Gli anni passano, ma Pallini riesce a restare sempre sulla cresta dell’onda. Così, tra le tante iniziative pensate per celebrare al meglio il suo 150° compleanno, la storica realtà leader nella produzione di liquori italiani e nella distribuzione di prodotti d’importazione, fondata a Roma nel 1875, si è regalata anche una Florence Cocktail Week da protagonista. L’ha fatto con un prodotto specifico: No.3 Gin, London Dry Gin decretato non a caso World’s Best Gin per ben quattro volte.
Dal 7 al 13 aprile 2025, durante l’ottava edizione della manifestazione ideata da Paola Mencarelli, No.3 Gin è stato al centro di diversi eventi e guest shift con bartender internazionali o nazionali in alcuni fra i più rinomati cocktail bar fiorentini: dal Rifrullo al Cibrèo, passando per l’Angolino, fino al secret key party al Santa Cocktail Club di Villa Cora. Palcoscenico sicuramente meritato per un gin che vanta sulla sua bottiglia l’onorificenza della Royal Warrant, sigillo di appartenenza alla ristretta cerchia dei fornitori della Royal Family. Questo legame “regale” è insito nella storia di No.3 Gin, poiché creato dall’azienda Berry Bros. & Rudd, il più antico mercante di vini e liquori della Gran Bretagna, che dal 1698 gestisce la cantina personale della casa reale britannica.
Oggi distribuito in Italia dalla storica distilleria romana Pallini, questo iconico distillato spicca per il suo bouquet aromatico: i due anni di studio necessari per la sua creazione hanno portato a un armonioso equilibrio tra il ginepro, le note floreali, quelle piccanti del cardamomo e del coriandolo, e la vivacità degli agrumi con un retrogusto di radice di angelica. Questa duttilità si è lasciata apprezzare tanto in purezza quanto in miscelazione nei quattro appuntamenti organizzati a margine della FCW. Il primo si è tenuto al Rifrullo: qui, nella serata di lunedì 7 aprile (dalle 19 alle 22), sulle note del DJ set di Marco Fiorucci, ci ha pensato il bartender Luan Luiz Souza de Jesus del Murà di Prato a esaltarlo tra classici e signature. Poi è stata la volta della “No.3 Martini Night”: giovedì 10 aprile, al Cibrèo Ristorante & Cocktail Bar, No.3 Gin è stato protagonista delle proposte realizzate da Vieri Palanti, giovane barman del ristorante e cocktail bar a due passi dal Duomo.
“Back to the Roots” è stato invece l’evento di venerdì 11 aprile all’Angolino: questo terzo appuntamento ha visto un’interessante guest shift dal sapore balcanico con Tony Pescatori e Tasya, bartender del Nobel Roots di Belgrado, in Serbia. Infine, il momento più atteso: il “Key Secret Party” di sabato 12 aprile nell’esclusiva location del Santa Cocktail Club a Villa Cora. Il nome di questo evento era tutto fuorché casuale: la “chiave”, che si trova in evidenza sulla bottiglia di No.3 Gin, è infatti uno dei simboli distintivi di questo gin, rappresentando quella con cui un tempo si apriva la porta che custodiva le bottiglie più pregiate del negozio londinese di Berry Bros. & Rudd. E proprio una chiave è stata regalata ai fortunati partecipanti come biglietto d’ingresso al party notturno. Durante la serata, accompagnati ovviamente dalla brigata resident del Santa, dietro al bancone si sono alternati Nelson Semedo del Marlowe Bar di Barcellona e Matthew Richmond Clark con Jonathan M. Nutter dell’Attaboy di New York.
Dall’intramontabile Martini al twist sul Gimlet fino a signature del tutto originali, ecco i cinque cocktail a base di No.3 che ci sono piaciuti di più:
LATE NIGHT REVIVER (Attaboy New York)
Gin London Dry No.3, fernet, sciroppo di zenzero e succo di lime.
SEPIA NEGRONI (Attaboy New York)
Gin London Dry No.3, vermouth bianco, sherry Amontillado e amaro al rabarbaro.
JAS & HONEY (Marlowe Bar Barcellona)
Gin London Dry No.3, Suze, cordiale al gelsomino e tè verde, sciroppo di miele, succo di limone e Cava.
UMAMI MARTINI (Cibrèo Firenze)
London Dry No.3, infuso al caffè verde, Baldoria Dry Umami.
CITRUS MARTINI (Cibrèo Firenze)
London Dry No.3, Italicus, L’Orangerie Distillerie de Monaco, limone Mazzetti d’Altavilla, yuzu, lime, bitter al pompelmo, sciroppo mediterraneo (homemade), Chartreuse Élixir, spray al finocchio selvatico.
Foto FCW 2025 di Mike Tamasco e Marco Cellai
© Riproduzione riservata
