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The Coca-Cola Company ed i suoi partner di imbottigliamento hanno annunciato che entro il 2015 il cento per cento dei loro nuovi distributori automatici e refrigeratori sarà senza idrofluorocarburi (HFC-free ) che, come noto, contribuiscono al riscaldamento globale con effetti dannosi sul clima. I nuovi impianti e apparecchi di refrigerazione del gruppo Coca-Cola utilizzeranno refrigeranti naturali senza danni all’ambiente e al clima. L’adozione dei nuovi refrigeratori HFC-free partirà dal 2010 e si porterà gradualmente al 100% degli acquisti entro il 2015


Negli anni novanta l’industria aveva adottato – per i propri sistemi di refrigerazione- gli idrofluorocarburi (HFC) al posto dei tradizionali gas CFC (cloro-fluorocarburi) che, secondo gli studi scientifici, risultavano estremamente pericolosi perché contribuivano al buco nell’ozono. In effetti gli HFC non contribuiscono al buco dell’ozono, ma si è scoperto che possono aver effetti dannosi sul piano del riscaldamento globale e quindi rientrano nell’effetto serra. Già nel 2004, Coca-Cola, assieme a Mac Donald’s e Unilever, aveva aderito all’invito di Greenpeace per sperimentare e avviare l’adozione di nuovi refrigeratori che non utilizzassero gli HFC e utilizzassero, invece, delle sostanze refrigeranti naturali, non dannose per il clima e l’ambiente. Da allora il gruppo di Atlanta ha investito più di $ 50 milioni in sviluppo & ricerca di tecnologie di raffreddamento ecocompatibili. A questo punto il gruppo di Atlanta è in grado di procedere concretamente ed in tempi ragionevolmente veloci all’introduzione di distributori e refrigeratori HFC-free

“Il cambiamento climatico è reale e il tempo di agire sulle soluzioni è ora”, ha dichiarato Muhtar Kent, presidente e CEO di The Coca-Cola Company. “Greenpeace ha svolto un ruolo cruciale nel sensibilizzare la nostra consapevolezza circa la necessità di una refrigerazione naturale. Il nostro annuncio dimostra un impegno a usare la nostra influenza nel mercato a guidare l’innovazione per contribuire a plasmare un futuro a bassa emissione di carbonio”. Questa decisione di Coca-Cola aiuterà ad accelerare lo spostamento di tutto il mercato nel campo della refrigerazione commerciale ecocompatibile, senza HFC. Ci si aspetta, quindi, che anche le altre grandi multinazionali, che utilizzano impianti e apparecchiature di refrigerazione, si muovano quanto prima verso soluzioni HFC-free.

Nel 2010 la Coca-Cola Company ed i suoi partner di imbottigliamento acquisteranno un minimo di 150.000 unità di macchine e impianti HFC-free, raddoppiando l’attuale tasso di acquisto per consentire l’allineamento con un obiettivo intermedio per l’acquisto del 50% di tutti i nuovi refrigeratori e distributori automatici senza HFC entro il 2012. Coca-Cola ed i suoi partner di imbottigliamento gestiscono circa 10 milioni di refrigeratori e distributori automatici in tutto il mondo. Come risultato dell’impegno di eliminare l’uso di HFC all’interno delle proprie apparecchiature di refrigerazione, si otterrà una riduzione delle emissioni di carbonio di oltre 52,5 milioni di tonnellate per tutta la durata delle apparecchiature – l’equivalente delle emissioni fatte da 11 milioni di auto in un anno. Nelle nuove apparecchiature HFC-free Coca-Cola utilizzerà il biossido di carbonio (CO 2) come refrigerante naturale. CO 2 è un’alternativa sicura, affidabile ed a basso consumo energetico con caratteristiche positive come refrigerante: non riduce lo strato di ozono ed è 1430 volte meno dannoso per il clima di un tipico HFC.

+info. www.thecoca-colacompany.com/presscenter/nr_20091203_climate_friendly_coolers.html

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