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Crescono a settembre le importazioni di vino negli Stati Uniti, e con esse quelle di vino italiano, che piazza un aumento del 9% sul confezionato, a 1 miliardo di dollari, per un prezzo medio salito del 6% a 5,53 dollari al litro. In buona salute anche la Francia, salita del 10% sempre a valori, ma con una crescita più robusta di noi sul lato volumi: +11% contro il 2,5% italiano, determinato da un prezzo medio rimasto inchiodato a 10,15 dollari. Ferma l’Australia, mentre in gran forma è il terzetto di lingua ispanica: Argentina, Spagna e Cile, tutti accomunati da robusti rafforzamenti sia a volume che a valore.

Sul lato spumanti, grazie al trend esponenziale del Prosecco, l’Italia sfodera la crescita percentuale più vigorosa da un anno all’altro, piazzando un +18% a valori e a volumi, con un sostanziale mantenimento del pei prezzi medi /litro. Andamento in chiaroscuro, invece, per i leader francesi, il cui prezzo di vendita ha visto un’erosione dell’8%, comportando un aumento dei volumi ma un leggero calo a valore.. In aumento anche la Spagna ma con tassi più contenuti: +2,2% a volume e +2,6% a valore.

 +info: www.uiv.it/stati-uniti-non-ci-schioda-nessuno/

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