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Si terrà sabato 28 settembre al Castello di Grinzane Cavour la cerimonia di premiazione della XXIII edizione del Concorso Letterario Nazionale “Bere il Territorio”, promosso dall’associazione Go Wine. Un evento che conferma ancora una volta l’importanza culturale di questa iniziativa dedicata al mondo del vino e alla sua valorizzazione. Quest’anno il prestigioso riconoscimento de “Il Maestro” di Bere il Territorio sarà assegnato ad Antonio Ricci, celebre autore televisivo e scrittore.

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Dal 2001, Go Wine ha premiato personalità di spicco della cultura italiana che, attraverso il proprio lavoro, hanno saputo esprimere un forte legame con il territorio e con i valori della civiltà materiale. Tra i precedenti vincitori del premio figurano nomi illustri come Dacia Maraini, Pupi Avati, Francesco Guccini e Claudio Magris. Nel corso della serata verranno consegnati anche alcuni premi speciali. Anna Schneider sarà riconosciuta per il suo impegno nella ricerca vitivinicola, un settore cruciale per l’innovazione e la sostenibilità del comparto enologico italiano. Un altro premio speciale sarà attribuito al libro “Lo Zibibbo di Calabria” di Saveria Sesto, che celebra la tradizione vinicola della Calabria e il ruolo fondamentale delle comunità locali.

Inoltre, tre riconoscimenti saranno dedicati ai temi della sostenibilità, con un focus particolare sul radicamento territoriale e l’innovazione sociale. Tra i vincitori troviamo l’Accademia della Vigna di Alba, che si distingue per la formazione in campo vitivinicolo e la lotta contro lo sfruttamento del lavoro, e due cantine d’eccellenza: La Raia di Novi Ligure, per il suo impegno nella biodiversità, e Ricci Curbastro di Franciacorta, per le pratiche sostenibili in chiave sociale.

Go Wine, nata nel 2001 ad Alba, ha da sempre promosso un consumo consapevole del vino, invitando i consumatori a scoprire non solo i vini di qualità, ma anche i territori, le persone e le tradizioni che rendono unico ogni calice. Attraverso il concorso “Bere il Territorio”, l’associazione continua a promuovere un legame forte tra la cultura del vino, l’enoturismo e il rispetto per l’ambiente, mantenendo viva una visione del vino come espressione di identità, storia e cultura. L’evento di sabato 28 settembre sarà quindi un momento non solo di celebrazione, ma anche di riflessione sul futuro del vino italiano, in un contesto sempre più orientato alla sostenibilità e alla valorizzazione delle eccellenze locali.

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