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Indicazioni di sintesi tratte dall’Indagine sul Settore Vinicolo
del marzo 2010
a cura dell’Ufficio Studi di Mediobanca
Pubblicata sul sito: www.mbres.it

SOMMARIO: Si tratta di un’indagine che si compone di due sezioni: a) analisi di 99 principali società italiane operanti nel settore vinicolo, presenti nel database dell’Ufficio Studi di Mediobanca. Con un capitale investito di 4,9 miliardi di euro ed un volume di vendite di 4,2 miliardi, esse rappresentano il 46% del valore totale della produzione italiana nel 2008 ed il 54% dell’export (pari a 3,6 miliardi di euro). Lo studio si basa sui risultati di bilancio del periodo 2004-2008, sulle anticipazioni per il 2009 e le attese per il 2010, nonché su interviste alle imprese volte ad approfondire alcuni aspetti gestionali (collocazione territoriale della produzione, etichette e canali di vendita). b) aggiornamento al marzo 2010 delle performance borsistiche delle società vinicole quotate nel mondo. – SINTESI PRINCIPALI ASPETTI DELLfANALISI DELLE SOCIETÀ ITALIANE – SCENARIO – PRODUZIONE E CONSUMO DI VINO IN ITALIA – LE PRIME 5 SOCIETÀ VINICOLE ITALIANE PER FATTURATO – INDICAZIONI SUL 2009 E ATTESE PER IL 2010

Per scaricare integralmente il documento Mediobanca www.mbres.it/ita/mb_pubblicazioni/vinicole.htm

Rif. Temporale primavera 2010

SINTESI PRINCIPALI ASPETTI DELL’ANALISI DELLE SOCIETÀ ITALIANE

• redditività operativa ancora in diminuzione nel 2008 rispetto al massimo del 2006, anche in rapporto al fatturato (Mon su fatturato al 5,3% dal 6,1% nel 2007 e 7% nel 2006); decremento degli utili netti (che nel 2006 avevano segnato il valore più elevato del quinquennio a 122 milioni di euro), ridottisi a poco più del 50% dei livelli del 2004;

• rendimento del capitale complessivamente impiegato (roi) ancora in calo (5,4% nel 2008, 6,3% nel 2007, 7% nel 2006) in presenza di un’ulteriore espansione del capitale investito (11,4% tra 2007 e 2008);

• struttura patrimoniale sempre solida, con un rapporto debiti finanziari/capitale netto inferiore allfunità (91,7%, massimo del quinquennio), in costante deterioramento dal 2006 (85,4%);

• rendimenti più elevati per le società private a controllo italiano (roi pari al 6,1% nel 2008 contro il 7,4% nel 2007); le estere seguono con un tasso di profitto inferiore di quasi 3 punti (roi del 3,3% nel 2008, era il 6,8% nel 2007), mentre le cooperative segnano livelli mediamente inferiori, ma in controtendenza, passando dal 3,6% nel 2007 al 4,2% nel 2008; miglior profilo dei produttori di spumanti (roi al 5,9% contro il 5,3% degli altri produttori);

• preconsuntivi per lfanno 2009: decremento del fatturato (-3,2% contro il +2% nel 2008), negativo soprattutto a causa dell’ export (-4,3%, +4,6% nel 2008), con calo più moderato sul mercato domestico (-2,2%,marginalmente negativo nel 2008); contrazione del 20% degli investimenti;

• attese per il 2010: circa due terzi degli intervistati esprimono aspettative stabili (variazione delle vendite compresa tra + e – 3%), poco meno di un terzo si dichiara ottimista (crescita oltre il 3%), mentre solo il 3% formula previsioni ribassiste; ancora più positive le attese per l’export (circa il 40% lo attende in crescita nel 2010).

SCENARIO

Nel 2008 la produzione mondiale di vino è stata stimata dall’OIV (2) in 267,8 milioni di ettolitri, in aumento dello 0,6% rispetto ai 266,1 milioni di ettolitri del 2007 ed ancora inferiore del 10% rispetto ai 296,6 milioni di ettolitri del 2004 (il massimo dal 1997); la previsione per il 2009 è di una vinificazione quasi identica all’anno precedente (268 milioni di ettolitri, media tra l’ipotesi più alta di 273,1 milioni e quella più bassa di 262,8 milioni). Il 60% della produzione è realizzata da Paesi dell’Unione Europea (3).

L’Italia è il maggiore produttore con una quota del 17,5% sul totale mondiale e del 29,5% su quello europeo, seguita dalla Francia (rispettivamente 15,5% e 26,1%) e dalla Spagna (rispettivamente 13,5% e 22,7%). I principali produttori extraeuropei sono gli Stati Uniti (7,2% del totale mondiale), che nel 2008 hanno segnato una flessione del 2,7% (le stime del 2009 indicano un incremento del +6,6%), seguiti dall’Argentina (5,5% del totale mondiale), che dal 2006 al 2008 ha registrato un costante ridimensionamento dei volumi (si prevede una nuova contrazione del 5,3% anche nel 2009), e dall’Australia (quota pari al 4,6%) che, stabile sino al 2006 e in flessione del 33% nel 2007 a causa della siccità, è in crescita del 29,3% nel 2008 e nuovamente in calo di circa il 6% nel 2009; stabile invece il Sudafrica (3,8%) che nel 2008 ha superato i 10 milioni di ettolitri di prodotto (nell’ultimo anno le stime lo indicano in leggera contrazione, appena sotto tale soglia).

La produzione complessiva dell’UE è ancora in diminuzione nel 2008 (159,5 milioni di ettolitri contro i 161,3 del 2007 e i 176,8 del 2006), con il 2009 stimato attorno a 160,6 milioni di ettolitri, +0,7% rispetto all’anno precedente. La produzione italiana di vino nel 2008 è stata pari a 47 milioni di ettolitri, il 2,2% circa in più rispetto al 2007. La produzione 2009 è stimata in diminuzione da OIV, circa -3% rispetto alla precedente vendemmia. Sempre nel 2008 il valore della produzione italiana (ai prezzi alla produzione) è stimabile in 9 miliardi di euro e il consumo apparente in 5,8 miliardi assorbiti principalmente da alberghi e ristoranti, con oltre due terzi del totale:

PRODUZIONE E CONSUMO DI VINO IN ITALIA NEL 2008 (AI PREZZI ALLA PRODUZIONE):

…Produzione mil. € 9.044 ca
…Importazioni mil. € 326 ca
…Esportazioni mil. € 3.603 ca
…Consumo apparente mil. € 5.767 ca
…Famiglie 28%
…+ – = Alberghi e ristoranti 67%
…Altri 5%

LE PRIME 5 SOCIETÀ VINICOLE ITALIANE PER FATTURATO (2009):

Per l’esercizio 2009 l’indagine Mediobanca evidenzia la seguente classifica con riguardo alle prime 5 posizioni :
1…GIV – Gruppo Italiano Vini – Cooperativa – Calmasino (Vr) – Fatt. = 302 mio euro, di cui 302 vini e spumanti
2…CAVIRO – Cooperativa – Faenza (Ra) – Fatt. = 248,8 mio euro, di cui 174,4 vini e spumanti
3…MEZZACORONA(*) – Cooperativa – Trento – Fatt. = 145,8 mio euro, di cui 145,8 vini e spumanti
4…CANTINE RIUNITE & CIV (*) – Campegine (Re) – Fatt. = 135 mio euro, di cui 135 vini e spumanti
5…CAVIT (*)– Cooperativa – Ravina (Tn) – Fatt. = 128,6 mio euro, di cui 124,2 vini e spumanti

INDICAZIONI SUL 2009 E ATTESE PER IL 2010

I primi consuntivi per l’esercizio 2009 (riferiti all’81% delle aziende esaminate in termini di giro d’affari) invertono l’andamento commerciale dello scorso anno: le vendite sono diminuite del 3,2% (Tab. a1) con riduzioni più importanti all’estero (-4,3%) e perdite più contenute in Italia (-2,2%). Oltre la metà degli intervistati (53%) evidenzia una flessione del fatturato che il 46% stima superiore al 5% . I produttori di spumanti annunciano vendite in diminuzione del 2% (-3,6% le esportazioni, soprattutto quelle verso il Nord America).

Relativamente ai mercati esteri, l’Unione Europea resta di gran lunga l’area più importante: oltre la metà delle esportazioni nei primi consuntivi 2009, con variazioni a valore del -5,2% (Tab. 10). La seconda area di destinazione delle vendite all’estero è costituita dal Nord America con una quota pari al 36% (praticamente invariata rispetto al 2008), in leggera contrazione a valori (-3,9%); sui restanti mercati, si distingue l’insieme Asia/Australia, in diminuzione dell’8% circa rispetto al 2008, e con valori che rimangono relativamente limitati (quota sul totale export sempre al di sotto del 4%).

Quanto alle attese per le vendite del 2010 , i due terzi delle imprese prevedono uno scenario stazionario (per le esportazioni sono il 57%); i tre decimi si dichiarano ottimisti prevedendo uno sviluppo superiore al 3% (per le esportazioni si arriva quasi al 40%), lasciando quindi un ristretto gruppo di pessimisti (un 3% che si attende una contrazione superiore al 3%); tutti i produttori di spumanti si attendono un 2010 in crescita e di essi il 45% è particolarmente ottimista (crescita del fatturato oltre il 3%). Il medesimo questionario dispensato un anno fa (nel marzo 2009) aveva segnalato un 25% di aspettative negative ed un 50% di attese stazionarie.

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