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Comunicato stampa
Pubblicato da
www.parmalat.net
in data 28 luglio 2010

SOMMARIO: Si consolidano i risultati del Gruppo Parmalat:
…Migliora il fatturato netto portandosi a 2026 mio euro (+9,6%)
…Migliora la gestione industriale (+ 8,0% di margine operativo lordo)
…Continua la buona performance di Australia, Canada e Sud Africa
…Disponibilità finanziarie nette pari a circa 1.298 milioni di euro
…Utile netto 2010 da gestione industriale caratteristica pari a circa 113 milioni di euro (nel 2009
è stato pari a circa 69 milioni di euro)
…Tenuto conto della volatilità dei fatti esogeni (cambi, situazione finanziaria globale) si ritiene
prudente confermare la guidance di 365 milioni di euro di EBITDA

Riferimento temporale: luglio 2010

Il fatturato netto del gruppo risulta pari a 2.026,2 milioni di euro, in crescita del 9,6% rispetto ai primi sei mesi del 2009 grazie al consolidamento dell’attività australiana Parmalat Food Products, acquisita nel luglio 2009, all’indebolimento dell’euro nei confronti delle principali valute in cui il Gruppo opera e alla buona performance delle consociate australiana e canadese. Tali fattori hanno più che contrastato il calo generale dei volumi in Venezuela e delle bevande a base frutta in Italia e la razionalizzazione del portafoglio prodotti in Sudafrica, che ha portato alla cessazione di alcune produzioni per le private label e all’uscita da segmenti molto competitivi quali succhi freschi e latte pastorizzato. Il margine operativo lordo risulta pari a 174,5 milioni di euro, in crescita di 12,9 milioni (+8,0%) rispetto ai 161,6 milioni dei primi sei mesi del 2009. Il Gruppo continua a registrare una forte pressione competitiva da parte dei concorrenti, incluse le marche private, ma migliora la redditività grazie agli aumenti dei listini prezzi impostati nell’anno precedente e al maggior utilizzo della leva commerciale e di quella pubblicitaria. …..

ITALIA
In Italia il fatturato netto passa da 505,6 milioni di euro nel primo semestre 2009 a 478,1 milioni di euro nel primo semestre 2010 in diminuzione, principalmente a causa della flessione dei consumi alimentari e all’aumento delle attività promozionali che, insieme allo sviluppo delle private label, ha comportato una diminuzione dei prezzi. In tale contesto, Parmalat mantiene comunque la propria leadership nel mercato del latte UHT e nelle bevande a base frutta. Il margine operativo lordo (61,7 milioni di euro nel primo semestre 2009) risulta in diminuzione e si attesta a 49,8 milioni di euro nel primo semestre 2010 principalmente a seguito di:
…maggiori sconti promozionali nel latte pastorizzato tradizionale per rispondere alle iniziative della concorrenza;
…maggiori investimenti pubblicitari a supporto dei marchi principali;
…contrazione dei volumi, in particolare nel mercato dello yogurt e dei succhi, per quest’ultimi per effetto di fattori climatici stagionali di periodo. Tali risultati sono stati solo in parte compensati da risparmi sui costi fissi.

ALTRI EUROPA
In Europa (esclusa Italia) il fatturato si attesta a 72,6 milioni di euro, in aumento rispetto ai 67,9 milioni di euro del primo semestre dell’anno precedente. Il margine operativo lordo (10,6 milioni di euro nel primo semestre 2009) risulta in diminuzione rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente e si attesta a 6,6 milioni di euro. In Russia, come conseguenza del perdurare della congiuntura economica negativa, si è assistito ad una progressiva diminuzione dei volumi dei prodotti dairy; nonostante ciò la SBU è stata in grado di recuperare le proprie quote di mercato nel latte UHT con una politica promozionale più aggressiva, mentre il mercato delle bevande a base frutta si è mantenuto sostanzialmente stabile e la consociata ha mantenuto la propria posizione di mercato nel “segmento premium”. In Portogallo il mercato è stato influenzato dall’andamento dell’economia e da uno scenario del paese che si presenta difficile per lo scarso potere d’acquisto da parte dei consumatori; la crisi dei consumi si è manifestata particolarmente nei prodotti ad alto valore aggiunto quali i latti aromatizzati e i derivati del latte (panna e besciamella). Anche nel mercato delle bevande a base frutta si conferma la forte posizione delle private label. In Romania, si registra una contrazione del fatturato a seguito del calo dei volumi di vendita, mentre la redditività percentuale è in forte aumento, rispetto all’anno precedente, grazie anche alla riduzione dei costi dei fattori.

CANADA
In Canada, in un contesto macroeconomico che presenta elementi positivi di ripresa anche per quanto riguarda la fiducia del consumatore, il mercato food si presenta estremamente competitivo con forti investimenti pubblicitari da parte dei principali concorrenti e con la sempre più frequente ricerca da parte dei consumatori di prodotti promozionati. In tale contesto, il fatturato netto, in valuta locale, si attesta, nei primi sei mesi del 2010, a 1.029,1 milioni, in aumento rispetto ai 1.025,0 dei primi sei mesi del 2009. Anche il margine operativo lordo risulta in crescita e si attesta a 89,0 milioni (+8,6%) essenzialmente grazie al recupero dei costi industriali. Espresso in euro, il fatturato netto passa da 638,6 a 749,1 milioni di euro, mentre il margine operativo lordo si attesta a 64,8 milioni di euro in aumento rispetto ai 51,1 milioni dell’anno precedente. La valuta canadese si è apprezzata del 14,4% rispetto al cambio applicato nello stesso periodo dell’anno precedente; l’impatto cambio sul fatturato è pari a 108,0 milioni di euro mentre sul margine operativo lordo è pari a 9,3 milioni. Parmalat mantiene la propria posizione nel mercato del latte pastorizzato grazie in particolare alle performance costantemente positive del latte ad alta digeribilità. Nel corso del periodo si è inoltre provveduto a completare sia il processo di focalizzazione su marche nazionali che quello di razionalizzazione del portafoglio prodotti. Il mercato dei formaggi risulta in crescita e Parmalat mantiene la propria posizione di assoluto rilievo conquistando la leadership nel segmento più importante dei “natural cheese” e confermando la posizione di leader in quello degli “snack cheese”.

AUSTRALIA
In Australia l’economia è stata caratterizzata nei primi sei mesi del 2010 da una relativa stabilità, con l’indice della fiducia dei consumatori in rialzo e un basso livello di disoccupazione. Il fatturato netto consolidato (Parmalat Australia e Parmalat Food Products) si attesta a 507,8 milioni AUD, in aumento rispetto ai 376,2 milioni dei primi sei mesi dell’anno precedente. Il margine operativo lordo si attesta a 48,6 milioni AUD, in aumento di 15,5 milioni rispetto al 2009. Il miglioramento dei risultati è dovuto sia all’integrazione di PFP, che ha consolidato il ruolo della consociata a livello nazionale, che agli sforzi della stessa orientati allo sviluppo delle categorie a più alto valore aggiunto quali yogurt e latti aromatizzati. Espresso in euro, il fatturato netto passa da 200,2 a 341,8 milioni di euro, mentre il margine operativo lordo si attesta a 32,7 milioni di euro in aumento rispetto ai 17,6 milioni dell’anno precedente. La valuta locale (Aus$) si è apprezzata del 20,9% rispetto al cambio applicato nello stesso periodo dell’anno precedente; l’impatto cambio a perimetro costante, sul fatturato è pari a 53,4 milioni di euro; sul margine operativo lordo è pari a 6,3 milioni; oltre all’impatto del cambio, il miglioramento del margine operativo lordo è dovuto essenzialmente a una diminuzione del costo della materia prima rispetto al primo semestre 2009 e ai buoni risultati nei prodotti ad alta redditività quali latte aromatizzato e yogurt, mercati in crescita in cui la consociata ottiene un aumento delle quote sia a valore che a volume. Nel mercato del latte pastorizzato, Parmalat rafforza la propria posizione di mercato grazie alla buona performance del latte ad alta digeribilità e a basso contenuto di grassi e soprattutto all’allargamento a nuovi territori a seguito dell’acquisizione effettuata nel corso del 2009.

AFRICA
In Africa, il fatturato netto consolidato, espresso in euro, si attesta a 192,0 milioni di euro, in aumento rispetto ai 165,5 milioni dello stesso periodo dell’anno precedente; il margine operativo lordo risulta in crescita e si attesta a 17,2 milioni di euro contro 6,2 milioni dello stesso periodo 2009. In Sud Africa, paese principale dell’area, nonostante il miglioramento delle condizioni macroeconomiche, non si è avuto ancora un recupero completo del clima di fiducia da parte dei consumatori e dei consumi. Rispetto all’anno precedente il fatturato netto passa da 1.772,6 milioni di Rand a 1.649,1 milioni mentre il margine operativo del periodo presenta un forte miglioramento e passa da 50,5 milioni di
Rand a 156,5 milioni nel primo semestre 2010, essenzialmente per la diversa politica commerciale applicata e per un miglioramento del mix prodotti. La valuta locale, Rand, si è apprezzata del 18,3% rispetto al cambio applicato nello stesso periodo dell’anno precedente. L’impatto cambio sul fatturato è pari a 30,2 milioni di euro; sul margine
operativo lordo è pari a 2,9 milioni. La consociata ha ottenuto importanti miglioramenti in termini di marginalità, grazie alla strategia di razionalizzazione delle produzioni per le private label e di focalizzazione sui brands maggiormente
profittevoli, sui quali è stata applicata una politica di prezzo più remunerativa. Il mercato del latte UHT registra una sensibile crescita a valore, mentre più consistente risulta la crescita del mercato del formaggio in cui la consociata ha rafforzato la propria leadership grazie soprattutto alle posizioni dominanti nel segmento degli spalmabili e delle fette confezionate. Per gli altri paesi dell’area (Zambia, Mozambico, Botswana e Swaziland) il fatturato netto, al lordo degli intercompany dell’area Africa, si attesta a 33,5 milioni di euro in aumento di 7,3 euro milioni rispetto all’anno precedente; il margine operativo lordo è pari a 1,6 milioni di euro in diminuzione di 0,5 milioni di euro rispetto al 2009. I volumi di vendita sono risultati complessivamente in aumento rispetto all’anno precedente, con l’unica eccezione del Mozambico.

CENTRO E SUD AMERICA
In Centro e Sud America, il fatturato si attesta a 193,2 milioni di euro in calo rispetto ai 270,6 del semestre precedente. Il margine operativo lordo, (26,3 milioni di euro nel primo semestre 2009) risulta in diminuzione e si attesta a 11,4 milioni di euro. I risultati dell’area, espressi in euro, sono fortemente penalizzati dalla svalutazione della moneta di conto del Venezuela intervenuta l’8 gennaio 2010. I dati della consociata venezuelana si inseriscono in un contesto di economia del Paese fortemente condizionata sia dalla contrazione dei prezzi internazionali del petrolio, risorsa della quale il Paese è esportatore, che dalla scarsità di energia elettrica che ha pesantemente risentito delle condizioni climatiche locali, in particolare nel primo trimestre dell’anno. Nel primo semestre 2010 la consociata non ha potuto proseguire nel rafforzamento delle proprie posizioni di mercato, registrando una diminuzione di volumi di produzione imputabile sia alle carenze di energia negli impianti, che alla riduzione del livello di produttività. Già a partire da luglio 2010 tali problematiche sono state risolte completamente e si attende un recupero dei volumi nella seconda parte dell’anno. La consociata colombiana opera in un mercato che registra un calo dei consumi e tensioni sui prezzi, legate anche al diminuito potere d’acquisto da parte dei consumatori a seguito dell’incremento del tasso di disoccupazione e alle crescenti difficoltà di rapporti politici con il Venezuela che si sono tradotte in forti diminuzioni dei rapporti commerciali. In tale contesto e alla luce della sostanziale stabilità dei consumi di latte e derivati, la consociata si è impegnata nell’ampliamento del proprio sistema distributivo sul territorio nazionale. La consociata sta inoltre rafforzando la propria posizione di mercato grazie alla focalizzazione nel segmento del latte ad alta digeribilità ed all’aumento distributivo nel canale tradizionale riportando un aumento in termini di volumi e di fatturato netto rispetto al primo semestre 2009.

UTILI
L’utile operativo netto è pari a 176,7 milioni di euro, in diminuzione rispetto ai 288,5 milioni di euro dei primi sei mesi del 2009, di 111,8 milioni di euro. Sulla riduzione dell’utile operativo hanno inciso in misura rilevante i minori proventi da transazione raggiunti nel corso del periodo. Gli ammortamenti e le svalutazioni di immobilizzazioni ammontano a 58,3 milioni (46,7 milioni nei primi sei mesi del 2009). L’utile del Gruppo è pari a 147,4 milioni di euro, in diminuzione, rispetto ai 247,8 milioni di euro dei primi sei mesi del 2009, di 100,4 milioni di euro. Tale decremento è sostanzialmente riconducibile ai minori proventi da transazioni che hanno contribuito al risultato, al netto dell’effetto fiscale, per 39,7 milioni di euro (178,9 milioni nei primi sei mesi del 2009). L’utile netto 2010 dalla gestione industriale caratteristica risulta pari a circa 113 milioni di euro (nel 2009 utile netto da gestione industriale caratteristica è stato pari a circa 69 milioni di euro).

DISPONIBILITA’ FINAZIARIE NETTE
Le disponibilità finanziarie nette del Gruppo sono pari a 1.297,6 milioni, in diminuzione di 87,0 milioni rispetto ai 1.384,6 del 31 dicembre 2009. Le cause principali di tale variazione sono: il flusso di cassa da attività operative per 82,0 milioni di euro; l’assorbimento di cassa per attività non ricorrenti per 10,1 milioni di euro per effetto prevalentemente dell’estinzione anticipata di parte di un finanziamento della consociata canadese; i flussi da litigations per 8,9 milioni di euro, di cui 60,6 milioni relativi agli accordi transattivi raggiunti nel corso del periodo, 9,3 milioni relativi al pagamento di spese legali per la coltivazione delle cause e 60,2 milioni relativi al pagamento di imposte sulle transazioni; i flussi relativi alla gestione finanziaria per 4,8 milioni di euro; il pagamento di dividendi per 108,9 milioni di euro (di cui 107,4 milioni quelli erogati dalla Capogruppo per saldo 2009); la conversione dell’indebitamento netto delle imprese operanti in aree diverse dall’euro per 36,3 milioni.

PREVEDIBILE EVOLUZIONE DELLA GESTIONE

Guidance 2010: Tenuto conto della volatilità dei fatti esogeni (cambi, Venezuela, situazione finanziaria globale) si ritiene prudente confermare la guidance di 365 milioni di euro di EBITDA

Il documento completo con le relative tabelle di dati è scaricabile da
www.parmalat.net/attach/content/2948/2010_07_29_ITA.pdf
contatti societari: affari.societari@parmalat.net

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