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Illycaffè ha approvato un bilancio 2011 che è riuscito ad arginare l’onda lunga della crisi con il fatturato che è cresciuto del 12 per cento a quota 342 milioni Il fatturato, con un ebidta (il margine operativo lordo) di 45,6 milioni, in crescita rispetto all’anno precedente del 2,5%. La posizione finanziaria, aumentata a causa dell’aumento del capitale circolante, denota un buon equilibrio finanziario con un rapporto fra debiti e patrimonio netto nell’ordine dell’1,3%. Illycaffè ha investito una trentina di milioni nel 2011 in nuovi progetti di espansione come quello realizzato con l’apertura di una filiale in Cina. Resta molto elevata l’attenzione dell’azienda per un ulteriore miglioramento qualitativo dei prodotti. Andrea Illy (cfr foto acacnto), presidente e CEO della società, sottolinea l’importanza degli investimenti compiuti anche sul fronte della sostenibilità ambientale grazie a un progetto di certificazione che ha ottenuto riconoscimenti a livello internazionale: «Per noi è da sempre importante la sostenibilità e l’impegno verso gli i nostri stakeholder».

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«Abbiamo archiviato risultati equilibrati in termini di crescita del fatturato, di redditività e di equilibrio finanziario in un anno che, va sottolineato, è stato molto critico per tutti», dice Andrea Illy. Non c’è stata solo la crisi che ha condizionato pesantemente i consumi nei paesi dell’area del Mediterraneo (Grecia, Spagna e anche Italia) ma altri fattori di rallentamento hanno pesato sull’attività del gruppo del caffè triestino. Lo tsunami in Giappone ha costretto illycaffè a rinviare nel Paese del Sol Levante il progetto per il lancio delle bevande ready to drink. La Primavera araba ha compromesso i piani di sviluppo in Medio Oriente. Nonostante ciò illycaffè ha tenuto benele posizioni:«Siamo riusciti a salvaguardare la redditivitàà e l’equilibrio finanziario in un anno diffcicile dal punto di vista geopolitico», afferma Andrea Illy. Ha pesato anche il raddoppio del costo della materie prime che ha toccato lo scorso anno oltre i 3 dollari per libbra: «L’effetto prezzi -afferma il presidente di illycaffè- ci ha imposto un contenimento dei costi e un inevitabile anche se contenuto aumento dei prezzi. Siamo riusciti a garantire gli investimenti programmati senza compromettere la nostra crescita a lungo termine». L’aumento del prezzo delle materie prime ha influito sull’indebitamento (circa 30 milioni) necessario a finanziare il raddoppio di valore delle scorte che per un gruppo come illycaffè è destinato a essere riassorbito. Per quanto riguarda l’andamento del 2012 Andrea Illy chiarisce che «i dati di vendita si sono normalizzati anche se in Italia i consumi restano leggermente in calo. Prevediamo un altro anno di crescita con molte iniziative al’orizzonte come un’ingresso del nostro marchio nei social media e sull’onda del successo dei 235 negozi EspressamenteIlly aperti nel mondo».

Fonte: www.quotidianamente.net/cronaca/fatti-dallitalia/illy-caffe-cresce-del-12-accordo-in-usa-27420.html

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