Granlatte Scarl

Granlatte Scarl
Via Cadriano 36
40127 Bologna BO
Italy
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Attività

Latte
Granlatte è la Società Cooperativa Agricola, aderente a Legacoop e a Confcooperative, holding del Gruppo Granarolo, leader di marca nel settore del latte fresco che associa oltre 1000 produttori di latte distribuiti in tredici regioni italiane. La struttura della Cooperativa e' costituita da 621 produttori singoli associati e 13 cooperative di raccolta in Emilia-Romagna, Piemonte, Lombardia, Veneto, Marche, Toscana, Puglia, Lazio, Campania, Basilicata, Friuli, Molise e Calabria. Granlatte dispone di una società per azioni — Granarolo SpA (v.) — quale strumento di trasformazione industriale e di commercializzazione della materia prima prodotta dai soci. La storia della cooperativa iniziò nel 1957, con la costituzione del Consorzio Bolognese Produttori Latte, Società Cooperativa a responsabilità limitata, per volontà di un nucleo di contadini e mezzadri delle campagne bolognesi che diedero vita a quella che diventerà una delle più importanti esperienze cooperative d’Italia. All’inizio degli anni ‘60 erano sempre più numerosi i produttori che aderivano alla cooperativa e le latterie che acquistavano le bottiglie di latte Granarolo. Nel 1965 fu inaugurato il nuovo stabilimento in via Cadriano. Nel 1972 dall’unione tra la cooperativa Felsinea e Granarolo nacque il CERPL, Consorzio Emiliano Romagnolo Produttori Latte. Negli anni successivi vi aderirono altre cooperative dell’Emilia orientale, del Veneto e delle Marche, che portarono in dote, oltre alla base produttiva, impianti e personale tecnico specializzato. Nel '79 furono attuati i primi investimenti nei derivati, formaggio grana ma anche formaggi molli, mascarpone, ricotta, caciotta. A partire dagli anni ‘80 è iniziato il percorso che avrebbe rapidamente fatto di Granarolo un soggetto di dimensioni nazionali. Si susseguirono l’accordo per l’acquisizione del 75% della Dilat di Soliera, l’accordo con Daunia Latte di Foggia per l’acquisizione del marchio e della rete commerciale nel sud, l’acquisizione della Mulat di Anzio e Latte Dini di Viareggio, Latte Scala di Verona, l’affitto del marchio e della rete commerciale della Cooperativa Latte Verbano di Novara che poi venne acquistata nel 1993. Nel 1991 è iniziato il processo di riorganizzazione societaria del Cerpl e delle sue controllate, che porterà nel 1992 alla costituzione della Granarolo Felsinea Spa. Il Cerpl divenne quindi la controllante del Gruppo. Nel 1995 il processo di semplificazione societaria è proseguito, con l'integrazione gestionale delle due cooperative storiche del Cerpl: la Granarolo Cbpl e la Felsinea Latte. Fu il primo passo verso la graduale fusione delle due realtà, avvenuta prima mediante incorporazione di Felsinea Latte in Granarolo Cbpl (1996), poi con la costituzione del Consorzio Latte Granarolo Felsinea, infine attraverso l'incorporazione di Cerpl in Consorzio Latte Granarolo Felsinea (1998). Un lungo percorso che si è concluso nel dicembre 1998 quando il Consorzio Latte Granarolo Felsinea ha cambiato ragione sociale diventando “Granlatte Consorzio Cooperativo”, capofila del gruppo Granarolo. Tra il 1996 e il 1998 Granarolo Felsinea Spa mette a segno una serie di acquisizioni: Centrale di Parma, Fiore Srl di Udine, Cerulli Irelli e, non ultima, Sail Spa, storica azienda lattiero-casaria pugliese che, dopo la Daunia Latte, costituirà l’avamposto del Gruppo nel Mezzogiorno. A conclusione del decennio (1999) anche la controllata Granarolo Felsinea Spa ha cambiato ragione sociale in “Granarolo Spa” che conosciamo oggi. Le acquisizioni sono proseguite con il ramo produttivo e commerciale della Centrale del Latte di Viterbo, il 50% delle azioni di Calabrialatte Spa, la Latte Bianchi di Mogliano Veneto negli anni 2000. Nel 2003 Granlatte ha ceduto il ramo d’azienda legato alla produzione di Parmigiano-Reggiano per concentrarsi, insieme alla controllata, sul core business del latte fresco. Nello stesso anno ha riacquisito le azioni di Granarolo Spa detenute da Sviluppo Italia, che è uscita dall’azionariato della controllata. Nel 2004, a pochi mesi dal crack di Parmalat, il gruppo avviò il piano di salvataggio e rilancio della Sitia Yomo Spa, storica azienda italiana produttrice di yogurt. Granarolo ne assunse in un primo tempo la gestione, poi, a conclusione del concordato preventivo, nel 2006 ne ottenne la piena proprietà. L’operazione si realizzò grazie alla cooperazione di Banca Intesa che entrò nel capitale di Granarolo Spa con quasi 20% delle azioni. Si determina così l’attuale ripartizione del capitale della società per azioni: Granlatte 77,48%, Intesa Sanpaolo 19,78%; Cooperlat 2,74%. Nel 2007, completata la acquisizione di Yomo, Granarolo Spa ha avviato un processo di riorganizzazione industriale che ha portato al trasferimento delle attività di Centrale del Latte di Milano nel sito ex Yomo di Pasturago di Vernate, alla chiusura del caseificio di Sermoneta e alla cessione di quello di Terzo d’Acqui (entrambi ex Yomo), nonché alla vendita della Divisione Gastronomia (ex Vogliazzi). Nel 2009 Granarolo Spa ha attuato una complessa operazione di concentrazione produttiva, che porta alla chiusura di due stabilimenti (il sito di Novara dedicato alla produzione di latte Uht e lo yogurtificio di Castel San Pietro Terme) e al trasferimento delle produzioni.

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