“The World’s 50 Best Restaurant”, una sorta di Oscar mondiale della ristorazione che premia i cinquanta migliori ristoranti del mondo, per la prima volta in ventitré anni ha fatto tappa in Italia. Appuntamento a Torino per l’attesissimo gran finale andato in scena giovedì 19 giugno all’Auditorium del Lingotto, che ha decretato il vincitore della prestigiosa classifica 50 Best Restaurant 2025 il Maido di Lima, ristorante Nikkei guidato dallo chef e proprietario Mitsuharu ‘Micha’ Tsumura, che riporta sul tetto del mondo la ristorazione peruviana. Secondo piazza in classifica per Asador Extebarri di Atxondo nei Paesi Baschi in Spagna, terzo posto per Quintonil di Città del Messico. Sono cinque gli italiani nella graduatoria dei cinquanta migliori ristoranti del mondo, da 32 città e 22 nazioni, con 10 nuove new entry. Al sedicesimo posto c’è Lido 84 di Gardone Riviera (Brescia), al 18/o Reale di Castel di Sangro (l’Aquila), al 31 Le Calandre di Rubano (Padova), al 32/o Piazza Duomo di Alba (Cuneo) e al 43/o Uliassi di Senigallia (Ancona).
All’ombra della Mole un mix cucina, di politica, business e pr, nella cerimonia trasmessa in diretta streaming i saluti iniziali di William Drew, deus ex machina di The World’s 50 Best Restaurants by S.Pellegrino & Acqua Panna, che ha salutato John Elakann, il padrone di casa presente in sala con la moglie Lavinia Borromeo, ricapitolando la classifica 51-100 di quest’anno e ricordando alcune figure chiave del mondo della gastronomia scomparsi nell’ultimo anno, come Michel Guérard, Richard Vines, Margarita Forés e Jonnie Boer. Saluto istituzionale da parte di Alberto Cirio, presidente della Regione Piemonte, che è stato uno degli artefici di questo evento a Torino, mentre il ministro dell’Agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste Francesco Lollobrigida nel suo i nel suo intervento ha parlato del legame tra cucina e territorio, parlando di identità, tradizione, storia e cultura, sottolineando che questo in Piemonte si traduce anche in termini economici, oltre a ricordare che l’Italia ha candidato la sua cucina a Patrimonio dell’Unesco e a dicembre avremo il risultato, che ci mette in condizione di avere la stessa protezione che hanno la cucina francese, giapponese, messicana e coreana.
Sul palco durante la serata salgono i “Best of the Best”, c’è anche Massimo Bottura, unico italiano nel ristretto club di cui fanno parte i migliori ristoranti del mondo premiati negli anni scorsi. E’ ancora lui il mattatore della cucina italiana, insieme alla moglie Lara Gilmore vince il premio “Woodford Reserve Icon Award”, ennesimo riconoscimento. Sul palco visibilmente emozionati, ringraziando tutti, dalla grande famiglia dell’Osteria Francescana, la mamma Maria Luigia, la cultura del cibo in Italia. “Da Modena abbiamo raggiunto il mondo. Dalla nebbia e dal balsamico ci siamo fatti ispirare. “Il tuo lavoro è costruire la strada per gli altri”, mi diceva mia madre. Spero di averlo fatto”.
The World’s 50 Best Restaurants 2025
- Maido, Lima
- Asador Etxebarri, Atxondo
- Quintonil, Città del Messico
- Diverxo, Madrid
- Alchemist, Copenhagen
- Gaggan, Bangkok
- Sézanne, Tokyo
- Table by Bruno Verjus, Parigi
- Kjolle, Lima
- Don Julio, Buenos Aires
- Wing, Hong Kong
- Atomix, New York
- Potong, Bangkok
- Plénitude, Parigi
- Ikoyi, Londra
- Lido 84, Gardone Riviera
- Sorn, Bangkok
- Reale, Castel di Sangro
- The Chairman, Hong Kong
- Atelier Moessmer Norbert Niederkofler, Brunico
- Narisawa, Tokyo
- Sühring, Bangkok
- Boragó, Santiago
- Elkano, Getaria
- Odette. Singapore
- Mérito, Lima
- Trèsind Studio, Dubai
- Lasai, Rio de Janeiro
- Mingles, Seoul
- Le Du, Bangkok
- Le Calandre, Rubano
- Piazza Duomo, Alba
- Steirereck, Vienna
- Enigma, Barcellona
- Nusara, Bangkok
- Florilège, Tokyo
- Orfali Bros, Dubai
- Frantzén, Stockholm
- Mayta, Lima
- Septime, Parigi
- Kadeau, Copenhagen
- Belcanto, Lisbona
- Uliassi, Senigallia
- La Cime, Osaka
- Arpège, Parigi
- Rosetta, Mexico City
- Vyn, Skillinge
- Celele, Cartagena
- Kol, Londra
- Restaurant Jan, Monaco