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Per la terza volta consecutiva AssoBirra torna a Verona al Vinitaly e anche quest’anno è presente per offrire a curiosi e amanti un assaggio della bevanda che ha conquistato 35 milioni di italiani. AssoBirra (Associazione dei Produttori della Birra e del Malto) gestirà uno spazio di oltre 400 mq (al quale sono da sommare altri 600mq a disposizione delle aziende, per un totale di 1000mq dedicati alla birra), dove saranno presenti circa 15 aziende del settore (per un totale di oltre 30 birrifici considerando anche gli altri presenti in ferie), per celebrare un prodotto che da millenni viene preparato con 4 elementi naturali, senza conservanti e coloranti.

“E’ bello tornare qui per raccontare l’eccellenza di un prodotto naturale realizzato da sempre con la stessa ricetta originale, usando acqua, orzo, luppolo e lievito. Parliamo di un prodotto dall’alta qualità, grazie ad una media di 70mila controlli ed analisi, effettuate sul processo e sul prodotto, che la filiera compie per portare una birra dal campo di coltivazione delle materie prime al bicchiere del consumatore. Il livello d’eccellenza conquistato su questo fronte e’ sicuramente merito anche degli investimenti effettuati sul concetto di “filiera controllata”, che ci consente anche di ottimizzare il consumo di materie prime”, spiega Alberto Frausin, Presidente AssoBirra. Quest’anno, nello spazio AssoBirra al Padiglione C stand 33A-33U, tra le novità assolute che e’ possibile degustare c’è anche la birra limited edition FiscAle, la “birra che paghi due volte”.

“AssoBirra ha deciso di presentare una sua birra. Lo ha fatto – spiega Frausin – per rispondere nel suo stile all’ultimo aumento delle accise sulla birra scattato il 1 gennaio 2015 e che ha visto nel complesso, insieme agli altri aumenti, crescere la pressione fiscale sul nostro prodotto del +30%. Abbiamo risposto in modo irriverente ad una questione assolutamente seria, proponendo un prodotto vero, che esiste e che può essere provato da tutti anche a Verona. FiscAle ha un gusto “piacevolmente amarognolo”, perfetto per abbinamenti con piatti strutturati e difficili da digerire? come le accise!” L’obiettivo dell’Associazione e’ quello di mantenere alta l’attenzione del Parlamento e del Governo sui rischi che questa ulteriore stretta fiscale rischia di generare sulla filiera intera.

“Credo – prosegue Frausin – sia giusto, soprattutto in questa fase, tutelare tutta la filiera e aiutarla a crescere. Non a caso abbiamo deciso di continuare con la nostra battaglia al grido di #rivogliolamiabirra per provare a ridurre la pressione fiscale sul nostro prodotto, che ormai vede 1 sorso su 2 della nostra birra destinato al fisco ? E pensare che il settore potrebbe dare molto di più in termini di occupazione: se solo le accise in Italia fossero al livello di Germania o Spagna il settore potrebbe generare 7mila nuovi posti di lavoro in un anno, anche per questo ci battiamo contro una tassa che reputiamo assolutamente ingiusta”. (AGI) .

La presenza al Vinitaly di AssoBirra arriva al culmine di un percorso iniziato diversi anni fa con l’ingresso nell’associazione dei primi 3 microbirrifici. Oggi sono oltre 40 i microbirrifici in AssoBirra. Un fenomeno che, però, arriva a contare oltre 600 produttori, includendo 16 tra aziende storiche, stabilimenti industriali e malterie, se lo si vede nella sua globalità. Anche quest’anno l’Associazione sara’ a Verona grazie alla disponibili della fiera di Verona e del presidente Riello, e al contributo di importanti sponsor, come i frigoriferi Liebherr, che per il terzo anno accompagnano AssoBirra nelle fiere in giro per il mondo.

+info: www.agi.it/food/ del 20 marzo 2015 – www.salvalatuabirra.it/labattagliacontinua/rivogliolamiabirra/

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