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Testo tratto da documenti pubblicati da Brau Beviale e messe a disposizione della stampa per la diffusione al pubblico. www.beviale.de/press

PREMESSA: Secondo l’oroscopo cinese, il 2012 è l’anno del drago d’acqua; sarà quindi un anno favorevole perché il drago porta fortuna e simboleggia forza e ricchezza. Queste qualità arridono entrambe da anni al mercato delle bevande asiatico. Batte record di crescita e genera idee per nuove bevande che sono fonte di ispirazione a livello internazionale. La tradizione in combinazione con l’innovazione e la salute sono i concetti chiave. Le cosiddette bevande innovative contengono ingredienti apprezzati da moltissimo tempo come gli estratti del tè o lo sciroppo di fiori di sambuco. Sotto l’aspetto del “ritorno alle origini“ segnano punti la regionalità e, di pari passo con essa, la fiducia verso i prodotti locali. Le cose diventano interessanti quando le bevande instaurano collegamenti con altri mondi del consumo e quando le strategie di cross selling fanno presa. Infine non va sottovalutato il fatto che il successo di ogni nuova bevanda è sempre sostenuto dalla variante di confezione più adatta ad essa.

RIFERIMENTO TEMPORALE: maggio 2012-05-26

Annuario Bevitalia Acque Minerali, Bibite e Succhi Beverfood

ANALCOLICI RICHIESTI PIÙ CHE MAI A LIVELLO INTERNAZIONALE

Il mercato mondiale delle bevande analcoliche è cresciuto nel 2011 di circa il 4 % soprattutto grazie all’Asia. Il 60 % della crescita globale è stato realizzato dai mercati asiatici. Attualmente l’Asia è, con una percentuale del 27 %, il continente con il maggior consumo di softdrink. Il Nord America rappresenta ormai solo un 20 % scarso, l’Europa occidentale il 17 %. Nel 2005 il Nord America era ancora al primo posto con un quarto delle vendite globali. In Asia il consumo annuo pro capite è di 40 l. Rispetto al consumo in Europa e nell’America settentrionale si tratta rispettivamente solo di un sesto e di un ottavo e questo indica il grande potenziale di crescita nel futuro. Anche l’America Latina, il Medio Oriente e l’Africa settentrionale fanno assegnamento sull’aumento del consumo di softdrink. I mercati dell’Europa sia Ovest che Est languiscono.

Attualmente il 37 % delle bevande analcoliche consumate a livello internazionale contengono anidride carbonica. Ma poiché parte di esse contiene molte calorie e in Asia si preferiscono i softdrink senza gas, entro il 2016 la percentuale delle bevande rinfrescanti contenenti anidride carbonica potrebbe scendere del 4 %. Allora l’acqua confezionata sarà probabilmente la categoria di softdrink leader a livello internazionale. Una forte crescita a due cifre viene predetta agli sport drink e agli energy drink che partiranno però da un livello ancora basso. Essi rappresentano a malapena il 3 % del volume mondiale di softdrink (Canadean). Nell’Europa occidentale la Danimarca è stata, con un consumo pro capite di circa 15 l, il mercato che nel 2011 ha registrato la maggior crescita in questo segmento (Euromonitor).

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GERMANIA: IN CRESCITA BEVANDE RINFRESCANTI, ACQUE MINERALI E CURATIVE

Nel 2011 il consumo pro capite di bibite è salito in Germania dell’1,6 % raggiungendo i 120,1 l. Interessante è la crescita consistente di un 29 % abbondante delle gassose light e di più del 10 % delle bevande “near water” (Wirtschaftsvereinigung Alkoholfreie Getränke, wafg, Associazione economica analcolici). Il permesso di usare la stevia come dolcificante rappresenta un potenziale innovativo fra l’altro nelle bevande rinfrescanti ipocaloriche. Prodotti nuovi come gassose all’arancia e al limone meno dolci ma con una percentuale di frutta più alta seguono il desiderio dei consumatori di bevande più naturali. Poiché le bevande dissetanti ipocaloriche piacciono soprattutto alle donne, un produttore esegue test su bevande innovative contenenti tè in negozi di parrucchiere. Vivacizzano il mercato le bevande near water come per esempio quelle contenenti vitamine, coenzimi, zinco o cromo, che farebbero bene alla salute.

Nel 2011 i tedeschi hanno bevuto in media 134 l di acque minerali e curative (+3,1 %) a testa. L’acqua minerale resta quindi la bevanda analcolica più apprezzata. In Germania il settore delle sorgenti minerali resta il maggior datore di lavoro nell’industria alimentare. Le acque minerali più bevute sono quelle con anidride carbonica o a basso contenuto di anidride carbonica (circa il 43 % ciascuna), seguite dalle acque minerali non gasate (11 %) e aromatizzate (2 %) oltre che dalle acque curative (Verband Deutscher Mineralbrunnen, Associazione delle sorgenti minerali tedesche). Per poter presentare le acque minerali e curative ancor meglio in futuro, in Germania i primi sommelier dell’acqua diplomati che hanno portato a termine la loro formazione presso la Doemens Genussakademie, hanno fondato di recente la Wassersommelier-Union ovvero l’Associazione dei sommelier dell’acqua.

In Europa sono soprattutto gli italiani (190 l) e gli spagnoli (146,2 l) ad avere sete d’acqua. I tedeschi li seguono al terzo posto. Per quanto riguarda i succhi di frutta e di verdure gli olandesi (49,8 l) precedono tedeschi e polacchi (39,6 l ciascuno), seguiti dagli abitanti della Finlandia (37,8 l) e della Gran Bretagna (35,3 l, Euromonitor). Questo settore punta su bevande dai vantaggi aggiunti p. es. “Per cellule sane”, “Per la concentrazione”, “Per nervi e muscoli” o anche “Per un cuore sano”. Al trend della salute rispondono anche i succhi di frutta freschi e – questa è la particolarità – non pastorizzati al fine di conservare vitamine, sostanze nutritive e minerali.

Annuario Birre Italia InfoBirra Beverfood 2008/09


MERCATO DELLA BIRRA: ENTRO IL 2013 SARÀ SUPERATO IL TRAGUARDO DEI DUE MILIARDI DI ETTOLITRI

Il mercato mondiale della birra cresce: nel 2011 a ben oltre 1,9 miliardi di ettolitri (+2,8 %). Il consumo pro capite di birra è cresciuto a livello internazionale di mezzo litro raggiungendo i 27,6 l. Con un consumo pro capite di 61,1 l il mercato americano precede quello dell’Europa (59,3 l) e dell’Asia/Pacifico (18 l). Chiudono la classifica l’Africa e il Medio Oriente (9,1 l, Plato Logic). Si prevede che entro il 2013 il consumo mondiale di birra salirà a 2 miliardi di ettolitri. Anche in futuro il contributo maggiore lo darà l’Asia. Nella sola Cina entro il 2016 la vendita di birra supererà i 600 milioni di ettolitri. Allora in Cina si venderà quasi il doppio della birra venduta nel secondo mercato della birra, vale a dire gli USA (Canadean). In Cina e in altri mercati asiatici le marche di birra premium godono di una popolarità sempre maggiore. Nel 2011 la loro quota nel consumo di birra cinese è stata pari a circa il 10 % (chinabevnews). Un forte incremento del consumo di birra è previsto inoltre nell’America Latina e soprattutto in Brasile (Canadean).

I ricercatori di mercato stimano che entro il 2016 nell’Europa dell’Est vi sarà una lieve ripresa dei mercati della birra, mentre per l’Europa occidentale essi prevedono lievi perdite (Canadean). Nel 2011 l’europeo occidentale ha bevuto in media 67,8 l di birra, l’europeo orientale 59,4 l di birra. In futuro questi valori potrebbero benissimo avvicinarsi. La maggior sete di birra in Europa l’hanno avuta nel 2011 di nuovo i cechi (147,4 l), seguiti dagli
austriaci (108,5 l) e dai tedeschi (102 l).

In tutto le fabbriche e i magazzini di birra tedeschi hanno venduto circa 98,2 milioni di ettolitri di birra ovvero 100.000 ettolitri meno che nell’anno precedente (Statistisches Bundesamt, Ufficio Federale di Statistica). Anche i produttori di birra fanno affidamento su idee creative come la birra agli asparagi, una pils prodotta secondo metodi tradizionali alla quale viene aggiunto succo di asparagi, birre premium e da gourmet fuori dal comune, birra di bosco, ottenuta da luppolo, malto e prodotti del bosco, o birra per cani, contenente estratti di carne al posto dell’alcol.

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FORTI SEGNALI DAI CRAFT BREWER USA – EUROPEAN MICROBREW SYMPOSIUM

Che i consumatori di birra apprezzino le idee innovative, il mercato USA lo ha dimostrato da tempo. I Craft Brewer (produttori di birra artiginale) statunitensi registrano sempre nuovi successi con le varianti creative di birra più disparate. Oggi negli USA si contano oltre 2.000 Craft Brewer registrati. Nel solo 2011, alla fondazione di 250 birrifici nuovi si sono contrapposte solo 37 chiusure. Circa il 5,7 % del volume di birra prodotto nel 2011 negli USA (+0,7 %) proviene dai Craft Brewer (Brewers Association).

Anche in molti paesi europei si osserva una tendenza alle birre prodotte artigianalmente con una spiccata personalità. Lo si vede con evidenza anche nell’ambito dello European Beer Star Award. Questo concorso birrario della Brau Beviale è uno dei più importanti a livello internazionale e premia birre genuine, dalla forte personalità e di alta qualità. Immediatamente prima della fiera, il 12/13 novembre 2012, si dedica a questo trend il primo “European MicroBrew Symposium – Market, Trends and Technology”. Il simposio è organizzato insieme da NürnbergMesse e dal Versuchs- und Lehranstalt für Brauerei (Istituto sperimentale e di insegnamento di tecniche birrarie, VLB) di Berlino e si rivolge ad amministratori, titolari, dirigenti tecnici e mastri birrai di microbirrifici e birrifici di locande oltre che a rappresentanti dell’industria dell’indotto: www.vlb-berlin.org/microbrew2012

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L’IMBALLAGGIO PRESENTA IL PRODOTTO CHE CONTIENE

Essenziale per tutte le categorie di bevande a livello internazionale è che prodotto e imballaggio devono costituire un tutto unico che, al Point of Sale, comunica perfettamente con il gruppo di consumatori che vuole raggiungere. Gli esperti predicono alle bottiglie di PET per bevande un’ulteriore diffusione nei mercati di tutto il mondo. I progetti di sviluppo più recenti sono mirati alle bottiglie di PET bio, fatte cioè completamente di materie prime vegetali, interamente riciclabili e producibili in grandi serie. Da tempo le bottiglie di PET raccolgono punti a loro favore anche per l’estetica. Tuttavia per le bevande premium spesso si continua a fare affidamento sul vetro, ricorrendo volentieri a designer famosi.

E veniamo al segmento delle lattine. Con un consumo annuo pro capite di 290 lattine gli USA sono capoclassifica: secondo gli esperti si tratta di una cifra quasi impossibile da superare. In tutte le altre regioni del mondo i produttori prevedono però che la crescita continui: in Europa sarà forse solo a una cifra, in Asia, Africa, Medio Oriente e America del Sud raggiungerà probabilmente due cifre. Anche in Germania la lattina riacquista popolarità. Dall’introduzione del sistema di deposito dei vuoti a perdere avvenuta nel 2003, nel 2011 è stato venduto nuovamente per la prima volta oltre un miliardo di lattine per bevande. Sono interessanti le numerose possibilità di design personalizzato: digital printing, lattine stampate a rilievo, superfici opacizzate, lattine che emanano profumi o “capsule galleggianti” integrate i cui ingredienti si disperdono nella bevanda solo dopo aver aperto la lattina. Inoltre la lattina conquista nuovi gruppi target per bevande tradizionali come il sidro.

LA BRAU BEVIALE

Nel 2012 la Brau Beviale è a livello internazionale il più importante salone dedicato ai beni d’investimento per l’industria delle bevande. Dal 13 al 15 novembre (novità: da martedì a giovedì!) oltre 1.350 espositori presentano nel Centro Esposizioni di Norimberga (2011: 44 % internazionali) un’offerta completa di materie prime di alta qualità per bevande oltre che tecnologie innovative, logistica efficiente ed idee di marketing effervescenti. Incredibile ma vero: nel 2011 niente meno che il 98 % degli esperti di fabbriche di birra, malterie e aziende che producono analcolici e degli specialisti di centrali del latte, viticoltori e fornitori dell’industria birraria e delle bevande sono stati soddisfatti di tale offerta. Questa popolare manifestazione, che è un mix di presentazioni professionali e di intensi dialoghi personali, attende ben oltre 31.500 visitatori (2011: 36 % internazionali) appartenenti al management tecnico e commerciale dell’industria delle bevande europea.

Contatto per la stampa e i media: Petra Trommer, Jasmin McNally jasmin.mcnally@nuernbergmesse.dewww.brau-beviale.de – Contatto NürnbergMesse Italia: stefania.calcaterra@nm-italia.itwww.nm-italia.it – tel 02.28510106

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