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documento pubblicato
in inglese, francese, portoghese e spagnolo
da INTERNATIONAL COFFEE ORGANIZATION
www.ico.org
dev.ico.org/documents/wsiteenglish/edletter-10-e.htm

SOMMARIO: a maggio 2011, il prezzo del caffè arabica è calato rispetto ad aprile, mentre la varietà robusta ha mostrato un significativo aumento, riducendo così la differenza tra i due tipi di caffè. La media mensile del prezzo indicativo composto ICO è diminuita dell’1,4%, passando da 231,24 cents la libbra nel mese di aprile a 227,97 cents di maggio. La volatilità dei prezzi è leggermente diminuità con l’eccezione del prezzo delle arabica naturali. Le stime della produzione brasiliana della stagione 2011/12 indicano un calo di circa il 10% della produzione con un livello di di 43,5 milioni sacchi contro i 48 milioni dello scorso anno. Questo rappresenta il livello più alto mai registrato per il periodo di bassa stagione in conformità con il ciclo biennale che caratterizza la produzione di arabica. Le informazioni provenienti da altri paesi indicano che alcuni esportatori si aspettano un aumento della produzione se le condizioni meteorologiche rimarranno favorevoli. Sulla base di queste informazioni, una stima iniziale della produzione totale mondiale della campagna 2011/12 sarebbe pari a circa 130 milioni di sacchi. Le esportazioni per tutti i paesi esportatori durante il mese di aprile 2011 hanno raggiunto i 9,7 milioni di sacchi portando le esportazioni totali dei primi sette mesi dell’annata caffeicola 2010 /11 a 62,7 milioni di sacchi contro i 53,7 milioni nello stesso perido del 2009/10, con un incremento del 16,7%. Le esportazioni totali durante l’anno solare 2010 sono state pari a 96,7 milioni di sacchi contro i 96,1 milioni nel 2009. Le importazioni totali dei paesi importatori hanno raggiunto i 131,6 milioni sacchi nel 2010 contro i 127,1 milioni nel 2009. Le riesportazioni sono state 38,7 milioni di sacchi nel 2010, con un incremento del 7,1% rispetto al 36,1 milioni di sacchi nel 2009.

Periodo di riferimento: giugno 2011

MOVIMENTO DEI PREZZI
La media mensile del prezzo indicativo composto ICO ha mostrato una leggera flessione del 1,4%, portandosi da 231,24 cents per libbra nel mese di aprile a 227,97 cents nel mese di maggio. Tuttavia, questa media del maggio 2011, rappresenta un aumento del 78% rispetto al livello registrato nel maggio 2010 e del 54,8% rispetto alla media registrata per tutto il 2010. Inoltre, nonostante il calo dei prezzi di arabica nel mese di maggio, i prezzi del caffè sono ancora fermi. In effetti, i prezzi delle arabica sono scesi del 3,4% per le arabica dolci Colombia, del 3% per gli altri dolci e dell’1,7% per le arabica naturali. Viceversa i tipi robusta hanno registrato un incremento del 3,9%. Di conseguenza, le differenze tra arabica e robusta sono diminuite

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I FONDAMENTALI DEL MERCATO: PRODUZIONE
la produzione totale della stagione 2010/11 è stimata in 133 milioni di sacchi, con un incremento del 8,1% rispetto all’anno precedente. Con l’eccezione dell’area Asia /Oceania, altre regioni hanno incrementato la produzione. Infatti, i principali paesi produttori in Africa hanno registrato un aumento nella produzione di arabica e robusta. Un aumento della produzione si è avuto anche nella maggior parte dei paesi della regione del Messico e America Centrale. In Sud America la stagione 2010/11 ha prodotto un risultato di 62,8 milioni sacchi, pari al 47,2% della produzione mondiale. La produzione della Colombia è aumentato leggermente dopo circa due successivi anni di bassa produzione. La produzione è sceso in Asia / Oceania che si è ora portata 26,1% della produzione mondiale, soprattutto a causa di un forte calo della produzione in Indonesia. Le prospettive per la produzione per la campagna 2011/12 sono un po mitigate dai cali produttivi previsti in Brasile, mentre gli altri paesi esportatori si propsettano degli aumenti. Per quanto riguarda il Brasile, dove la campagna 2011/2012 è già iniziata, le stime dell’agenzia governativa conab indicano un livello di produzione di 43,54 milioni di sacchi, con 32,18 milioni per l’arabica e 11,36 milioni per le robusta. In Brasile, la campagna 2011/12 coincide con un calo della produzione in funzione del ciclo biennale che caratterizza la produzione di arabica. Tuttavia, questo calo della produzione in brasile sarà meno pronunciato rispetto al passato. Per quanto riguarda gli altri paesi produttori, si propsettano ulteriori diminuzioni di produzione in Indonesia e una stagnazione della produzione in Vietnam. Gli attuali livelli di prezzo favoriranno il miglioramento delle coltivazioni di caffè in crescita in diversi altri paesi, nonostante l’aumento dei costi di produzione. Sulla base di queste informazioni, la stima preliminare della produzione totale della campagna 2011/12 potrebbe essere di circa 130 milioni di sacchi.

I FONDAMENTALI DEL MERCATO: ESPORTAZIONI
Le esportazioni nel mese di aprile 2011 sono state pari a 9,7 milioni di sacchi contro 7,8 milioni nel mese di aprile 2010. Le esportazioni totali dei primi sette mesi dell’annata caffeicola 2010 /11 sono state pari a 62,7 milioni contro 53,7 milioni di sacchi nell’annata 2009/10, con un incremento del 16,7%. Tutti e quattro i gruppi di caffè hanno registrato un aumento delle esportazioni. Molti paesi esportatori continuano ad aumentare le loro esportazioni per approfittare dei prezzi forti, ma anche perchè l’industria del caffè continua a sperimentare una buona dinamica nei paesi importatori

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I FONDAMENTALI DEL MERCATO: RI-ESPORTAZIONI DEI PAESI IMPORTATORI

Le ri-esportazioni dei paesi importatori sono state pari a 39,1 milioni di sacchi durante l’anno solare 2010 contro 36,2 milioni nel 2009, con un incremento del 8,2% . Solo i Paesi Bassi hanno registrato un calo delle ri-esportazioni (-27,7%). Negli ultimi dieci anni le ri-esportazioni annuali più importanti sono state realizzate dalla Germania (8,6 milioni di sacchi), Belgio (3,5 milioni di sacchi), USA (2,6 milioni borse), Italia (1,8 milioni di sacchi), Singapore (1,5 milioni di sacchi), Spagna (1,4 milioni di sacchi), Paesi Bassi (1,2 milioni di sacchi) e la Francia (1,1 milioni di sacchi). La crescita media annua delle ri-esportazioni di tutti i paesi importatori è del 6,1% nel periodo dal 2001-2010. Tuttavia la crescita maggiore è stata registrata in Svizzera (14,7), Polonia (+12,3%), belgio (+9%) e Germania (+8,9%), mentre Francia, Canada e singapore hanno avuto tassi medi negativi in tutto il periodo. Per quanto riguarda i valori delle ri-esportazioni, la media decennale per tutti i paesi importatori è di 6,4 miliardi di dollari usa per un volume medio di 30,4 milioni di sacchi..

La Filiera del caffè espresso - La degustazione del Caffè di Franco e Mauro Bazzara - Planet CoffeeI FONDAMENTALI DEL MERCATO: PREZZI AL DETTAGLIO IN ALCUNI PAESI IMPORTATORI
I prezzi medi al dettaglio nel corso del 2010 in moneta nazionale sono diminuiti solo in quattro paesi, tra cui la Bulgaria (-0,8%), Portogallo (-1,7%), Slovenia (-5,2 %) e Spagna (-1,2%), mentre sono aumentati in tutti gli altri paesi. I prezzi al dettaglio, espressi in dollari usa, sono diminuiti in diversi paesi tra il 2009 e il 2010. La debolezza del dollaro contro le altre valute, registratasi negli ultimi due anni, potrebbe essere la causa di questa tendenza. Durante il periodo 2001-2010 i prezzi al dettaglio in valute nazionali indicano tassi di crescita medi positivi in quasi tutti i paesi tranne il Giappone, Portogallo e Svizzera che mostrano tassi negativi .

IN CONCLUSIONE
Va notato che il consumo mondiale rimane costante nonostante i prezzi forti. Questa dinamica dei del consumo mondiale e il livello dei prezzi relativamente elevati continuano a incoraggiare le esportazion. Questa dinamica si osserva anche nell’industria del caffè in numerosi paesi importatori con un aumento delle attività di ri-esportazione negli ultimi dieci anni settore In realtà la domanda globale non sembra essere negativamente influenzata dagli attuali livelli dei prezzi al dettaglio e l’industria mostra un certo ottimismo sulla capacità di consumo.

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