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Nel 2014 il settore della distribuzione automatica ha espresso (dati Confida) un giro d’affari  complessivo (fatturato delle imprese di gestione, più fatturato dei produttori di macchine e del settore water coolers) di € 2.522 milioni, pari a 5.902  milioni di consumazioni. Il settore fa riferimento ad un parco macchine di 2.352.000 unità, oltre 17.000 automezzi e ca. 26mila addetti (tra tecnici, caricatori e commerciali).

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VOLUMI CONSUMI

Nel 2014 la distribuzione automatica italiana ha evidenziato un calo significativo in termini di consumi fisici che si sono attestati globalmente a 5,9 miliardi di atti di consumo, con un calo del -5,8% rispetto al 2013. I fattori che hanno guidato questo trend sono riconducibili alla recessione con conseguente chiusura di fabbriche e uffici, e conseguente ritiro dei distributori automatici e, per quanto riguarda le bevande fredde e i gelati, anche alle condizioni climatiche non favorevoli.

Analizzando l’andamento delle singole categorie rispetto all’anno precedente, si può notare come il calo è stato comune a tutte le categorie di prodotti, con dei picchi negativi non solo per le bevande fredde e i gelati, ma anche per gli snack (-8%) Particolarmente significativa è la contrazione dei consumi di bevande fredde (-7%), riconducibile anche alla stagione anomala, con temperature più basse della media. Anche l’acqua, dopo anni di crescita, ha subito un calo nelle erogazioni di oltre il 5%

La stragrande maggioranza della consumazioni è realizzata nell’ambito delle bevande calde che, con oltre 4,2 miliardi di atti di consumo,  rappresentano il 72% del totale, di cui il 48% nel segmento D.A. e il 24% nel segmento OCS. Comunque anche in questo settore c’è stata una caduta dei consumi, più contenuta per le bevande calde D.A. (-3,6%) e più consistente nell’OCS (meno 8%). Preoccupa la tendenza del porzionato vending (cialde e capsule), che ha sofferto rispetto agli anni precedenti. Nel porzionato vending si è notata negli ultimi mesi 2014 la crescita di alcune piccole torrefazioni in questo segmento, prima dominato dall’industria.

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FATTURATO DEL SETTORE

Nel 2014 Il fatturato complessivo del settore si è portato a 2.522 milioni di euro contro 2.622 dell’anno precedente. Sostanzialmente tiene il fatturato delle aziende di gestione che si è portato a 2.136 milioni di euro con una variazione di solo  meno1,2% rispetto all’anno precedente, per effetto dell’aumento delle aliquote IVA dei beni venduti nella distribuzione automatica che ha in parte condizionato l’acquisto del consumatore finale. Molto più pesante è stata l’evoluzione della componente industriale della filiera del vending (produttori di macchine), che, nel 2014 ha espresso un fatturato di 307 milioni di euro, in forte calo rispetto al 2013. L’attività fa capo a aziende di medie dimensioni della Lombardia e del Nord Est che esprimono un’eccellenza che unisce tecnologia e tradizione. Secondo Confida l’Italia detiene la leadership mondiale in questo comparto, con il 60% della produzione nazionale destinata all’esportazione. Va ricordato, infine, il segmento delle Acque in Boccioni che, contrariamente agli altri segmenti), è riuscito ad esprimere un fatturato in crescita, pari a 79 milioni di euro.

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PARCO MACCHINE

Per il 2014 Confida ha stimato un parco macchine complessive di 2.352mila unità con un decremento del 3% sul 2013. Due terzi  del totale macchine è costituito da macchine OCS (più numerose, ma con basso fatturato pro-capite) e l’altro terzo dalle vending machine per la distribuzione automatica tradizionale (meno numerose, ma con maggiore fatturato pro-capite), di cui il 17-18% per il caldo ed il resto per gli altri prodotti.

 

A cura di Marco Emanuele Muraca

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