La protezione delle derrate alimentari immagazzinate da insetti e acari è fondamentale per garantire ai prodotti la massima sicurezza. Ogni anno, fino al 10% degli alimenti stoccati nel mondo viene distrutto dagli insetti, a cui si aggiunge un altro 7% circa di perdite causate da acari, roditori e malattie. Questi infestanti non solo riducono la quantità di cibo disponibile, ma possono anche comprometterne seriamente la qualità. Di fronte a tali problematiche, il settore agroalimentare richiede metodi di disinfestazione efficaci ma anche sicuri per l’uomo e per l’ambiente.
L’inefficacia dei metodi tradizionali di disinfestazione
Una volta raccolti, cereali, semi, frutta secca e spezie non sono al sicuro. Nei magazzini e nei silos, l’umidità, il caldo e la scarsa ventilazione possono trasformarsi in un ambiente ideale per la proliferazione di insetti e acari. Basta poco: un clima favorevole, una minima infestazione iniziale, e i danni possono moltiplicarsi in pochissimi giorni. Il problema, però, non è solo quantitativo: gli infestanti alterano la struttura dei cereali, riducono il valore nutrizionale, possono rendere un prodotto inutilizzabile e persino pericoloso, favorendo lo sviluppo di muffe tossiche. Le perdite economiche per le aziende agricole e per tutta la filiera possono essere davvero significative.
Per decenni il controllo degli infestanti delle derrate si è basato principalmente su metodi chimici, come insetticidi di contatto o fumiganti gassosi di sintesi. Tra questi, uno dei più utilizzati è la fosfina, apprezzata per la sua capacità di eliminare insetti in tutte le fasi vitali (uova, larve e adulti).
Tuttavia, l’impiego di fosfina e di altri pesticidi chimici presenta notevoli criticità. Innanzitutto, queste sostanze possono lasciare residui indesiderati sugli alimenti trattati, con potenziali effetti negativi sulla salute umana e sulla biodiversità. Inoltre, le stringenti normative europee hanno portato al ritiro dal mercato di molte molecole per motivi ambientali e alla riduzione dei limiti massimi di residuo (LMR) ammessi nei cibi. In parallelo, i consumatori mostrano una crescente preferenza per alimenti biologici e prodotti con metodi sostenibili, spingendo il settore a ridurre l’uso di pesticidi sintetici – già vietati nel biologico – e forse destinati a scomparire in futuro anche nell’agricoltura convenzionale.
I gas fitosanitari come soluzione sicura e sostenibile
Di fronte ai limiti dei trattamenti convenzionali, l’utilizzo di gas fitosanitari per la disinfestazione si sta affermando come soluzione promettente, in particolare nel settore dei cereali e delle derrate secche. La tecnica rientra nei metodi di atmosfera controllata, in cui si sostituisce l’ossigeno presente nei sili o nei magazzini con un gas innocuo per gli alimenti, ma letale per insetti e acari. In pratica, creando un ambiente ad elevata concentrazione di anidride carbonica o di azoto, si rende l’atmosfera inospitale per qualsiasi forma infestante, senza ricorrere a molecole tossiche.
Questo approccio ha diversi vantaggi chiave dal punto di vista della sostenibilità ambientale e della sicurezza alimentare:
- Nessun residuo chimico: a differenza dei pesticidi tradizionali, i gas come l’anidride carbonica non lasciano tracce sul prodotto trattato; al termine del trattamento basta aerare l’ambiente e il gas si disperde naturalmente.
- Efficacia su tutto il ciclo vitale: livelli adeguati di CO₂ eliminano completamente infestanti in ogni stadio senza sviluppare resistenze, garantendo derrate protette a lungo termine.
- Sicurezza e semplicità d’uso: non essendo un veleno specifico ma un gas inerte, la CO₂ può essere usata senza contaminare i locali; dopo il trattamento non è necessaria una bonifica chimica, ma è sufficiente ripristinare l’aria naturale.
- Compatibilità con il biologico: questo metodo è consentito nelle produzioni biologiche e persino nella fabbricazione di alimenti per l’infanzia, dove l’assenza totale di pesticidi è un requisito imprescindibile.
- Sostenibilità ambientale: l’anidride carbonica utilizzata può provenire da fonti naturali o processi di recupero (ad esempio da impianti geotermici), riducendo l’impronta di carbonio del trattamento. Inoltre, eliminando i fumiganti chimici si evitano impatti negativi sull’ecosistema e si tutela maggiormente la salute degli operatori.
Come funziona un trattamento con anidride carbonica
Il processo di disinfestazione con CO₂ è studiato per adattarsi facilmente a diverse realtà produttive. Si può applicare in silos, container, celle di stoccaggio o ambienti dedicati. L’importante è che lo spazio sia confinato e che sia possibile controllare i livelli atmosferici al suo interno.
Il trattamento inizia con la saturazione dell’ambiente con anidride carbonica ad alta purezza. Le concentrazioni utilizzate variano a seconda del tipo di infestazione, del prodotto stoccato e delle condizioni ambientali, ma di norma si superano abbondantemente i livelli necessari a uccidere tutti gli stadi vitali dell’infestante, comprese uova e larve.
Il gas agisce in un periodo che può andare da poche ore a qualche giorno. Non richiede l’uso di calore, non altera la struttura del prodotto, e alla fine non serve altro che arieggiare bene l’ambiente per rientrare in condizioni di sicurezza. Il trattamento può essere effettuato anche in camere a pressione, che consentono una maggiore velocità e una maggiore penetrazione nei materiali. In entrambi i casi, il risultato è lo stesso: un prodotto privo di infestanti, senza ricorrere a trattamenti chimici.
Ecco perché la disinfestazione con CO₂ è oggi una delle soluzioni più apprezzate nel mondo del settore alimentare, sia in derrate biologiche che convenzionali.
Nippon Gases Industrial e la nuova soluzione SanShield®
Tra le realtà più attive in questo ambito c’è Nippon Gases Industrial, azienda internazionale specializzata nella fornitura di gas tecnici e industriali, con una presenza solida anche nel settore agroalimentare. Proprio per rispondere alla crescente esigenza di soluzioni sostenibili per la disinfestazione, l’azienda ha sviluppato SanShield® , un nuovo gas fitosanitario a base di anidride carbonica al 99,9% di purezza, studiata per l’uso post-raccolta.
SanShield® è pensato per un impiego esclusivamente professionale, da parte di operatori qualificati, e si presenta come un’alternativa concreta ai trattamenti chimici tradizionali. Può essere utilizzato in silos, camere a pressione e ambienti di stoccaggio, con concentrazioni e modalità d’uso variabili in base al tipo di prodotto trattato. È indicato per un’ampia gamma di derrate: cereali in granella (riso, frumento, mais, orzo…), semi oleaginosi (girasole, soia, lino…), frutta secca, spezie, tè, erbe officinali e molte altre tipologie di prodotti alimentari.
Un ulteriore vantaggio di SanShield® è la sua compatibilità con la filiera biologica: il prodotto può essere usato anche su derrate provenienti da agricoltura bio, contribuendo a rafforzare una filiera trasparente, sicura e conforme alle normative europee.
Con SanShield® , Nippon Gases conferma il proprio impegno nell’innovazione responsabile, mettendo a disposizione del settore agroalimentare una tecnologia all’avanguardia, sostenibile, sicura e già orientata alle sfide del domani.