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Testi e immagini forniti dall’Ufficio stampa di Krones
per la divulgazione settoriale
www.krones.comwww.krones.it

SOMMARIO: Come leader del mercato mondiale delle bevande e della tecnologia per il packaging, Krones continua a beneficiare della ripresa economica mondiale. Durante il periodo da gennaio a settembre 2010, le vendite sono cresciute del 16,1%. La società si è mostrata particolarmente forte nei mercati al di fuori dell’Europa, dove le vendite sono aumentate rispetto allo scorso anno di quasi il 30%. Nel primi nove mesi del 2010 anche la situazione reddituale Krones è notevolmente migliorata rispetto al dato dell’anno precedente.. Il margine EBT durante il periodo in esame è stato del 3,0 per cento. Nonostante le incertezze macro-economiche, Krones è fiduciosa di chiudere positivamente l’intero esercizio 2010. Ai buoni risultati dell’anno hanno contribuito le varie fiere e manifestazioni settoriali in occasione delle quale il gruppo è stato particolarmente attivo in termini di novità. Di seguito vengono presentate alcune delle più significative proposte di macchine, impianti e tecnologie presentate in occasione del Brau Beviale 2010
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…EVAPORAZIONE CONTROLLATA DELLE SOSTANZE AROMATICHE CON BOREAS
…COMBICUBE B: LA SALA DI COTTURA COMPATTA CON UN BUDGET D’INVESTIMENTO CHIARO
…EQUITHERM: OLTRE IL 20 PERCENTO DI ENERGIA PRIMARIA IN MENO NEL PROCESSO DI COTTURA
…MASSIMA FLESSIBILITÀ IN TEMA DI VISCOSITÀ E RENDIMENTO
…IMBOTTIGLIAMENTO DELICATO CON LA KRONES MODULFILL VKPV-CF
…VALVOLE EVOGUARD: COMPONENTI INNOVATIVI CHE SODDISFANO LE ESIGENZE PRATICHE
…LA PRIMA VINETTA PER IL BIRRIFICIO WIETHALER

Riferimento temporale: novembre 2010

Copertina Annuario Bevitalia 09-10 EVAPORAZIONE CONTROLLATA DELLE SOSTANZE AROMATICHE CON BOREAS

Krones AG presenta una nuova soluzione per il processo di produzione della birra, proveniente dallo stabilimento Steinecker, che consente di ottenere l’evaporazione controllata delle sostanze aromatiche indesiderate dal mosto bollente. Il sistema Boreas è caratterizzato da un ingombro minimo, dalla semplicità d’integrazione a posteriori e da un funzionamento che non richiede né l’impiego del vuoto, né quello di energia termica supplementare. Boreas utilizza invece la superficie d’evaporazione di grandi dimensioni, che viene realizzata con un sistema innovativo d”introduzione del mosto in un serbatoio di strippaggio esterno. L’iniezione del gas di strippaggio comandato dalla temperatura consente di gestire i tassi d’evaporazione. Quindi, ad esempio, la riduzione delle sostanze aromatiche indesiderate può essere mantenuta a un livello costantemente elevato indipendentemente dalla temperatura d’entrata del mosto. Boreas consente di ridurre la percentuale di DMS anche del 70 percento, in base al livello iniziale.

 Boreas, Il nuovo sistema di strippaggio del mosto Krones Boreas con struttura "stand-alone"Il funzionamento del nuovo sistema di strippaggio del mosto Boreas non richiede energia supplementare sotto forma di produzione di calore o di vuoto. Il tempo di permanenza del mosto bollente è ridotto, quindi non si registra alcuna perdita misurabile di energia dovuta all’irradiazione sul recipiente. Contrariamente allo strippaggio con vuoto, inoltre, non è più necessario né consumare acqua per la pompa per vuoto, né disporre di impianti resistenti e a tenuta sufficiente per le pressioni del vuoto. Grazie alla possibilità di comandare con precisione l’efficienza d’evaporazione mediante il flusso volumetrico di strippaggio, all’ingombro ridotto e alla struttura “stand-alone”, il sistema di strippaggio del mosto Boreas si propone come una tecnologia interessante e facilmente integrabile in tutte le sale di cottura, sia per le aziende di medie dimensioni, sia per i grandi birrifici. E’ anche possibile azionare alternativamente più linee con un unico sistema senza problemi, perché vengono eliminati i lavaggi intermedi, di disturbo per la produzione, e i tempi di lavorazione supplementari.

COMBICUBE B: LA SALA DI COTTURA COMPATTA CON UN BUDGET D’INVESTIMENTO CHIARO

In passato i birrifici con un volume di cottura dell’ordine dei 50-100 ettolitri di mosto non hanno potuto approfittare delle innovazioni e dei prodotti offerti da Steinecker. Ora, invece, le cose sono cambiate: con la sala di cottura compatta CombiCube B Krones ha reso accessibile la tecnologia dei rendimenti elevati anche alle aziende di medie dimensioni. La CombiCube B, infatti, offre la stessa tecnologia dei grandi serbatoi e si propone al contempo come una sala di cottura compatta, che include nel pacchetto base tutti i componenti tecnici fondamentali. In questo modo le aziende di medie dimensioni possono acquistare a un prezzo interessante una sala di cottura completa, adattata esattamente al loro procedimento di

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produzione della birra, e possono accedere all’alta qualità della tecnologia Krones, sempre affidabile. Questa sala di cottura compatta, tuttavia, è ideale anche per i birrifici che vogliono produrre birre speciali e stagionali con un processo di cottura separato. Con la sua resa massima di dieci cotture al giorno, questa sala di cottura con struttura a telai può essere utilizzata anche per integrare gli impianti di grandi dimensioni. La nuova CombiCube B di Krones AG, quindi, consente di produrre fino a 150.000 ettolitri l’anno. In base al procedimento di miscelatura scelto, i serbatoi (fino a cinque) della sala di cottura compatta, che misurano 2,5-3,5 metri, vengono impiegati a scelta come tino d’ammostamento, caldaia del mosto, tino di filtrazione o tino di filtrazione del mosto integrato dal Whirlpool. I singoli processi di produzione della birra sono riuniti in modo chiaro e possono essere seguiti da un solo operatore. Il sistema di controllo dei processi Botec contribuisce in modo determinante alla semplicità dell’azionamento come sistema di controllo master. I tubi già pronti e l’integrazione nella struttura a telai consentono di ridurre sia i tempi di messa in esercizio, sia la superficie d’installazione necessaria.


Con la sala di cottura compatta CombiCube B l’alta qualità e l’affidabilità della tecnologia Krones divengono accessibili anche per le aziende di medie dimensioni.

EQUITHERM: OLTRE IL 20 PERCENTO DI ENERGIA PRIMARIA IN MENO NEL PROCESSO DI COTTURA

Una delle caratteristiche salienti della tecnologia di processo Krones è il risparmio energetico e, quindi, la gestione delle risorse. Dal punto di vista energetico, nei birrifici la produzione del mosto è la fase di processo che richiede la maggiore quantità di energia primaria sotto forma di energia termica. Qui trova applicazione un nuovo sistema di gestione energetica. Oltre che con il già noto sistema di recupero energetico tra il riscaldatore del mosto filtrato e la cottura del mosto, alimentato con il condensatore dei vapori della caldaia, il fabbisogno d’energia termica dei birrifici può essere ridotto sensibilmente recuperando energia anche nella sala di cottura. Per questo motivo dopo la cottura del mosto viene sottratta energia a un livello di temperatura elevato, che può essere utilizzata, ad esempio, per ridurre l’impiego di energia primaria nel processo di miscelatura o nell’impianto CIP. In tutti questi processi, infatti, il livello di temperatura è inferiore rispetto a quello di riscaldamento e cottura del mosto. Una condizione importante per la riuscita di questa soluzione è l’utilizzo del sistema di miscelatura ShakesBeer, che con i suoi dimple jackets consente di ottenere un trasferimento energetico elevato. Con questo nuovo concetto di recupero energetico, unito all’ottimizzazione dei dispositivi che consumano calore, è possibile risparmiare oltre il 20 percento di energia primaria nel processo di cottura: un birrificio con una produzione di 200.000 ettolitri, quindi, può risparmiare più di 250.000 kWh di energia termica l’anno.


EquiTherm: oltre il 20 percento di energia primaria in meno nel processo di cottura.

MASSIMA FLESSIBILITÀ IN TEMA DI VISCOSITÀ E RENDIMENTO

Fra le novità proposte dalla Krones AG di Neutraubling (Germania) alla Brau Beviale vi è un’unità di presentazione dei nuovi moduli tubolari per i sistemi di scambiatori di calore a tubi. I processi di flusso all’interno dei tubi dello scambiatore di calore sono determinanti per riscaldare e raffreddare i prodotti in modo ottimale e delicato. Con un prodotto a bassa viscosità in un tubo liscio lo strato limite laminare è sottile e la trasmissione del calore è molto buona, mentre con un prodotto a alta viscosità in un tubo liscio e uno strato limite molto spesso la trasmissione del calore è sensibilmente peggiore. A determinare questa differenza sono le velocità diverse e i diversi strati di temperatura. Se la trasmissione di calore è debole, il prodotto non può essere trattato a sufficienza. Ora i prodotti a alta viscosità possono essere incanalati in un tubo con alettatura a elica semplice, che determina un’interruzione dello strato laminare. In questo modo si ottiene un trasferimento di calore medio e moderato; la forza delle turbolenze, tuttavia, non è ancora sufficiente. Una soluzione molto più efficace, invece, è costituita dai tubi con alettatura a eliche incrociate, come quelli utilizzati da Krones. In questo caso lo strato laminare del prodotto altamente viscoso presenta un’interruzione molto forte sul bordo del tubo. Nonostante la corrente sia poco turbolenta, si ha un ottimo trasferimento del calore.

Annuario Bevitalia Acque Minerali, Bibite e Succhi Beverfood 2008/09

Questi tubi con alettatura a eliche incrociate vengono generalmente utilizzati nell’area di preriscaldamento e raffreddamento. Nella zona di riscaldamento, dove spesso la viscosità diminuisce a causa delle temperature più elevate e diventa quindi acquosa, vengono invece impiegati tubi lisci. Krones utilizza questa combinazione da subito sia per i nuovi scambiatori di calore a tubi con rendimenti fino a dieci metri cubi l’ora, sia per i rendimenti medio-alti, che spaziano dai 15 ai 30 e ai 60 metri cubi l’ora. Questa combinazione di tubi lisci e tubi con alettatura a eliche incrociate offre anche la massima flessibilità in tema di viscosità e consente di lavorare i prodotti più diversi, da quelli con la viscosità dell’acqua a quelli a alta viscosità. La combinazione di questi due tipi di tubi, inoltre, offre grande flessibilità anche per quanto riguarda il rendimento: il flusso volumetrico dell’impianto può essere regolato dal 100 percento al 30 percento, in base al prodotto. In questo modo è possibile riempire recipienti grandi e piccoli sulla riempitrice, senza uscite intermedie.


La combinazione di tubi lisci e tubi con alettatura a eliche incrociate offre anche la massima flessibilità in tema di viscosità

IMBOTTIGLIAMENTO DELICATO CON LA KRONES MODULFILL VKPV-CF

La Friedrich Lütvogt GmbH & Co. KG di Wagenfeld, nella regione tedesca della Bassa Sassonia, aveva esigenze molto elevate in tema di precisione del livello di riempimento dei prodotti che imbottiglia. Oltre all’acqua minerale della propria sorgente, la Auburg Quelle, l’azienda imbottiglia anche bevande analcoliche per conto di terzi, e in futuro potrà estendere la sua attività anche alla birra e alle bevande miscelate a base di birra. Il design particolare dei recipienti lavorati dall’azienda rende necessaria una riempitrice con un livello di riempimento tanto preciso da sembrare tracciato con il righello. Nel caso delle bottiglie con collo a oliva, ad esempio, il livello di riempimento era sempre soggetto a oscillazioni eccessive, con un risultato esteticamente poco piacevole per le bottiglie destinate alla gastronomia. Per il nuovo investimento, quindi, ora la Friedrich Lütvogt ha scelto una Modulfill VKPV-CF della Krones AG di Neutraubling (Germania), una riempitrice sviluppata e realizzata originariamente per l’imbottigliamento particolarmente delicato e a basso contenuto d’ossigeno di vino e spumante. La Modulfill VKPV-CF consente di adattare con precisione i rapporti di pressione alle esigenze dei singoli prodotti e di eseguire una preevacuazione semplice o doppia, come necessario, o addirittura di non eseguirla affatto. Prima dell’imbottigliamento la pressione nella bottiglia viene aumentata fino a raggiungere il livello di pressione del serbatoio anulare. Quando la pressione è uguale su entrambi i lati, la valvola di riempimento a cannuccia corta si apre, e l’elicoidale imprime un movimento rotatorio al prodotto, che scorre lungo la parete della bottiglia e consente di realizzare un imbottigliamento delicato, quasi senza sviluppo di schiuma.

La Modulfill VKPV-CF, tuttavia, offre anche un altro grande vantaggio, che è risultato particolarmente importante per la Auburg Quelle: il sistema integrato di correzione del livello di riempimento assicura un riempimento estremamente preciso, nell’ordine dei decimi di millimetro. Il livello di riempimento viene modificato automaticamente in base al programma selezionato sul touch-screen. Nel caso della Friedrich Lütvogt GmbH & Co. KG è previsto l’impiego di tre tappatori: il primo per tappi a corona, il secondo per tappi a vite in alluminio e il terzo per tappi in materiale sintetico. Questa riempitrice, quindi, è la macchina più adatta a soddisfare le esigenze della Auburg Quelle, che punta ad ottenere la massima flessibilità con la qualità più elevata e che, al termine della fiera, installerà nello stabilimento di Wagenfeld la riempitrice Modulfill VKPV-CF esposta alla Brau Beviale.


VALVOLE EVOGUARD: COMPONENTI INNOVATIVI CHE SODDISFANO LE ESIGENZE PRATICHE

Da sempre il motto di tutti gli impianti Krones è “perfetti fin nei minimi dettagli”. Per tener fede a questo principio ora Krones offre anche la tecnologia delle valvole di proprio sviluppo: la EvoGuard è una serie di valvole a alta efficienza disponibile da subito e prodotta direttamente da Krones. I componenti sono disponibili in tutte le normali varianti di collegamento, sono dimensionati con i consueti diametri nominali per l’industria alimentare e delle bevande e offrono numerosi vantaggi sia nell’esercizio quotidiano, sia nelle attività di manutenzione. Krones, quindi, copre direttamente un altro settore della tecnologia di processo e amplia con coerenza il concetto di “fornitore unico”. Il requisito principale da soddisfare nello sviluppo della nuova serie di valvole Krones EvoGuard era l’integrazione di una guarnizione efficiente. L’impiego delle tecnologie dei materiali più all’avanguardia nella produzione dei compound di qualità collaudata comporta vantaggi evidenti sia per le valvole a disco, sia per le valvole singole e doppie a pistone. Il design della guarnizione e il suo spazio d’integrazione ne considerano la variazione volumetrica e la sollecitazione elevata in caso di differenza di temperatura o durante le fasi di lavaggio. La realizzazione di alcune semplificazioni, quali l’impiego di una guarnizione uniforme per la testa della valvola doppia a pistone e per la guarnizione assiale e radiale, inoltre, consente di escludere eventuali errori durante la sostituzione delle guarnizioni o in caso di ordini a posteriori.

Una caratteristica standard delle valvole EvoGuard è l’azionamento saldato pressoché esente da manutenzione e di lunga durata. Per le valvole doppie a pistone l’azionamento consente di mettere la valvola al passo con rapidità e richiede un consumo d’aria compressa ridotto. Oltre che per il layout della valvola e la tecnica d’azionamento oltremodo efficace, le valvole EvoGuard si evidenziano anche per l’attenzione riservata agli aspetti della sicurezza sul lavoro. Ne è un esempio la copertura protettiva integrata sul collegamento tra il corpo della valvola e l’azionamento, che consente di proteggere tutte le parti mobili e di escludere qualsiasi intervento accidentale. Sicura fin nei minimi dettagli: ecco come la serie di valvole Krones EvoGuard si presenta all’industria alimentare e delle bevande. Con quest’innovazione Krones dimostra ancora una volta che vi è un potenziale di miglioramento in ogni singolo elemento degli impianti di processo. Questa serie di prodotti viene presentata per la prima volta al pubblico specializzato alla Brau Beviale 2010 di Norimberga.


Da sempre il motto di tutti gli impianti Krones è “perfetti fin nei minimi dettagli”. Per tener fede a questo principio ora Krones offre anche una tecnologia delle valvole di proprio sviluppo.

LA PRIMA VINETTA PER IL BIRRIFICIO WIETHALER: A NUOVA ETICHETTATRICE KRONES CON LA TECNOLOGIA PIÙ ALL’AVANGUARDIA ANCHE PER I RENDIMENTI BASSI

Il birrificio Wiethaler di Neunhof, presso Lauf a. d. Pegnitz, nella regione bavarese della Franconia, è la prima azienda a installare la nuova etichettatrice Vinetta della Krones AG di Neutraubling (Germania), presentata alla Brau Beviale. Il birrificio Wiethaler, con oltre 500 anni di storia alle spalle, è da sempre uno dei birrifici tecnologicamente più all’avanguardia nel suo stesso campo di rendimento. Anche in una macchina di piccole dimensioni vi è spazio a sufficienza per una grande tecnologia: Krones Vinetta, la nuova etichettatrice Krones, ne è la prova. La Vinetta è un’etichettatrice sviluppata appositamente per rispondere alle esigenze delle aziende di medie dimensioni ed è disponibile nelle versioni per 4.000 e 8.000 recipienti l’ora. Nello sviluppo e nella realizzazione di questa macchina Krones si è basata il più possibile sul know-how e sui componenti delle macchine per il campo dei rendimenti elevati. La Vinetta può essere impiegata per realizzare la vestizione dei recipienti più diversi. La macchina in esecuzione standard confeziona sia bottiglie in vetro e in materiale sintetico, sia vasetti e recipienti sagomati con etichette di corpo e di spalla, collarini e etichette per tappi meccanici.

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Un aggregato d’incollaggio supplementare per colla a freddo consente di applicare anche controetichette (collarini o etichette per tappi meccanici). E’ inoltre possibile applicare con precisione anche sigilli per vino, strisce trasversali e medaglioni. Se necessario, infine, la macchina può essere equipaggiata anche con un aggregato per etichette autoadesive, un tipo d’etichettatura molto versatile e di grande attualità. La Vinetta è un’etichettatrice in esecuzione lineare estremamente compatta, equipaggiata con un apposito magazzino della capienza di 5.000 etichette. Questa macchina si evidenzia per i tempi di cambio formato oltremodo brevi per la lavorazione di recipienti e etichette diversi. L’impiego di strisce d’usura sostituibili garantisce una maggiore durata delle attrezzature di guida. La pompa per la colla con riscaldamento integrato consente di mantenere costantemente elevata la qualità dell’etichettatura e, al contempo, di ridurre il consumo di colla. Con la Vinetta, Krones torna a offrire una tecnologia dell’etichettatura di altissimo livello anche alle aziende che imbottigliano quantità relativamente piccole di vino, birra e altre bevande.


La Krones Vinetta è la risposta ideale soprattutto per le aziende che vogliono poter contare sulla sicurezza e sull’affidabilità del leader di mercato nel loro campo di rendimento.

+info: www.krones.com – per l’italia www.krones.it

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