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La carta dei caffè presentava una singola origine Etiopia Aricha di Mokarico e un blend di caffè provenienti dal Brasile e da El Salvador de La Sosta Specialty Coffee: per ogni caffè la possibilità di scegliere tra diversi risultati in tazza, frutto di due differenti profili di flusso preimpostati.

 

 

Fatta la scelta, un semplice tocco dal device ha permesso di comunicare alla macchina la curva da seguire ed estrarre un espresso più corposo o “rotondo”, acido o dolce. Un modo pratico ed efficace per vivere l’esperienza di gusto unica di Mina e la modularità del pacchetto Mina Smart Bar: l’app dedicata permette di gestire contemporaneamente due o più macchine e di offrire il prodotto e il gusto in tazza desiderati.

 

Finitura legno

La postazione con la nuovissima dc pro XT si è fatta ammirare per l’estetica elegante e piacevole, che al bianco della struttura ha unito sui quattro lati pannelli rifiniti in legno chiaro.

Il coffee pro Johnny Jeon, ha realizzato diverse “proof of taste” con questa macchina che offre una precisione e una costanza termica dei gruppi erogatori mai ottenute prima. Ogni giorno, inoltre, le sue lance vapore hanno permesso a numerosi baristi alle prime armi con

Paolo Dalla Corte

la latte art di realizzare semplici decori, guidati da Giuseppe Musiu. Le migliori tazze sono state fotografate e il contest, che permetterà all’autore del decoro più votato di vincere un training professionale di latte art, è in corso in questi giorni alla pagina Facebook Dalla Corte Espresso Systems.

 

Storie vincenti

Sono state molto combattute e di alto livello le finali italiane di Latte Art e Coffee in Good Spirits, di cui Dalla Corte è sponsor ufficiale da nove anni. Come segno di ringraziamento per la grande passione, la profonda conoscenza e “il prezioso sostegno dato all’Associazione”, Cristina Caroli, coordinatrice nazionale di Sca Italy, ha consegnato una targa a Paolo Dalla Corte.

 

 

Manuela Fensore

 

Le tre preparazioni di Manuela Fensore campionessa italiana di latte art, hanno rappresentato un angelo dormiente, uno seduto che ammirava la luna ed uno in volo, simboli del periodo buio di una malattia, della speranza di riprendersi e della guarigione. “La lattiera è la mia penna e il latte è il mezzo con cui trasmetto le mie emozioni e dò serenità ai miei clienti” – ci dice poco dopo una vittoria inaspettata. Nel locale milanese Barlady Cafè, che gestisce con la socia Carmen Clemente, ha una Dalla Corte dc pro “Total Black”.

 

 

Dan Bacaitan

Campione italiano di Coffee in Good Spirits è Dan Bacaintan, di origini rumene. Appassionato di mixology, ha poi conosciuto il mondo del caffè: “ho scelto di unire questi due mondi perché non ci sono limiti, si può spaziare in un universo molto vasto di prodotti e questo è molto interessante”. La sua preparazione prende il via dalla sua terra, in Transilvania, da dove ha origine la leggenda del Conte Dracula e vede uniti vodka, caffè shakerato e filtrato (un Panama Geisha finca Harmann con una sfumatura di pomodoro), il tutto sormontato da spuma di pomodoro e decorato con una foglia di sedano: una rivisitazione del Bloody Mary.

 

 

Il premio di Dalla Corte per i due vincitori è stata una macchina espresso Mina. Complimenti e buona preparazione per le finali del prossimo settembre in Brasile.

 

+INFO:

www.dallacorte.com

 

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