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Nella stessa data i cui il CDA Parmalat ha comunicato i dati preliminari di chiusura del bilancio 2013, i 9 consiglieri di nomina Lactalis (azionista di controllo della società) hanno annunciato le loro dimissioni. Di conseguenza decade il vecchio CDA e il nuovo sarà nominato in occasione della prossima assemblea per l’approvazione del bilancio.

Da due anni era in corso un braccio di ferro tra Parmalat e magistrati: nodo del contendere la controversa operazione Lag dove Lactalis di fatto ha venduto la controllata americana Lag, facendola riacquistare alla controllata Parmalt che l’ha pagata con il tesoretto accumulato dalla gestione straordinaria di Bondi. I pm, dietro denuncia del fondo Amber (azionista di minoranza) , avevano chiesto la revoca del cda, accusandolo di aver agito contro gli interessi di Parmalat a favore dell’azionista francese. Ma lo scorso autunno, il Tribunale civile di Parma ha “assolto” Parmalat e Lactalis.

Incassato un successo contro la Procura, ecco la decisione a sorpresa: le dimissioni, volontarie, del cda. A questo punto dovranno essere presentate nuove liste che i soci dovranno votare in assemblea. Amber, il socio di minoranza che ha dato battaglia a Lactalis, rischia ora di essere estromesso: oggi il fondo attivista americano ha due consiglieri di minoranza, eletti lo scorso anno. Ma nel frattempo Amber ha venduto il pacchetto di titoli Parmalat che deteneva: così non potrà presentare una nuova lista di minoranza. Lactalis prende i classici due piccioni con una fava: va incontro ai desiderata della Procura e di fatto disinnesca la mina Amber.

+info: www.ilsole24ore.com/ del 25.02.14

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