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CHIANTI CLASSICO nel 2012: + 10% nelle vendite totali – L’’export vale l’80%


Un 2012 con il segno più per il Chianti Classico, che chiude l’anno con un confortante +10% nelle vendite sul 2011, grazie soprattutto alle esportazioni, che hanno raggiunto la quota dell’80%, analogamente quanto è accaduto in tutti i principali territori a vocazione vitivinicola italiani. Un risultato che consolida il trend di crescita degli ultimi anni e che accompagna il Gallo Nero alla “Chianti Classico Collection”, l’anteprima delle annate 2012, 2011 e della Riserva 2010 del Chianti Classico di scena alla Stazione Leopolda a Firenze.I risultati registrati nel 2012 rappresentano una “base” solida che, anche per il futuro, promette di regalare alla denominazione del Gallo Nero una rassicurante certezza nelle vendite, capace di far guardare al futuro con un moderato ottimismo nonostante la congiuntura globale stia ancora attraversando un momento particolarmente delicato.

Per quanto riguarda la penetrazione commerciale del Chianti Classico, nel triennio 2010-2012 si configura una sostanziale tenuta dei mercati storicamente di riferimento per questa denominazione. Gli Stati Uniti si confermano al primo posto (28% nel 2010, 2011 e 2012), seguiti dalla Germania, che si rivela un mercato in buona crescita (12% nel 2010, 13% nel 2011 e 12% nel 2012), dal Canada, altro mercato in tendenziale crescita e che si sostituisce in questa posizione all’Inghilterra (7% nel 2010, 8% nel 2011 e 9% nel 2012), dal Regno Unito (7% nel 2010, 2011 e 2012), dalla Svizzera (7% nel 2010, 2011 e 2012), dal Giappone (4% nel 2010, 2011 e 2012), dai Paesi Scandinavi (2% nel 2011 e 4% nel 2012), dal Benelux (3% nel 2012) e da tutti gli altri Paesi (3% nel 2010, 2011 e 2012), oltre alla Russia e alla Cina con una quota di mercato rispettivamente pari al 2% e all’1%. Dal quadro emerge un dato in linea con le tendenze complessive del settore enologico italiano in cui a tirare la volata della ripresa sono essenzialmente i mercati esteri.

Segnali contrastanti provengono invece dal mercato italiano, dove le etichette a marchio Gallo Nero possiedono ancora una quota non secondaria (24% nel 2010, 22% nel 2011 e 20% nel 2012) ma, evidentemente la denominazione risente del rallentamento dei consumi interni (ormai ben al di sotto della soglia “psicologica” dei 40 litri procapite). Continua invece il trend positivo della riduzione delle giacenze, inferiori al 5% sul dato del 2011 e quello del rialzo del prezzo dello sfuso, passato da luglio 2012 ad oggi dai 120-140 euro ai 150-175 euro a ettolitro. La produzione di vino Chianti Classico ha raggiunto nel 2012 i 235.000 ettolitri, registrando un -16% rispetto allo scorso anno. I soci del Consorzio Vino Chianti Classico sono 560, di cui 365 sono imbottigliatori. Il Chianti Classico, quello che nel mondo del vino può essere a ragione definito come un vero e proprio “distretto”, può contare su numeri da “grande impresa”: fatturato stimabile in oltre 500 milioni di euro, valore della produzione vinicola imbottigliata di 360 milioni di euro, valore complessivo della produzione olivicola pari a 10 milioni di euro.

CONSORZIO VINI CHIANTI CLASSICO
Con oltre 600 soci iscritti, di cui circa 350 imbottigliatori, il Consorzio Vino Chianti Classico rappresenta oggi il 95% dell’intera denominazione e si avvale di un’organizzazione moderna, strutturata e professionale per svolgere al meglio le missioni per cui è nato: la tutela e la valorizzazione del vino Chianti Classico e del suo marchio. Dal fronte della salvaguardia, che vede impegnati il laboratorio e quello legale, a quello della valorizzazione, affidato all’ufficio marketing e comunicazione, la macchina consortile si sviluppa in diversi organi legati dal comune impegno verso produttori e consumatori del “classico” e della sua terra di origine. +INFO: www.chianticlassico.com

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