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Le azioni dei principali produttori di spirits europei hanno subito un forte calo dopo le dichiarazioni odierne del presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, su Truth Social. Quest’ultimo ha minacciato di introdurre dazi del 200% su vini e altri prodotti alcolici provenienti dall’Unione Europea, in risposta ai dazi del 50% imposti ieri dall’UE sul whiskey americano.
Mercati in tensione: brusco calo per i giganti degli spirits
Questa prospettiva ha generato un’ondata di preoccupazione tra gli investitori. Alle 13:00, i titoli di Pernod Ricard (RI), Rémy Cointreau (RCO), LVMH (MC) e Campari (CPR) hanno subito perdite comprese tra il 2% e il 3,9%. Il mercato teme che un aumento così drastico delle tariffe possa compromettere l’accesso delle aziende europee a uno dei loro mercati più redditizi: gli Stati Uniti.

Dazi attesi e corsa all’export: il boom delle spedizioni negli USA
L’Unione Europea si aspettava già che, a partire da aprile 2025, entrassero in vigore dazi del 25% su diversi prodotti alcolici esportati negli USA. Per questo motivo, negli ultimi mesi molti produttori di vini e liquori hanno aumentato drasticamente le spedizioni, cercando di anticipare l’introduzione delle nuove tariffe.
Trump fa sul serio o è una mossa mediatica?
Resta da vedere se questa minaccia rientra tra le frequenti dichiarazioni d’impatto di Donald Trump, che spesso annuncia misure drastiche per poi ritrattarle o modificarle in seguito. Negli ultimi mesi, il presidente ha più volte lanciato proposte e annunci eclatanti, per poi cambiare rotta o ridimensionare le sue posizioni in base alle reazioni del mercato e degli alleati politici.
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