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Lo yogurt è consumato da quasi 24 milioni di famiglie italiane che durante un anno acquistano mediamente oltre 14 kg di prodotto (dati Gfk). Purtroppo il clima economico, che ha impattato in modo negativo numerose categorie di consumo, influenza anche il mercato dello yogurt. Questo fenomeno ci porta a leggere una tendenza negativa e a rivisitare il mondo della colazione, Comunque, all’interno del comparto lattiero caseario stupisce in negativo la performance dello yogurt, che fino a pochi anni fa trainava il settore.

Lo yogurt è un alimento antico e ricco di tradizione, molto apprezzato per le sue caratteristiche di freschezza e genuinità, che ancora oggi riesce a vestire i panni dell’innovazione. Lo yogurt è protagonista di diversi momenti di consumo, prevalentemente a casa, a colazione, talvolta come merenda perfetta anche per i più piccoli o un rompidigiuno ed addirittura un «mini dessert» dopo pasto per i più grandi. Oggi il mercato offre una grande varietà di prodotti, spesso già coniugati secondo le diverse modalità di consumo, che comunque rimandano sempre all’idea di salute, benessere e leggerezza.

Le tendenze del mercato 2013

Tabella
Durante il 2013, il mercato dello yogurt nel canale moderno (Ipermercati, Supermercati e Libero Servizio Piccolo) ha visto un giro di affari pari a 1.379 milioni di euro (in termini di volumi parliamo di 347.594 tonnellate) con un trend negativo del -6,4% (e una flessione del – 4,6% a volume). La performance negativa del mercato dello yogurt è legata in grande parte alla crisi del segmento funzionale che, con un posizionamento di prezzo più alto rispetto alla media della categoria, ha subito il contraccolpo più incisivo della congiuntura economica. Infatti, in un momento di generale salvaguardia dei budget di spesa, i consumatori sono orientati ad acquistare prodotti più trasversali ai bisogni del nucleo famigliare, rinunciando quindi a referenze adatte a specifici bisogni dei singoli componenti.

Una ricerca Shopper Insight condotta da IRI nel 2013 evidenzia che è cresciuto il consumo condiviso, prevalente nel segmento tradizionale, a discapito del consumo singolo, tipico del mondo salutistico. La ricerca di leggerezza e benessere resta la principale aspettativa dei consumatori di yogurt, in particolare per quanto riguarda la prima colazione. Mentre la ricerca di gusto è maggiormente legata ad un consumo nei fuori pasto come spuntino o “spezzafame” e perfino come mini dessert.

I segmenti
Tra i diversi segmenti, si evidenzia la crescita di quello a base soia (+28% a volume nel 2013). Le positività del segmento della soia sono in linea con andamenti analoghi in altre categorie del largo consumo. Questi prodotti offrono infatti un’alternativa ai consumatori con particolari intolleranze e al contempo propongono “leggerezza e benessere” anche a chi semplicemente vuole stare in forma.

Un interessante nicchia di mercato è quella dello yogurt greco, che incontra la ricerca di gusto dei suoi acquirenti. Questo segmento ha registrato durante il 2013 una crescita significativa: 26,9% a volume. Non sono altrettanto positivi i trend degli altri segmenti. Per quanto riguarda lo yogurt “tradizionale” è da notare una flessione dell’intero (-2,6% a volume) rispetto ad una maggiore stabilità del magro (+0,6% a volume). L’andamento nei canali

Fonte: white paper IRI gennaio 2014 www.iriworldwide.it

IRI
IRI è leader mondiale nella fornitura di informazioni sui mercati del Largo Consumo e sullo shopper, nelle analisi predittive e nella generazione di insight strumentali alla presa di decisioni. IRI è in grado di supportare la crescita dei suoi Clienti individuando l’impatto che i diversi fattori competitivi e di mercato possono avere sulle performance di aziende di largo consumo e distribuzione. Contribuiamo al successo del vostro futuro +info: www.iriworldwide.it/

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