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Il San Domenico dice addio al suo fondatore, Gianluigi Morini che si è spento a 85 anni dopo una lunga malattia, capace di far diventare il ristorante di Imola famoso in tutto il mondo come emblema della ristorazione italiana gourmet. Una storia lunga cinquant’anni, da quel lontano 7 marzo 1970 quando Gianluigi Morini diede vita al suo sogno con l’apertura del San Domenico di Imola. Un ristorante unico pensato per far conoscere al mondo intero gli ingredienti della tradizione italiana, simbolo di eleganza ed eccellenza, alfiere dell’ospitalità nostrana fatta di calore e di spontaneità, con una grande cucina e una  sala capace di far vivere un’esperienza indimenticabile.

 

Una storia da film quella della creazione del San Domenico, con Morini classe ’35 che dopo il diploma di ragioneria prima tenta la strada della recitazione partendo per Roma, poi ritorna nella sua Imola per un impiego in banca. Ma il richiamo della cucina è qualche cosa di viscerale che si porta dentro, così sulla spinta della moglie Renza, dello zio Mario e dell’amico giornalista Luigi Veronelli, nel ’70 apre un locale diventato un tempio della buona tavola arrivato ai giorni nostri con la sua fama accresciuta passo dopo passo.

Gianluigi Morini con Valentino Marcattilii e Ugo Tognazzi

Un ristorante che Morini grazie alla sua vision pionieristica ha voluto inimitabile, una proposta su misura con un’atmosfera fuori dal tempo tra opere d’arte, argenti e ceramiche rare, una cantina museo e una brigata professionale affiatata come una vera squadra. Un San Domenico con il fattore umano a fare la differenza, per il patron che aveva ideato un ristorante nato per gli amici, qui era di casa il grande Ugo Tognazzi, con persone fuori dal comune che negli anni hanno scritto alcune delle più belle pagine della ristorazione. Nino Bergese, “il re dei cuochi, il cuoco dei re”, Valentino Marcattilii, allievo instancabile, chef intuitivo poi formato anche in Francia a New York, al fianco del fratello Natale Marcattilii, capo sala fin dai primi tempi e complice di sempre, fino a Massimiliano Mascia, oggi alla guida del Ristorante.

Morini con i fratelli Marcattilii e chef Max Mascia

Uno spazio per la felicità proposta con eleganza riservata, un luogo che diviene casa dove i clienti si sentono sempre ospiti graditi e dove possono incontrare con gusto e raffinatezza l’armonia dei sapori della grande tradizione culinaria italiana, questo lo spirito del San Domenico ancora vivo oggi con successo testimoniato tra i tanti riconoscimenti dalle due stelle Michelin. Con Morini nasce il ristorante che siamo onorati di portare avanti da 50 anni preservandone l’identità, lo spirito di avanguardia e il sogno di un luogo di condivisione e grande calore, quello di una famiglia che lui stesso ha voluto creare. Era e rimane un amico fraterno”- le parole con cui Natale, Valentino, Massimiliano, Giacomo e tutti i ragazzi del San Domenico rendono omaggio a Morini.

INFO www.sandomenico.it

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