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E’ il segmento birraio che cresce con tassi più rilevanti e costanti nel tempo quello delle birre d’Abbazia, prodotti brassicoli con origine produttiva nei monasteri belgi e olandesi e oggi realizzati dietro concessione di licenze rilasciate dalle abbazie stesse. In Italia gli ultimi dati economici di questa tipologia di birra, nata per essere donata agli agricoltori dei villaggi come ricompensa per il lavoro nei campi durante il periodo del raccolto, fanno segnare nel 2018 un incremento del +15% a volume.

 

 

L’analisi di mercato è emersa in occasione dell’annuncio di un ritorno alla produzione dell’Abbazia di Grimbergen in Belgio con la ricostruzione di un microbirrificio al suo interno per una produzione di 10mila ettolitri l’anno . Dal report economico diffuso per l’occasione emerge inoltre che le birre d’Abbazia in Italia, nella grande distribuzione organizzata (Gdo), hanno sviluppato 55mila ettolitri nel 2018 e sono presenti con una distribuzione ponderata dell’83%, con un picco pari al 90% nel Nord Ovest. Attualmente rappresentano il 6% del segmento delle birre speciali, più di un terzo del sotto-segmento super-premium. Da un punto di vista degustativo invece si presentano dolci e molto fruttate e trovano per questo gradimento tra giovani e donne.

 

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