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Il gruppo veneto ha realizzato nel 2014 un fatturato di 781 milioni di euro e un Mol di 64 milioni. Il 90% del fatturato è realizzato all’estero con marchi come Puccino’s in Gran Bretagna, Bon Café in Estremo Oriente, Chock full o’Nuts, Hill Bros e Kauai negli Usa, Meira in Finlandia. Il gruppo gestisce anche oltre 400 caffetterie e la produzione di macchine per caffè.

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Gli Stati Uniti, con 356 milioni di giro d’affari annuo, risulta il mercato n. 1 a mondo. Il secondo mercato per MZBG è la Francia (84 milioni) e poi arriva l’Italia dove con il brand Segafredo, prodotto nella torrefazione di Bologna, fattura intorno ai 72 milioni. Il gruppo conta su 18 stabilimenti e controlla anche delle piantagioni di caffè e una diversificata attività di trading. Recentemente il gruppo guidato da Massimo Zanetti ha acquisito per 85 milioni di dollari Boncafé Group, big nella torrefazione e commercializzazione di caffè “gourmet” nelle aree del Sud est asiatico e del Middle east. In un sol colpo Zanetti-Segafredo ha rafforzato la presenza in Indonesia, Vietnam, Cambogia, Singapore, Tailandia, Malesia, Hong Kong ed Emirati. L’operazione ha comportato anche l’acquisizione degli stabilimenti di torrefazione Boncafé in Tailandia, Singapore e Malesia. A cui pochi mesi fa ha unito un nuovo stabilimento in Vietnam.

 

 

Forte di questi risultati, la Massimo Zanetti Beverage Group (MZBG) si appresta a collocare dal 18 al 28 maggio tramite offerta pubblica di vendita e sottoscrizione (Opvs) una parte significativa delle proprie azioni. Ci sarà un aumento di capitale fino a circa 150 milioni per assorbire risorse chiave e continuare lo shopping. L’azionista metterà poi a disposizione per la vendita una quota di azioni. Il flottante sarà del 30% e potrà salire con la greenshoe. La novità è che al listino approderà un gruppo più snello rispetto a solo un anno fa. Sono state scorporate le attività di acquisto e gestione della materia prima, condizionate alla fluttuazioni dei prezzi e quindi più incerte agli occhi degli investitori . L’operazione ha fatto scendere i debiti netti a 210 milioni, incluso il costo dell’acquisizione di Bon Café. L’azienda continuerà a investire sul mercato delle capsule e la quotazione servirà poi per accedere a tutti gli strumenti offerti dal mercato.

 

Fonte: www.corriere.it/economia/15_maggio_15/segafredo-tazzina-caffe-arriva-piazza-affari-5ac2c4c4-faf0-11e4-92e0-2199ef8c8ae2.shtml

 

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