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Nel 2010 nel cuore dell’Alta Valle del Velino nasce Alta Quota: laboratorio sperimentale di birra artigianale. Finanziato dal Fondo di Accompagnamento per l’Integrazione (FAI), il laboratorio si inserisce nell’ambito degli interventi messi a punto dal progetto Falacrina a sostegno di percorsi di integrazione dei richiedenti e titolari di protezione internazionale, ospiti del Comune di Cittareale (RI). Il progetto si propone infatti quale corso di formazione attraverso cui trasmettere un’ampia e approfondita panoramica sugli argomenti fondamentali per chi voglia intraprendere un’attività legata alla produzione e commercializzazione di birra artigianale e, quindi, con potenziale opportunità di lavoro per gli ospiti del progetto Falacrina.


Annuario Birra Infobirra beverfood«Proprio per potenziare la qualificazione reale degli ospiti del progetto Falacrina a beneficio dello sviluppo degli stessi, – precisa Claudio Lorenzini, presidente della cooperativa sociale “Il Gabbiano” – è nata, davanti ad un buon boccale di birra artigianale, la collaborazione con il birrificio Birra del Borgo e con il mastro birraio Leonardo Di Vincenzo, che ha aperto la strada ad una vasta iniziativa di filiera dedicata alla produzione di birra artigianale». Il progetto che consiste nella realizzazione di percorsi di formazione professionale dedicati alla produzione di birra artigianale, ha permesso l’avvio di una fattiva collaborazione tra la Società Cooperativa Sociale Il Gabbiano, affidataria dell’esecuzione delle attività progettuali, e il locale birrificio “Birra del Borgo” con conseguente realizzazione di un laboratorio sperimentale di produzione e commercializzazione di birra artigianale nel cuore dell’Alta Valle del Velino.
L’utilizzo dell’acqua che si riversa nell’Alta Valle del Velino e l’avvio di produzione a Cittareale di luppolo e farro, conferisce ulteriore tipicità e valore aggiunto al prodotto finale consentendo così di esaltare ancor di più l’identità del territorio cittarealese. È nato così, nel cuore dell’Alta Valle del Velino, il laboratorio sperimentale di produzione di birra artigianale Alta Quota. Ed è proprio nel laboratorio di Cittareale che è stata elaborata la preziosa e ricercata miscela di acqua, malto d’orzo, farro (autoprodotto), luppolo, zucchero e lievito che ha dato vita all’originale birra Principessa. Si tratta di una birra artigianale, non pastorizzata non filtrata, ad alta fermentazione, rifermentata in bottiglia senza aggiunta di conservanti e additivi, con 5,8° di grado alcolico. La birra Principessa è prodotta e imbottigliata presso lo stabilimento di Borgorose – Località Piana di Spedino – 02021 – Borgorose (RI). Sebbene natoa nell’aprile 2010, la nuova birra artigianale “Alta quota” ha già ottenuto un grande successo al recente Salone del gusto di Torino, conquistando pubblico e sommelier.

Scarica Ora!!! Guida beverfood Birre“Ma -come racconta Valerio Gualerzi in un bello articolo pubblicato su Repubblica del 6.12.2010- non è la genuinità di questi straordinari ingredienti a renderla speciale. A farne una bevanda unica è lo speciale gusto di libertà e di dignità riconquistata. A produrla sono infatti Amid e Mohammed. Nascosti in un tir che ha attraversato mezzo continente sono arrivati dall’Afghanistan per chiedere asilo politico in Italia. Di questo aspetto, come del loro passato e del viaggio per arrivare in Italia, Amid e Mohammed preferiscono non parlare. Ma per loro il massimo della soddisfazione è stato spillare la birra ‘Alta Quota’ alla sagra del paese. Quando davanti a loro si è formata la coda si sono finalmente sentiti importanti e apprezzati. In quel momento vedere i loro occhi brillare è stato qualcosa di impagabile”.

+info: www.repubblica.it/solidarieta/2010/12/06/news/birra_rifigiati-9888731/www.ilgabbiano2010.it

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