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L’elaborazione dei dati di vendita di settembre 2012 sottolineano come la crisi c’è, si sente e si vede in tutti i settori. Ne è prova la tendenza regressiva della domanda internazionale. I valori delle esportazioni dell’intero Made in Italy calano a 31,6 miliardi di euro contro i 33 dello stesso periodo dell’anno precedente con una flessione del 4,3%. Quelle del vino, invece, confermano un trende positivo a valore anche se con diminuizione dei volumi. Di seguito riportiamo, in sintesi, i risultati dell’elaborazione dei dati che www.assoenologi.it/ e www.inumeridelvino.it hanno sviluppato sulle vendite all’estero del vino italiano a fine settembre 2012.

Databank Database Tabella csv excel xls Case Vinicole Cantine L’export del vino
Le vendite all’estero del vino italiano mostrano anche in settembre una relativa vivacità. In valore si registra una crescita da 390 a 404 milioni di euro (+3,6%), mentre i volumi scivolano da 1.975 a 1.744 mila ettolitri (-11,7%). Il valore medio unitario cresce del 17,4% rispetto al settembre 2011 superando il valore 2,32 euro al litro. In termini cumulativi (gennaio settembre) il totale export a valore si porta a € 3.300 m.ni (+7,5%) mentre i volumi si portano a 15,4 m.ni/hl (-10,1%). Secondo www.inumeridelvino.it stiamo andando verso una chiusura d’anno tra 4.6 e 4.7 miliardi di euro, con volumi che dovrebbero attestarsi intorno ai 21-21.5 milioni di ettolitri.

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Tipologie di vino
Si conferma la drastica caduta delle vendite a quantità del vino sfuso (-21,7% a livello mensile; -22,7% nei primi nove mesi dell’anno). Nel segmento del vino imbottigliato sta cominciando a emergere un crescente calo dei volumi anche se a livelli più ridotti rispetto al vino sfuso (-8,7% nel mese di settembre e – 2,6% nel primi 9 mesi dell’anno). In ripresa i volumi delle esportazioni spumanti (+12% per il mese di settembre), anche se i volumi cumulativi dei primi 9 mesi dell’anno restano ancora negativi (-5,8%). I valori medi unitari mostrano una ulteriore accelerazione: il vino imbottigliato rompe la soglia dei 3 euro/litro. In controtendenza il prezzo medio dello spumante che scende del 2,2%: I mercati si stanno infatti orientando verso prodotti meno cari. Databank excel xls grossisti Mercati
Dal punto di vista geografico si registra un rallentamento dei paesi europei, mentre sembra tenere meglio a valore l’export verso il continente americano. Da ultimo ma non meno importante, le esportazioni verso i paesi “meno importanti” cominciano a crescere meno di quelli dei mercati principali, soprattutto nel vino imbottigliato. Tra i grandi mercati, il Regno Unito è quello che mostra le performance più negative Conclusioni In un clima sempre più instabile, il vino resta anche per il 2012 un punto di riferimento delle nostre esportazioni. Il tasso di crescita del 3,6% dimostra che il vino italiano, al di là degli alti e bassi dei mercati, piace e continua ad essere richiesto nel Mondo.

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