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L’ultima settimana di gennaio e la prima di febbraio possono ormai essere definite le due settimane dell’anno dedicate al vitigno Nebbiolo, in particolare alle presentazioni delle nuove annate di Roero DOCG, Barbaresco DOCG e Barolo DOCG. Oltre 500 gli assaggi che abbiamo fatto a Grandi Langhe 2025 e a Nebbiolo Prima Academy 2025.
In queste settimane infatti si sono svolti due dei più importanti eventi dedicati a questi vini: Grandi Langhe e il Piemonte del vino (27-28 gennaio), un evento riservato agli operatori del settore e Nebbiolo Prima, evento che dura 4 giorni, organizzato dal Consorzio dell’Albeisa, che coinvolge un numero ristretto di giornalisti e comunicatori del vino provenienti da tutto il mondo.
A distanza di qualche tempo da questi due eventi, in cui ho avuto modo di assaggiare oltre 500 vini, vi riporto alcune considerazioni sulle nuove annate.
Partiamo dal BAROLO 2021
Non vi riepilogo l’intero andamento climatico dell’annata (potete trovarlo online qui Langhe Vini – Report Vendemmie 2021 www.langhevini.it/report-vendemmie/2021-2/ ).
Vi riporto invece brevemente la condizione forse più importante che ha permesso di ottenere un livello qualitativo degno di nota: importanti escursioni termiche durante la maturazione e condizioni meteo favorevoli nelle settimane precedenti la vendemmia. Questo ha permesso di ottenere uve sane e perfettamente mature, dando ai produttori la possibilità di scegliere con tutta calma il momento ideale per la raccolta, permettendo quindi di attendere quel famoso punto di equilibrio tra maturazione tecnologica (grado zuccherino presente nell’acino) e maturazione fenolica (concentrazione e maturazione di tannini e antociani).
Gli acini, piccoli e con bucce spesse ricche di polifenoli, hanno dato origine a estrazioni importanti e vini caratterizzati da struttura e potenza. Le aspettative su questa annata erano altissime: già lo scorso anno se ne parlava come di una delle migliori per il Barolo. Tuttavia, i primi assaggi a Grandi Langhe, forse condizionati da queste aspettative, mi hanno lasciata dubbiosa. Anche alcuni produttori, pur riconoscendone la qualità, non si sono sbilanciati nel definirla tra le migliori annate di sempre. Un’idea più chiara me la sono fatta solo grazie ai numerosi assaggi in batteria e alla cieca durante Nebbiolo Prima Academy.
Vi riporto di seguito le mie considerazioni sull’annata di BAROLO 2021:
Struttura, potenza, un grado alcolico ben bilanciato e un frutto maturo al punto giusto, senza risultare eccessivamente maturo, come spesso accaduto nel 2018, né troppo semplice e snello, come nella 2020. Qui troviamo avvolgenza e profondità di sorso.
Complessità, stratificazione e persistenza non sono state rare negli assaggi di questa annata. Mi è piaciuto l’equilibrio degli elementi: presi singolarmente, erano tutti ben definiti, ma nel loro insieme risultavano in perfetta armonia.
Un’altra caratteristica del Barolo 2021 è il suo carattere più rilassato rispetto, ad esempio, alle annate 2019 e 2016, il che lo rende molto piacevole da bere fin da subito.
Ma qual è stato l’elemento chiave di questa annata? La trasparenza territoriale.
È stato incredibile notare come, negli assaggi alla cieca, ogni Barolo risultasse estremamente rappresentativo del comune di provenienza. In questa annata, la mano del produttore è passata in secondo piano, lasciando spazio al vero protagonista: il terroir.
La definirei un’annata didattica. Didattica per comprendere cosa significhi un tannino fitto, maturo e ben integrato, e didattica per capire come il Nebbiolo si esprima in modo estremamente diverso a seconda della zona di produzione.
Vediamo quindi, in breve, le caratteristiche per comune emerse dagli assaggi fatti a Nebbiolo Prima Academy. Ve li elenco seguendo l’ordine delle batterie di degustazione.
1. Verduno:
Barolo Elegante, fresco e fragrante, con tannini setosi e grande bevibilità.
Note floreali (rosa, violetta) e fruttate (fragoline di bosco, ciliegia), con un tocco speziato (pepe bianco).
Per la struttura, sicuramente meno potente di altri comuni, ma raffinato e armonioso, con una buona tensione.
I migliori assaggi?
- Barolo Acclivi 2021, Comm. G.B. Burlotto
- Barolo Monvigliero 2021, Bosio Family Estate srl (Belcolle)
2. Serralunga d’Alba
Barolo potente, molto strutturato, con una trama tannica fitta, ma in questa annata, matura e ben integrata. Avvolgente e stratificato al sorso.
Al naso è speziato (liquirizia, tabacco, cacao), minerale e balsamico, con frutti scuri (prugna, mora).
Grande profondità al sorso e un ottimo potenziale di invecchiamento.
I migliori assaggi su 16 assaggi totali?
- Barolo DOCG 2021, Rosso Giovanni Az. Agricola di Rosso Davide
- Barolo del Comune di Serralunga d’Alba 2021, Vico Luigi
- Barolo DOCG Vigna la Rosa 2021, Fontanafredda
- Barolo Margheria 2021, Az.Agr Luigi Pira di Gianpaolo Pira
3. Roddi
Barolo equilibrato tra struttura e finezza, con tannini decisi, ma non aggressivi. Al naso è fruttato e floreale (ciliegia, rosa), con note terrose e spezie leggere. Meno possente di Serralunga, ma più strutturato di Verduno, con buon potenziale di invecchiamento.
I migliori assaggi?
- Barolo Bricco Ambrogio 2021, Bruna Grimaldi
- Barolo Bricco Ambrogio 2021, Negretti
4. Novello
Barolo fresco e snello, con tannini più delicati e ottima bevibilità.
Al naso è fruttato (fragola, lampone), floreale e leggermente erbaceo, con leggere note balsamiche.
Come struttura è meno potente dei precedenti, ma piacevole e raffinato, con buona acidità.
I migliori assaggi?
- Barolo Ravera 2021, Abrigo Giovanni Az. Agr. Di Abrigo Giorgio
- Barolo Sottocastello di Novello 2021, CA’Viola di Caviola Giuseppe
- Barolo Grimaldi Giacomo 2021, Az. Agr. Grimaldi Giacomo
5. La Morra
Barolo elegante, rotondo e armonioso, con tannini morbidi e grande finezza.
Al naso è floreale e fruttato (rosa, ciliegia, lampone), con sfumature dolci di spezie.
Come struttura è più morbido e facile rispetto a Serralunga, con una buona capacità di invecchiamento.
In questo comune ci sono diverse eccezioni in base alla specifica zona.
I migliori assaggi su 14 assaggi totali?
- Barolo Bricco Rocca 2021, Alberto Ballarin
- Barolo Brunate 2021, Marengo Mario
- Barolo del Comune di La Morra 2021, Crissante Alessandria
- Barolo del Comune di La Morra 2021, Coppo s.i.v.a.s. srl
- Barolo Rocche dell’Annunziata 2021, Aurelio Settimo
6. Barolo di Monforte d’Alba
Barolo potente, strutturato e austero, con tannini importanti e lunga persistenza. Tanta estrazione e profondità di sorso.
Al naso note scure e profonde di frutta matura (prugna, mora), spezie (liquirizia, tabacco), note terrose e sottobosco.
In bocca è molto tannico, rigido e austero, ha bisogno di anni per esprimersi al meglio.
I migliori assaggi su 29 assaggi totali?
- Barolo Bussia “Vigna Fantini” 2021, Amalia Cascina in Langa
- Barolo Bussia 2021, Rinaldi Giuseppe
- Barolo Bussia 2021, Famiglia Anselma
- Barolo Bussia 2021, Giacomo Fenocchio
- Barolo Bussia 2021, Podere Ruggeri Corsini
- Barolo Bussia 2021, Podere Fogliati
- Barolo del Comune di Monforte d’Alba 2021, Cascina SOT
- Barolo Le Coste di Monforte d’Alba 2021, Diego Conterno
- Barolo Perno 2021, Raineri Gianmatteo
7. Barolo di Castiglione Falletto
Barolo equilibrato tra potenza ed eleganza, con tannini ben integrati.
Al naso frutti rossi (ciliegia, lampone), fiori (rosa, violetta), spezie dolci e leggera mineralità.
È complesso, ma più accessibile rispetto a Monforte, con buon potenziale di invecchiamento. Una perfetta combinazione tra finezza e struttura.
I migliori assaggi?
Barolo Bricco Boschis di Cavallotto
8. Barolo di Barolo (Comune di Barolo)
Barolo morbido, elegante e armonico, con tannini più rotondi rispetto a Monforte.
Al naso è floreale (rosa, violetta), fruttato (fragola, ciliegia) e con leggere note speziate.
Ha una buona complessità, ma più accessibile in gioventù rispetto ai vini di Monforte.
I migliori assaggi?
- Barolo Bricco delle Viole 2021, Vajra
- Barolo Cannubi 2021, E.Pira & Figli Chiara Boschis
- Barono Cannubi 2021, Virna Borgogno
- Barolo Fossati 2021, Dosio Vigneti
Barbaresco 2022 e Roero 2022
Quella del 2022 non è stata un’annata facile a causa del clima estremamente siccitoso. La maggior parte dei produttori ha riscontrato difficoltà nell’interpretarla, sia in vigna, dove individuare il momento ideale per la vendemmia è stato complesso, sia in cantina, dove decisioni come la durata delle macerazioni hanno richiesto particolare attenzione. Probabilmente la vera sfida di questa annata è stata ottenere vini il più possibile equilibrati.
Cosa troviamo oggi nel calice?
Assaggiando questi vini, la mia sensazione è che abbiano ancora bisogno di tempo e non a caso, la nota di degustazione più frequente durante gli assaggi è stata proprio questa.
Ho trovato i vini particolarmente serrati e chiusi, con un frutto scuro, note terrose e di sottobosco.
La struttura in questi vini non manca, e la trama tannica è spesso robusta e pronunciata.
Al di la del discorso tempo, ecco i miei migliori assaggi:
BARBARESCO 2022
- Barbaresco Casot 2022, Nada Giuseppe
- Barbaresco Giacone 2022, Cascina Alberta
- Barbaresco Docg Nervo 2022, Cantina Vignaioli Elvio Pertinace
- Barbaresco Docg Vallegrande 2022, Ca’ del Baio
- Barbaresco Bric Micca 2022, Poderi Luigi Einaudi
- Barbaresco Docg 2022, Lequio Ugo
- Barbaresco Docg Asili 2022, Carlo Giacosa
- Barbaresco Docg Ovello 2022, Cascina Morassino di Bianco Roberto
- Barbaresco Docg Rabaja 2022, Cortese Giuseppe
- Barbaresco Docg Ronchi 2022, Albino Rocca
ROERO 2022
- Roero Docg 2022, Bajaj di Adriano Moretti
- Roero Docg 2022, Ponchione Maurizio
- Roero Docg “Sprunet” 2022, Beiva di Ferrero Giovanni
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