Per la prima volta, due realtà cardine del biologico italiano – AssoBio e il Consorzio il Biologico – uniscono i propri cammini per dare un segnale forte al settore, con l’obiettivo di offrire un’occasione unica per rafforzare relazioni, condividere idee e costruire insieme il futuro del bio.
Il 27 maggio, presso il Savoia Hotel Regency di Bologna, AssoBio e il Consorzio il Biologico hanno unito le forze in un evento che ha rappresentato una tappa importante per il settore del biologico in Italia. L’appuntamento ha coniugato il rinnovo degli impegni associativi, momento riservato ai soci e tenutosi nella prima parte della mattinata, con una giornata di dialogo, dati, visioni e formazione, per rafforzare un comparto sempre più strategico per la salute, l’ambiente e l’economia.
I dati di mercato
Dopo i saluti istituzionali della Presidente Maffini e del Presidente Monti, si è dato spazio ai numeri con l’intervento di Nicola De Carne, Retail Customer Success Leader di NielsenIQ, che ha presentato i dati aggiornati del mercato biologico italiano ed europeo.
Nel 2025, il mercato del biologico in Italia ha confermato un’accelerazione significativa, segnando un giro d’affari di 2,25 miliardi di euro nella Distribuzione Moderna, con una crescita del 5,6% a valore rispetto all’anno precedente. Un dato rilevante, soprattutto se confrontato con il +2,8% del comparto alimentare complessivo, segno di una crescente attenzione dei consumatori verso scelte più consapevoli e salutari.
L’assortimento medio dei prodotti bio è aumentato, così come l’intensità promozionale, mentre i volumi crescono del 5,8%, segnalando una domanda in consolidamento. Tra le aree più dinamiche spicca il Sud Italia (+13,3%), ma anche canali come il discount (+8,9%) e l’e-commerce (+5,6%) mostrano vitalità. Le categorie in maggiore espansione sono quelle legate al benessere: yogurt funzionali, semi, sostituti vegetali e piatti pronti salutistici.
Focus sul consumatore
L’analisi evidenzia che i principali consumatori di biologico sono le famiglie giovani con figli e reddito medio-alto, ma anche le famiglie mature con reddito basso giocano un ruolo rilevante. C’è margine di crescita tra i giovani a basso reddito, un target che potrebbe essere meglio intercettato con politiche mirate su prezzo, educazione e assortimento.
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Il confronto tra produzione e distribuzione
L’ultima parte della giornata ha ospitato una tavola rotonda tra imprese e rappresentanti della GDO, incentrata su sinergie e sfide del mercato. Il messaggio condiviso? Il settore del bio deve difendersi da una comunicazione fuorviante, che confonde il consumatore con claim come “zero residui” o “100% naturale”. In un contesto segnato da crisi economiche e geopolitiche, il biologico deve riaffermare i propri valori, garantendo informazione trasparente e accessibile.
La sfida è comunicare meglio i benefici distintivi del bio, bilanciando l’approccio emozionale con quello tecnico, per rafforzare la fiducia dei consumatori e costruire una filiera equa, in cui il valore sia distribuito con equilibrio.
Conclusioni e prospettive future
Il biologico riguarda da vicino le scelte quotidiane, la salute, l’ambiente, il futuro delle nuove generazioni. La presidente Maffini, al suo terzo anno di mandato, ha ribadito il proprio impegno nel rafforzare la rete tra gli attori del biologico, per promuovere una collaborazione sempre più stretta tra le imprese del settore. Favorire la conoscenza reciproca, costruire alleanze e sviluppare sinergie efficaci rappresentano le priorità per sostenere una crescita condivisa e sostenibile.
+Info: www.assobio.it/