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È arrivato l’autunno, sole e caldo lasciano spazio a temperature più severe e qualche pioggia. Ma per chi lavora nel mondo del bar c’è comunque un motivo per sorridere: sono tornate le sfide a suon di cocktail di A.B.I. Professional.

 

 

Lunedì 8 ottobre, presso il salone dedicato ai professionisti dell’ospitalità “TecnoBar&Food” della Fiera di Padova, si è tenuto infatti il primo dei tre Concorsi Interregionali 2018: quello del Nord Italia. Con tante sorprese e una lunga giornata dedicata all’arte della mixology. Qualche ora dopo il gong finale, Beverfood.com si è fatto raccontare tutto nel dettaglio da uno degli organizzatori e responsabili diretti del concorso, Gianni Rebecca, storico barman e Consigliere Nazionale dell’Associazione Barmen Italiani.

 

Rebecca, che sensazioni le ha lasciato questo concorso?

Siamo molto contenti. Tutte le gare e le manifestazioni da noi patrocinate hanno il sano obiettivo di voler valutare la figura del Barman Professionista proponendo al consumatore un modo di bere piacevole e coscienzioso. E le risposte del pubblico sono state senza dubbio positive. I partecipanti, provenienti da Valle d’Aosta, Lombardia, Veneto, Emilia Romagna e Friuli-Venezia Giulia, hanno avuto infatti la possibilità di esprimere le loro creazioni davanti ai numerosissimi visitatori di TecnoBar&Food, uno dei più importanti appuntamenti in Italia per gli addetti del nostro settore. Si consideri che nella precedente edizione si contavano ben 400 espositori, 150 eventi dedicati e oltre 25.000 visitatori”.

 

 

Com’era strutturato?

I concorrenti sono stati invitati a preparare una ricetta inedita capace di creare armonia, mantenendo riconoscibili tutti gli ingredienti e seguendo un percorso logico. In queste competition, dopo il regolare accredito, i barmen si accomodano nell’Office (spazio per la composizione della decorazione e la preparazione di eventuali spremute, centrifughe o infusi) e aspettano la loro chiamata in pedana, dove l’aspirante vincitore è soggetto all’occhio vigile della giuria tecnica. In questo modo, rispettando le regole, tutti possono avere le stesse opportunità di vittoria. Il barman, dal canto suo, può interagire con il pubblico e soprattutto con la giuria, spiegando l’idea alla base del drink proposto e cosa lo abbia indotto a scegliere i suoi ingredienti”.

 

 

Una giuria di altissimo livello studiata ad hoc per quest’occasione…

In questa edizione la giuria è stata eccezionalmente di alto livello, perché guidata da due persone molto autorevoli, quali il nostro Presidente Onorario Sig. Umberto Caselli e il nostro Vice Presidente Sig. Alessandro Bernardi. A loro è spettato il compito di valutare quanto l’idea iniziale del barman avesse raggiunto il cosiddetto grado di appetibilità”.

 

Qual è il cocktail che l’ha colpita di più?

Onestamente il livello dei concorrenti è stato molto alto, per correttezza dovrei citarli tutti uno a uno. Ci si potrebbe addentrare in ognuna delle ricette proposte per ore e ore, descrivendo le sensazioni che i liquori provocano combinandosi tra loro e le tecniche di lavoro che ogni barman adotta provenendo da diverse località e diverse realtà lavorative. Per rispondere brevemente alla domanda mi soffermo quindi soltanto sul drink ‘Million Dream’ del collega Stefano Galligioni del Savoy Beach Hotel & Thermal Spa di Bibione, vincitore di quest’ultima edizione. Un cocktail che personalmente trovo molto attuale, fresco ed equilibrato. Al profumo è ampio, persistente e gentile al tempo stesso. Il gusto è decisamente fresco e ti invita al sorso successivo lasciando la bocca pulita. La componente dolce e quella acida si sposano gradevolmente senza che una ecceda sull’altra. Sicuramente un drink da consigliare. La ricetta è la seguente: 1,5 cl  Bergagne F.lli Caffo; 3,0 cl Southern Comfort; 1,0 cl Succo di Lime; 1,0 cl Sciroppo di Lavanda; 1,0 cl Sweet & Sour; decorazione con fiori di lavanda e polvere di cannella”.

 

 

Una ricetta tutta da gustare e un altro prestigioso concorso che passa alla storia. Quant’è importante per lei far parte del mondo A.B.I.?

A.B.I. Professional è la risposta che molti aspettavano. È importante per gli operatori, affinché la loro professionalità sia riconosciuta e salvaguardata; per le strutture (hotel, bar, cocktail bar, ecc.) che hanno la necessità di personale sempre più specializzato; per le aziende produttrici di liquori in modo da far conoscere le loro novità sul mercato; per le istituzioni per trasmettere il messaggio di un corretto uso dell’alcol e non dell’abuso, ma soprattutto per le scuole di formazione. La volontà di sottolineare le eccellenze professionali del nostro territorio e infondere stimoli positivi nelle nuove generazioni si è verificata specialmente in occasione di questa gara, coinvolgendo barmen affermati al fianco di giovani studenti degli Istituti Alberghieri. La figura del Barman Professionista, come le altre attività che richiedono talento, umiltà e costanza, negli ultimi anni tristemente risente della scarsità della sua risorsa più importante, ovvero della risorsa umana. A tale proposito l’Associazione interviene proponendo ai Barmen più titolati che hanno conquistato successi e meriti lavorando nei locali più prestigiosi, di insegnare ai nuovi iscritti che per raggiungere tali obiettivi è necessario operare con disciplina e attenzione senza riserva alcuna; eleganza dei gesti e dei modi e cordialità debbono essere ricordati anche fuori dal luogo di lavoro. Solo così è possibile tradurre la specialità in quotidianità, l’eccellenza in standard di servizio; impressionare ed entusiasmare il cliente anticipando le sue richieste, perché da noi non riceva soltanto un prodotto, ma viva un’esperienza da ricordare”.

 

 

 

+info: www.abiprofessional.it

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