi per la prima volta dopo 16 anni di crescite ininterrotte.

FLASH MERCATO BEVANDE
Previsioni moderatamente positive a livello di consumi globali, secondo una nota di Canadean. Secondo le stime, la domanda dovrebbe superare la crisi economica, crescendo del 2% nel 2009 e toccare un tasso del 2,6% annuo nel lungo periodo. Categorie più interessanti si profilano le bevande non gassate, i succhi di frutta e l’acqua in bottiglia, dove la crescita in Paesi come Cina, India e Indonesia compenserà la stagnazione delle economie occidentali. Le aziende con marcato orientamento internazionale trarranno beneficio dall’aumento della domanda in Asia, che andrà ad equilibrare i mercati più propensi ad una situazione di stabilità quali quello nordamericano ed europeo. Più in dettaglio, Canadean segnala tuttavia che il mercato delle acque in bottiglia, complice la situazione economica e le pressioni ambientali, si trova oggi a fronteggiare comunque un calo del mercato globale. Negli Usa, ad esempio, si prevede una crescita annua inferiore all’1% per i prossimi cinque anni. Una decelerazione quindi rispetto alla crescita a due cifre registrata dal 2000 al 2008, con importanti implicazioni soprattutto per l’industria della plastica Pet.

CONFEZIONAMENTO LATTINE
Il 2008 per il mercato europeo delle lattine per bibite ha segnalato una crescita del 5% toccando quota 52 miliardi di unità. Nel 2007 la crescita era stata addirittura del 10%. I dati, diramati dall’associazione di categoria Beverage Can Makers Europe, evidenziano come soprattutto l’Est Europa abbia avuto un ruolo particolarmente dinamico nell’aumento della domanda: se la Repubblica ceca ad esempio ha infatti segnato un +18%, la media dell’Europa occidentale si assesta su un +4%. La Gran Bretagna, con 8,5 miliardi di unità nel 2008, si conferma il mercato più vasto, seguito dalla Spagna.

In un contesto, quindi, estremamente fluido e in movimento, i cui i numeri vanno interpretati per cogliere dietro anche alle apparenti difficoltà delle nuove occasioni, si muove l’organizzazione della manifestazione che ormai da mesi gira a pieno ritmo. Dal vino alla birra, dagli spirits ai succhi di frutta, dai soft drink all’acqua minerale, senza dimenticare l’olio: per non perdere l’occasione di scoprire tutte le ultime novità nel campo delle macchine, attrezzature, prodotti e servizi per la preparazione, l’imbottigliamento e il confezionamento delle bevande, torna infatti, da martedì 24 a sabato 28 novembre 2009 nei funzionali padiglioni del nuovo quartiere espositivo di Fiera Milano a Rho, l’appuntamento con SIMEI, Salone Internazionale Macchine per Enologia e Imbottigliamento. In concomitanza si svolgerà anche la 7a edizione di ENOVITIS, il Salone Internazionale delle Tecniche per la Viticoltura e l’Olivicoltura.

+info: SIMEI Tel. 0039/02/7222281 – Fax 0039/02/866226 – www.simei.it

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