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Workshop, corsi e proof of taste hanno animato lo stand di Dalla Corte macchine espresso al Sigep. Nella hall centrale occhi puntati sulle macchine dc pro, protagoniste della gare di Latte Art e Coffee in Good Spirits.

Come nasce una macchina espresso? Dalla Corte, fedele alla sua filosofia aziendale di grande trasparenza ha dedicato una parte del suo stand a Sigep 2015 alla riproduzione di una piccola parte del suo stabilimento di Baranzate: qui, componente dopo componente, è stata costruita ogni giorno una macchina espresso super mini. Molti si sono fermati a osservare la realizzazione di apparecchiature in grado di assicurare alte prestazioni. Un lungo banco ha ospitato una dc pro Total Black, con la quale numerosi concorrenti si sono allenati in vista delle finali italiane di Latte Art e Coffee in Good Spirits, di cui l’azienda è sponsor ufficiale. Qui si sono svolte inoltre numerose proof of taste, alla ricerca dello sweet spot (la temperatura ideale di estrazione) di diverse miscele e singole origini. Proseguendo lungo lo stand si incontrava un’altra macchina: una evo2 nella nuova versione Blackboard (lavagna) sulla quale con un apposito gessetto è stato possibile  lasciare un messaggio, fare un disegno, apporre la propria firma. Qui si è spesso radunato un fitto capannello di persone in occasione dei workshop tenuti da figure di primo piano del mondo della caffetteria, come Chiara Bergonzi, seconda classificata ai mondiali di Latte Art 2014, Victor Delpierre, campione mondiale di Coffee in Good Spirits 2013, gli AST Andrea Matarangolo e Simone Guidi e il dc coffee pro Andrej Godina, che hanno condotto interessanti workshop e dimostrazioni. Questa è stata anche la postazione dedicata ai “principianti della latte art”, che hanno ricevuto una breve lezione e realizzato la propria “tazzina artistica” che è stata fotografata e postata sulla pagina Facebook di Dalla Corte: l’autore del decoro che raccoglierà il maggior numero di “like” vincerà un training professionale presso lo Spazio Candiani a Milano.

I campioni italiani

Lunedì 19 hanno preso il via le prove di Art Bar: i concorrenti hanno gareggiato con una dc pro Total Black, che hanno poi “firmato”. Martedì 22 tutta ogni postazione di gara nell’ampio anfiteatro nella hall centrale di Riminifiera è stato dotato di una dc pro con cui hanno gareggiato i finalisti italiani. Ha vinto il titolo italiano di Latte Art il giovanissimo Pietro Vannelli (fratello di Giacomo, che si è qualificato campione italiano baristi), di soli 18 anni, alla sua seconda finale italiana “Lo scorso anno mi classificai quarto con reverse a 9, con un livello di difficoltà non altissimo; quest’anno ho visto tutti i finalisti molto preparati e decori molto bene realizzati. Mi voglio preparare al mondiale con grande serietà”. Secondo si è classificato un agguerrito Matteo Beluffi e terzo Luca Primiani. Finale con “brivido” nel Coffee in Good Spirits per Davide Berti, che dopo un piccolo incidente di percorso nella realizzazione dell’Irish Coffee si è ripreso e ha terminato al meglio la propria prova. “Mi sono fermato, ho preso bene il fiato e sono ripartito; penso che, insieme alla bontà della preparazioni, anche il mio sangue freddo abbia influenzato positivamente la giuria”. Secondo si è classificato Fabrizio Giraudo, terzo Marco Poidomani. Complimenti a tutti i concorrenti.

+info: – www.dallacorte.com/

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