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Chiarli 1860, l’azienda vinicola modenese leader nei vini Lambrusco, ha chiuso il 2008 con un giro d’affari di 32 milioni di euro ed una produzione di 22 milioni di bottiglie, di cui 11 milioni di Lambrusco Modena Doc (di Sorbara, Grasparossa di Castelvetro e Salamino di Santa Croce), che insieme contribuiscono per il 50% al fatturato complessivo. L’obiettivo per il 2009 e quello di confermare i volumi ed il fatturato 2008, investendo sui clienti, anche a costo di fare qualche sacrificio sul fronte dei margini.


Nel 2008 CHIARLI 1860 ha sviluppato vendite per 32 milioni di Euro, consolidando la prima posizione tra le Aziende private produttrici di Vino Regionale sia in termini di fatturato che di volume e confermandosi in particolare leader assoluto di mercato dei Lambrusco DOC di Modena con 11 milioni di bottiglie certificate dal Consorzio Marchio Storico di Modena . Il fatturato 2008 si è sviluppato per il 48% in Italia e per il 52% all’estero rafforzando ulteriormente il posizionamento della CHIARLI 1860 quale ‘marchio’ internazionale.

E’ intendimento della società proseguire sulla strada di valorizzazione delle diverse tipologie di Lambrusco, dai più pregiati, commercializzati con il marchio Cleto Chiarli principalmente nel canale horeca, a quelli di più ampia distribuzione a marchio Chiarli 1860 o con altri marchi (anche private label), destinati al retail. La valorizzazione dei diversi Lambrusco è una strada obbligata per Charli 1860 che rappresenta una delle più antiche aziende viticole dell’Emilia ed è la prima realtà privata italiana produttrice di vini di questa regione.

“In questi primi mesi del 2009 – ha dichiarato a ItaliaOggi Roberto Saletta, direttore commerciale di Chiarli 1860 – siamo in linea con gli obbiettivi prefissati anche se la situazione permane difficile, in considerazione del calo dei consumi, non tanto in gdo, che soffre solo leggermente, quanto nel canale horeca …Per diverse tipologie di Lambrusco stiamo ora proponendo la versione in bottiglia con tappo raso legato a spago. Un ritorno alle origini e un modo per sottolineare che si tratta di vini da tutto pasto”. L’azienda sta comunque investendo anche su altri vini come il Pignoletto, oltre a quella Doc dei Colli bolognesi.

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INFOFLASH/CHIARLI 1850
CHIARLI 1860 è la più antica Azienda vinicola dell’Emilia. La sua fondazione risale al 1860 e da allora, ininterrottamente, è stata gestita dalla famiglia Chiarli oggi alla quinta generazione. La CHIARLI 1860 può contare su una larga quantità di uve DOC provenienti dalle 7 Aziende Agricole di proprietà (oltre 370 ettari di cui circa 140 a vigneto) che destina a produzioni di alta gamma identificate dai marchi Cleto Chiarli e Tenuta Santa Croce. Tre sono le Cantine di produzione: Cantina di Castelvetro (di recente realizzazione è situata all’interno della ‘Tenuta Generale Cialdini’ la più importante Azienda Agricola di proprietà), Cantina di Monteveglio (recentemente acquisita dalla famiglia dove si producono i vini a marchio Tenuta Santa Croce) e la Cantina Storica di Modena.L’Azienda distribuisce i propri prodotti in Italia e sui mercati internazionale attraverso la propria organizzazione commerciale costituita da funzionari diretti e usufruendo localmente della collaborazione di agenzie e/o importatori esclusivi. In Italia i vini Chiarli sono presenti oltre che nel canale dell’ingrosso tradizionale e della ristorazione anche presso le principali catene di distribuzione sia con il Marchio Chiarli che con Marca Privata del distributore e/o etichetta in esclusiva. Tel. 059 3163311 – www.chiarli.com

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