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“Chi produce la mia birra?” è il titolo del dibattito promosso da UNIONBIRRAI in programma sabato 13 settembre alle ore 16 negli gli spazi di FERMENTAZIONI – www.fermentazioni.it -, il Festival della birra artigianale che si terrà dal 12 al 14 settembre a Roma presso le Officine Farneto (Via dei Monti della Farnesina, 77).

Guidaonline-birre-artigianali-microbirrifici-e-brewpubL’incontro, cui parteciperanno Simone Monetti, Alessio Selvaggio e Claudio Cerullo di Unionbirrai assieme a Luigi Mancini, Senior Technical Associate di FARE (Food and Agriculture Requirements) e Gabriele Rotini, Resp. nazionale CNA Alimentare, ha lo scopo di fare chiarezza sul fenomeno delle beerfirm e degli effetti del Regolamento Comunitario n°1169 del 25 Ottobre 2011 relativo alle informazioni alimentari obbligatorie e volontarie per l’etichettatura dei prodotti agroalimentari, che entro dicembre di quest’anno troverà definita applicazione.

BEER FIRM

Crescono in Italia i birrai senza impianto, che si appoggiano cioè su altre aziende per produrre birra con proprio marchio e ricetta. E’ quanto emerge da una ricerca UB a commissionata nel 2013 all’Osservatorio ALTIS (Alta Scuola Impresa e Società) dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano e da cui, in sede romana, saranno estrapolati i dati più salienti: dal numero dei beerfirm attualmente in Italia, di quello delle birre prodotte, fino a considerare il valore complessivo del business e lo share. I risultati, da completarsi con quelli ottenuti dal nuovo report 2014 (sempre ALTIS) che sarà presentato a metà ottobre, arrivano a due anni di distanza dalla prima rilevazione e servono ad evidenziare il trend in atto come anche le dinamiche di crescita produttiva e lo sviluppo di un segmento che attrae un sempre maggior numero di lavoratori e clienti. L’indagine è stata condotta mediante questionari on line di 30 domande e ha coinvolto l’intera popolazione dei micro birrifici, brewpub e beerfirm attivi in Italia a maggio 2013.

REGOLAMENTO 1169/2011

E’ utile sapere chi ha prodotto la birra che consumerò? Per rispondere alla domanda che in questi anni ha creato fronti opposti anche in seno al comparto birrario, Unionbirrai si propone di fare luce sulle implicazioni della legge europea coinvolgendo addetti al settore e parti sociali interessate. La necessità di uniformare la normativa per tutti gli stati membri della UE dando vita ad un testo unico ha generato divergenze di opinioni soprattutto per ciò che il legislatore ha contribuito a rendere più nebuloso, come la questione della tracciabilità (non è chiara la differenza tra i termini “origine e provenienza”) e della responsabilità finale a completa garanzia del consumatore. “E’ importante – così Simone Monetti, Direttore Generale UB – lo sforzo effettuato in sede comunitaria sul regolamento in oggetto al fine di uniformare le informazioni considerate obbligatorie e fondamentali a vantaggio del consumatore e renderle non aggirabili o liberamente interpretabili all’interno dei paesi membri”.

+info: Ufficio Stampa: Studio Salvato Cabras Sandra Salvato

Per un’ampia trattazione del fenomeno “beer firm” in Italia e nel Belgio si rimanda al servizio di Lorenzo Dabove (Kuaska) sulla nuova Guidaonline Birre Artiginali Microbirrifci e Brew Pub
Cfr: www.beverfood.com/download-gratuiti-guideonline-ebook-libri-gratis-free-ebook/

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