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Tempo di trimestrali per Campari Group che archivia il primo trimestre 2025 in linea con le attese, in un contesto segnato da volatilità macroeconomica, caratterizzato da ritardi logistici e spostamenti temporali legati alla Pasqua. Nonostante queste scenario, il colosso milanese del beverage ha mostrato segnali di tenuta grazie alla forza del portafoglio brand e alla crescita in mercati chiave come l’Australia.

“Manteniamo un approccio prudente in un contesto operativo incerto, ma restiamo fiduciosi nella crescita sostenibile di lungo termine grazie al nostro portafoglio brand e alla qualità dell’esecuzione commerciale”- ha dichiarato Simon Hunt, CEO di Campari Group.

Simon Hunt – CEO Campari Group

Focus dati: vendite, utili e margini

I ricavi netti si sono attestati a 666 milioni di euro, in lieve crescita su base riportata (+0,3%) ma in calo del 4,2% in termini organici. L’EBITDA rettificato si è ridotto del 4,1%, a 174 milioni di euro, con un margine del 26,1%. L’utile ante imposte è sceso a 107 milioni di euro, pari al 16,1% dei ricavi, registrando una flessione del 26,1% rispetto allo stesso periodo del 2024.

Il primo trimestre, storicamente caratterizzato da bassa stagionalità, è stato penalizzato da fattori esterni come l’incertezza globale, il rischio dazi e ritardi negli Stati Uniti, oltre che da un’intensa attività promozionale anticipata in vista della stagione di punta.

Geografie: crescita in Asia-Pacifico, calo in Europa e Americhe

  • Americhe (-6% organico): penalizzate dal rallentamento negli USA (-11%) per via dei timori sui dazi, destocking e ritardi logistici. Crescita a doppia cifra in mercati minori e Jamaica (+5%).
  • EMEA (-4% organico): performance in flessione, soprattutto in Italia (-3%) e Germania (-10%), con l’effetto Pasqua a pesare sulle spedizioni. Cresce il Regno Unito (+10% al netto delle vendite in bulk).
  • APAC (+11% organico): trainata dall’Australia (+16%) grazie al successo degli aperitivi e di Wild Turkey e Espolòn RTD.

Brand: bene gli aperitivi e il rum giamaicano

  • House of Aperitifs (-1%): Aperol stabile con +8% in America, ma impattato in EMEA dalla Pasqua. Campari a -5%, Crodino resiliente.
  • House of Whiskey & Rum (-2%): Wild Turkey debole negli USA, bene in Asia. Rum giamaicano (marchio di punta Appleton Estate) +5%.
  • House of Agave (-2%): Espolòn -5% per calo nel segmento Blanco, in contesto di incertezza tariffaria. Crescono Montelobos e Ancho Reyes.
  • House of Cognac & Champagne (-13%): in difficoltà Grand Marnier (-12%) e Bisquit&Dubouché. Positivo il contributo di Courvoisier (32 milioni di euro, fuori dal perimetro organico).
  • Marchi locali (-9%): SKYY -8%, in linea con la debolezza della categoria, frena sparkling e vermouth.

Le priorità strategiche per il 2025

Campari Group ha ribadito le proprie linee guida per affrontare il resto dell’anno, in un contesto caratterizzato da bassa visibilità e incertezza macroeconomica. L’azienda continuerà a concentrare gli sforzi sul controllo dei costi e sulla riduzione dell’indebitamento, rafforzando al contempo la presenza geografica dei propri brand attraverso una crescita mirata nei mercati più promettenti.

Particolare attenzione sarà dedicata alla disciplina nei prezzi e alla qualità dell’esecuzione commerciale, due leve ritenute fondamentali per sostenere i margini in un contesto competitivo complesso. Non mancheranno infine gli investimenti sul valore dei marchi, con attività di brand building calibrate e una progressiva semplificazione del portafoglio prodotti, senza prevedere nuove acquisizioni nel breve periodo.

Il titolo in borsa di Campari

I risultati del primo trimestre sono stati diffusi in prossimità della chiusura dei mercati l’8 maggio 2025, con il titolo Campari che ha chiuso a 6,056 euro, in crescita dello 0,97% rispetto alla seduta precedente. Tuttavia, nella mattinata del 9 maggio, il titolo ha registrato una flessione: perdeva circa il 3%, attestandosi a circa 5,880 euro. Nonostante questa correzione, l’azione mantiene un guadagno di oltre il 10% nell’ultimo mese, riflettendo una fiducia crescente da parte degli investitori nel medio-lungo termine.

+info: www.camparigroup.com

Scheda e news:
Davide Campari-Milano

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