La nuova Torre Velasca ha brillato dell’iconico “Rosso Campari”. Dal 5 all’8 giugno, infatti, l’azienda ha trasformato uno dei simboli della città in un vero e proprio faro della creatività, dell’arte e della mixology con “The Red View- Unveiling Passion”. Un progetto immersivo lungo tre giorni che ha unito talk, installazioni, cocktail experience e musica in una narrazione intensa del brand e della sua visione.
A suggellare, poi, questo climax di emozioni, la finalissima dell’undicesima edizione della Campari Bartender Competition, vinta da Marco Masiero, attuale Bartender di Lubna a Milano.
Campari non ha solo riacceso i riflettori – come solo Campari sa fare – sulla mixology, ma ha anche reso Torre Velasca un’esperienza da vivere su più livelli. Dalla piazza – animata da scenografie specchiate, esperienze sensoriali e un Campari Bar itinerante – fino al 16esimo piano, con il cosiddetto “Osservatorio Campari”, dove lo sguardo era puntato sulla cultura dell’ospitalità e sull’anima più creativa della città.
Talk con artisti, designer e attori del calibro di Claudio Santamaria e Joan Thiele, DJ-set al tramonto che hanno animato l’atmosfera, e il celebre Mirror Bar firmato Camparino in Galleria, hanno raccontato un nuovo modo di vivere l’aperitivo, incarnando pienamente la filosofia Campari: un’esperienza elegante, sorprendente e profondamente coinvolgente.
Talento, visione, storytelling: Marco Masiero, il nuovo volto della mixology italiana
Ma il momento più atteso di tutta la tre giorni è andato in scena, ieri, domenica 8 giugno, con la finale della Campari Bartender Competition 2025. Una sfida ad altissima intensità, iniziata mesi fa con oltre 800 candidati e passata attraverso tre selezioni serrate.
A sottolineare l’importanza dell’evento, presente anche Simon Hunt, CEO del Gruppo Campari.
La competizione, giunta all’undicesima edizione, ha scelto per il 2025 un concept raffinato e attuale: il cocktail come strumento di narrazione multisensoriale. I concorrenti sono stati chiamati a creare drink che non fossero semplici miscele di ingredienti, ma veri e propri racconti di ospitalità, innovazione e identità, capaci di coinvolgere non solo il palato, ma anche la vista, l’olfatto e il cuore.
Questa direzione ha spostato l’attenzione dal solo equilibrio gustativo all’esperienza complessiva, valorizzando la capacità dei bartender di trasmettere emozioni e storie attraverso tecniche di preparazione, scelta di ingredienti e presentazione scenografica.
A decretare il vincitore, una giuria di caratura internazionale:
- Monica Berg (Tayēr + Elementary, Londra, direttrice creativa Campari Academy);
- Salvatore “The Maestro” Calabrese (Velvet at Corinthia, Donovan Bar, Londra);
- Alex Frezza (L’Antiquario, Napoli);
- Daniele Dalla Pola e Bruno Malavasi (Master Herbalist Campari Group) per la degustazione;
- Nicola Scarnera (Campari Academy Manager) e Dario Cuccurullo (Senior Channel & Customer Marketing Director Campari Italy) per la comunicazione;
- Samuele Ambrosi (Cloakroom, CloakLab e BossHogg, Treviso) per la tecnica.
Marco Masiero, classe 1991, ha costruito in pochi anni una carriera di successo nel mondo della mixology, distinguendosi per creatività, tecnica e capacità narrativa. Dopo aver iniziato la sua esperienza nel settore dell’ospitalità, si è trasferito a Londra a 23 anni, dove ha affinato le sue competenze.
Nel 2019 ha conquistato importanti riconoscimenti, vincendo il titolo di The Vero Bartender e la Tio Pepe Challenge, due premi che hanno consacrato il suo nome nel panorama della mixology italiana e internazionale.
E proprio ieri sera, Masiero, ha riconquistato nuovamente la giuria con un’intrepretazione innovativa dell’Americano, da lui denominato “Americano Cosmopolita”, e riletto in chiave contemporanea.
Il cocktail è stato presentato anche in una prova aperta al pubblico, in cui oltre cento ospiti selezionati hanno potuto assaggiarlo ed esprimere la propria preferenza per il Fans Favourite, assegnato invece a Luca Salvioli del Musa Lago di Como.

Sul podio anche gli altri due finalisti: Alessio Megna (Freni e Frizioni) con il cocktail “Camparitivo” e Luca Salvioli con “Sipario Rosso”.
LA RICETTA DEL COCKTAIL VINCENTE: “L’AMERICANO COSMOPOLITA”
–Campari Bitter;
–Cinzano Bottega Rosso;
–Cynar;
–Sherbet al pompelmo salato, cardamomo e vaniglia;
–Soda al pompelmo rosa.
Un cocktail che reinventa l’Americano con sfumature agrumate, note amaricanti e tocchi speziati, racchiudendo in un solo bicchiere l’essenza di un’ospitalità moderna, visionaria e accessibile. Una sintesi perfetta del tema della competizione: un drink che racconta una storia.
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E adesso?
Per Marco Masiero, la vittoria alla Campari Bartender Competition 2025 rappresenta non solo un traguardo, ma anche un trampolino.
Oltre al titolo di Campari Bartender of the Year, il suo cocktail entrerà a far parte del circuito Campari in Italia e all’estero, offrendogli la possibilità di partecipare a masterclass, guest shift internazionali e progetti speciali firmati Campari.

Un riconoscimento che lo proietta tra i nomi di punta della nuova scena del bartending italiano e internazionale. E che, siamo certi, è solo l’inizio.
+ INFO: www.campariacademy.com/it-it/
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