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Era stata anticipata in occasione della presentazione ufficiale lo scorso 12 settembre, ma adesso ne sappiamo qualcosa di più: la Thomas Hardy’s Ale in “edizione speciale” ha già riposato per quasi un anno in botti di legno ed è ormai pronta per la fase di rifermentazione in bottiglia.

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L’aveva detto chiaro e tondo Sandro Vecchiato, titolare assieme al fratello Michele del brand Thomas Hardy’s Ale, che le sorprese non erano ancora finite.

Dopo la notizia dell’acquisto del marchio e della ricetta, dopo la celebrazione del ritorno sul mercato della Thomas Hardy’s Ale, c’era ancora spazio per qualcosa di nuovo che però guardasse al passato, alla tradizione e alla storia di questa birra unica nel suo genere.

Era l’autunno del 1967 quando a Denis Holliday, mastro birraio di Eldridge Pope (scomparso purtroppo poche settimane fa), venne commissionata la produzione del Barley Wine che l’artista inglese Thomas Hardy aveva narrato nel suo romanzo The Trumpet Major.

Doveva essere una tantum e pertanto si decise che la birra avrebbe maturato alcuni mesi in botti di legno. Dopo qualche anno a grande richiesta la Thomas Hardy’s Ale tornò ad essere prodotta ed il ciclo di maturazione venne rivisto passando all’acciaio.

Come celebrare, oggi, il ritorno della Thomas Hardy’s Ale se non mettendone una piccola quantità in botte, proprio come avvenne per la prima edizione? Nello specifico, botti che hanno ospitato il celebre Cognac francese Hine, uno dei distillati più prestigiosi al mondo, i cui aromi sono stati assorbiti dal legno della botte e quindi rilasciati, in un lento affinamento durato ben oltre i sei mesi, alla birra.

Il risultato è tutto da scoprire: oggi questa birra prodotta in piccolissime quantità è arrivata alla fase finale del proprio ciclo produttivo, ovvero la rifermentazione in bottiglia, che le donerà una leggera briosità. Ma lo spettro aromatico si è già ben definito e presenta note vinose, di cioccolato, frutta sotto spirito, uva passa…

Non resta che attendere il momento in cui poterla finalmente acquistare e stappare, per godersi l’unione tra la maestria brassicola inglese e quella distillatoria francese all’interno di un ampio calice a ballon.

+Info: – www.facebook.com/thomashardyale

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