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Si intitola Vitae, ed è il nuovo, ambizioso progetto editoriale che vede impegnata AIS, l’Associazione Italiana Sommelier. Contempla due fiori all’occhiello: una rivista trimestrale, prestigiosa ed elegante, con collaborazioni illustri, e la nuova Guida vini, una sorta di compendio coordinato di tutta la sapienza, la conoscenza del territorio, la passione per le vigne degli oltre 35.000 Soci AIS, dei quali Vitae è espressione diretta.

Vitae: si pronuncia “vite”, come l’amata pianta, ma è scritto vitae, come il plurale e il genitivo latino del termine vita, ae. Nella “t” del nome si traduce graficamente la forma di un guyot, un simbolo che rappresenta tutta la forza iconografica dell’intero progetto. Dal punto di vista semantico, il nome è una classica sineddoche: si parla di vite in senso tecnico e, in senso più ampio, della vita del vino, del suo mondo, di storie raccontate, le storie dei protagonisti del vino.

Per la prima volta l’indispensabile vademecum per comprendere l’Italia del vino è completamente autoprodotto dall’AIS, mobilitando le proprie indiscutibili competenze interne, sviluppate in quasi 50 anni di attività – l’associazione è stata fondata nel 1965 – attraverso un lavoro di coordinamento complesso e di grandissimo valore.

 

AIS, la forza del territorio

Il territorio: vero punto di forza, colonna portante dell’AIS, insieme alla stratificazione di competenza e affidabilità che solo un’esperienza capillare e pluriennale può offrire.
L’Associazione Italiana Sommelier è diffusa in tutta la Penisola: una federazione costituita da 22 emanazioni territoriali (da sempre Trentino e Alto Adige sono divisi in due rami autonomi, così come Emilia e Romagna), a loro volta presenti in ogni provincia, con una o più delegazioni, per un totale di 162 realtà capillarmente distribuite in tutta Italia. Una struttura poderosa, ramificata, completa, capace di fiutare il territorio, di comprenderlo come nessun altro. E ora, finalmente, anche di raccontarlo, grazie a Vitae. «Dico sempre che le nostre delegazioni sono come tante stazioni dei Carabinieri, conoscono tutto quello che succede nella loro area – scherza Maietta –, e per la prima volta, con il progetto Vitae, abbiamo avuto la capacità di valorizzare questo straordinario patrimonio interno».

 

Un’opera capillare, specchio fedele del mondo vitivinicolo

Così è stato, attraverso la costituzione di un coordinamento centrale cui sono giunte le tantissime informazioni trasmesse dagli emissari sul territorio. Si è trattato poi di fare una sintesi ragionata, attraverso l’opera di oltre 900 Degustatori mobilitati lungo l’intero Belpaese, tutti soci AIS e con competenze specifiche. Alla fine sono stati circa 28.000 i vini assaggiati, 10.000 quelli recensiti, 2.000 le cantine in Guida; e 400 i premiati col massimo riconoscimento, le “quattro viti”. Il tutto, dando spazio alle grandi realtà, ma con un occhio di riguardo per i “piccoli”. È nato così un utile strumento di lavoro per i Soci, che si propone di diventare, annualmente, lo specchio più fedele del mondo vitivinicolo italiano.

 

Antonello Maietta presidente dell'AIS (Associazione Italiana Sommelier
Antonello Maietta presidente dell’AIS (Associazione Italiana Sommelier)

Come sta l’Italia del vino? Frammentati, ma più giovani

Quale allora il quadro che emerge? Lo si spiega nelle 22 introduzioni ai capitoli dedicati agli altrettanti ambiti regionali analizzati. Il compito di tirare le fila non può che essere, ancora una volta, del Presidente Maietta: «La Guida Vitae narra l’Italia del vino comprendendo tutte le realtà, dai grandi vini rossi toscani e piemontesi agli affascinanti bianchi del Nord-Est, agli spumanti delle aree più vocate, fino ai generosi vini passiti del Sud Italia. In generale, si delinea un panorama caratterizzato da una grande frammentazione che, se da un lato è un forte limite, specie nella comunicazione verso i mercati esteri e comporta un’evidente difficoltà nel fare sistema, dall’altro rappresenta un tesoro inestimabile, da valorizzare con sempre maggiore convinzione».
L’Italia vanta una miriade di vitigni, a volte di diffusione limitatissima, contro la decina mediamente presente nella maggior parte dei Paesi del mondo, che massificano e uniformano il mercato.
Inoltre, le condizioni climatiche molto differenti che si riscontrano lungo la Penisola fanno sì che lo stesso vitigno presenti caratteristiche assai diverse da zona a zona, peculiari. «L’appassionato si cala volentieri in questa realtà – spiegano alla sede nazionale AIS, in viale Monza 9, a Milano –. Noi raccontiamo tutto questo grazie a Vitae».
Emerge prorompente il forte ricambio generazionale, determinato anche dalla crisi economica e dal conseguente “ritorno alla terra” di molti giovani. Non si assiste più all’annosa fuga dalle campagne, anzi, fare il vignaiolo ha ora assunto nuovo prestigio e attira menti fresche ed entusiaste.Ci si rinnova, per scoprirsi migliori.

 

I grandi vini, ma anche i “grandi piccoli vini”

Vitae dedica ampio spazio alle piccole aziende: non in un’ottica prettamente ed esclusivamente qualitativa, che sarebbe limitante, ma guardando cosa c’è dietro a una bottiglia, valutandone il peso anche sociale, sul territorio. «Un Barolo o un Brunello di Montalcino avranno sempre un profilo organolettico di elevato spessore – esemplifica Maietta –, eppure a noi preme far risaltare anche l’immediatezza di un Lambrusco o di un Prosecco, o il pregio di tanti vitigni meno noti, che sanno valorizzare le più variegate realtà italiane e il loro vasto patrimonio gastronomico».
Certo, a tirare le somme, le eccellenze emergono comunque: Vitae 2015 incorona la Toscana come regione con più cantine recensite, anche se a livello qualitativo viene superata di un’incollatura dal Piemonte.

 

I premi “Tastevin” dedicati ai custodi dei vitigni

Si collega proprio a questa logica, volta a valorizzare le aziende e le bottiglie capaci di esaltare un territorio, di vivificarlo, l’ultima novità – forse la più affascinante – di Vitae.
Le “viti”, da una a quattro, che compongono graficamente un piccolo filare, premiano la qualità intrinseca delle singole etichette. Oltre a queste, la Guida assegna anche i “Tastevin”, inediti riconoscimenti attribuiti a vini che si pongono quali modelli di riferimento di indiscusso valore nella rispettiva zona, o che hanno strappato all’oblio e riportato all’attenzione del settore vitigni dimenticati, risvegliando l’interesse di altri produttori. Insomma, le “avanguardie di vigna”: quest’anno sono 25, e diventeranno un appuntamento fisso, annuale. Un premio meritato, destinato a chi ha meglio saputo custodire e magari rilanciare l’Italia del vino.

 I vini premiati Tastevin 2015:

  • VALLÉE D’AOSTE BLANC DE MORGEX ET DE LA SALLE 2013 – Albert Vevey
  • DERTHONA TIMORASSO STERPI 2012 – Vigneti Massa
  • GRIGNOLINO DEL MONFERRATO CASALESE BRICCO DEL BOSCO VIGNE VECCHIE 2009 – Accornero
  • MOSCATO DI SCANZO 2011 – Biava
  • COLLI DI CONEGLIANO TORCHIATO DI FREGONA 2009 – Cantina Produttori di Fregona
  • TRENTO BRUT GIULIO FERRARI RISERVA DEL FONDATORE 2004 – Ferrari
  • ALTO ADIGE TERLANO PINOT BIANCO RARITÀ 2002 – Cantina di Terlano
  • CHARDONNAY LA BORA DI KANTE 2006 – Kante
  • DUT’UN 2011 – Vie di Romans
  • ROSSESE DI DOLCEACQUA SUPERIORE POSAÚ 2012 – Maccario Dringenberg
  • OTELLO NERO DI LAMBRUSCO 1813 2013 – Ceci
  • ROMAGNA ALBANA SECCO CODRONCHIO 2012 – Fattoria Monticino Rosso
  • VIN SANTO DEL CHIANTI OCCHIO DI PERNICE 2007 – Tenuta Vitereta
  • CHIANTI RUFINA VIGNETO BUCERCHIALE RISERVA 2011 – Fattoria Selvapiana
  • ORVIETO CLASSICO SUPERIORE CAMPO DEL GUARDIANO 2012 – Palazzone
  • CASTELLI DI JESI VERDICCHIO CLASSICO VILLA BUCCI RISERVA 2012 – Bucci
  • CESANESE DI OLEVANO ROMANO CIRSIUM RISERVA 2010 – Damiano Ciolli
  • MONTEPULCIANO D’ABRUZZO I VASARI 2011 – Barba
  • TINTILIA DEL MOLISE EMBRATUR RISERVA 2007 – Cantina Valtappino
  • ISCHIA BIANCOLELLA FRASSITELLI 2013 – Casa D’Ambra
  • PRIMITIVO DI MANDURIA ES 2012 – Fino
  • AGLIANICO DEL VULTURE BASILISCO 2011 – Basilisco
  • CIRO ROSSO CLASSICO SUPERIORE ARIS 2011 – Arcuri
  • PASSITO DI PANTELLERIA BUKKURAM SOLE D’AGOSTO 2012 – Marco De Bartoli
  • MALVASIA DI BOSA RISERVA 2010 – Giovanni Battista Columbu

 

+ Info: Coordinamento e organizzazione: AIS – Associazione Italiana Sommelier Viale Monza 9, Milano Tel. 02 2846237 www.aisitalia.it
Ufficio Stampa: MAGENTAbureau C.so Magenta 46, Milano Tel. 02 48011841

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