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Durante l’assemblea di novembre e’ stato approvato il bilancio della storica casa vitivinicola di Soave che per l’esercizio appena concluso ha epresso un fatturato consolidato di 66 milioni di euro, contro 64 del precedente esercizio.Particolare soddisfazione per il fatturato dei vini a marchio aziendale che da solo registra un incremento del 7% sul totale rispetto allo scorso esercizio. Liquidati ai soci la cifra record di 34 milioni di euro con una crescita del +6% rispetto all’anno scorso, per un prezzo medio di 48 euro il quintale


Cantina di Soave – 2200 soci produttori, 6000 ettari di proprietaà, un milione di quintali di uva prodotta, 27 linee di pigiatura, 4 linee di imbottigliamento e 30 milioni di bottiglie prodotte – ha chiuso positivamente e con soddisfazione il bilancio 2007-08, riuscendo ad aumentare le vendite, nonostante una situazione economica generale difficile, e soprattutto migliorando la cifra liquidati ai soci per il conferimento delle uve. Segnali positivi anche in tema di capitalizzazione aziendale con un patrimonio netto che ha ormai raggiunto i 30 milioni di euro, a fronte di un cash flow di 5 milioni di euro e un utile di esercizio di 800mila euro, in linea con l’anno precedente. “L’attuale congiuntura economica – sottolinea Bruno Trentini, Direttore Generale di Cantina di Soave – non e’ delle piu’ felici. Tuttavia e’ importante evidenziare come nel complesso i prezzi medi delle liquidazioni siano stati mantenuti, segno questo che l’Azienda e’ forte e che pone sempre tra le sue priorità la soddisfazione dei suoi soci conferitori”.

In tema di mercati esteri, Cantina di Soave mantiene salde le sue posizioni e dei 40 Paesi in cui è presente con le proprie tipologie, si conferma per importanza la Germania che assorbe il 60% della quota totale delle esportazioni, seguita da Gran Bretagna col 38% e dai Paesi Scandinavi con 35%. “Partendo da un’analisi che mostra mercati in tendenziale recesso – evidenzia Attilio Carlesso presidente di Cantina di Soave – possiamo comunque definirci moderatamente sereni. Le prospettive per il futuro sono meno fosche di quello che possono sembrare e prova ne è il fatto che Cantina di Soave proprio negli ultimi anni, grazie ad una importante politica di differenziazione dei brand, ha saputo penetrare i mercati esteri in maniera capillare, sia per quanto riguarda la distribuzione moderna, sia per quanto concerne il canale della ristorazione e dei negozi specializzati”.

L’Azienda, che in seguito a mirate politiche di fusioni ed acquisizioni detiene oggi il 48% della produzione totale di Soave Doc, il 43% della produzione totale di Soave Classico, il 49% della produzione di Valpolicella Doc e da pochi mesi il 70% della produzione di Lessini Durello, ha visto inoltre aumentare quest’anno i conferimenti delle uve, che hanno registrato un +6% rispetto alla scorsa vendemmia. Il 2008 segna una ulteriore importante tappa nel processo di crescita e di sviluppo per Cantina di Soave che, grazie alla fusione per incorporazione con Cantina di Montecchia, rafforza la propria posizione all’interno delle denominazioni veronesi. “L’accordo raggiunto – prosegue il Direttore Generale – permetterà una sempre più corretta gestione del territorio e delle denominazioni. Dopo aver consolidato la posizione di Cantina di Soave all’interno della doc Valpolicella, grazie alla fusione con Illasi, con Montecchia si completa la produzione aziendale perchè si aggiunge un’area molto vocata per le basi spumante, tenuto conto che con Maximilian I metodo charmat, Cantina di Soave produce una delle etichette leader di mercato”.

+INFO: – www.cantinasoave.it

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