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Estratto dal Report Assobirra 2012

PREMESSA: Come avviene da ormai 15 anni, anche nel 2012 AssoBirra ha commissionato una ricerca che fotografa i consumi e la percezione della birra da parte degli italiani. Di seguito i principali elementi emersi dalla ricerca sugli “Italiani e la birra” di quest’anno realizzata, così come nel 2011, dalla ISPO.

Riferimento Temporale: OTTOBRE 2012-12-10


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HIGHLIGHTS RICERCA
• Malgrado la crisi e il calo generalizzato dei consumi alimentari, la birra conferma la performance del 2010: 36 milioni di persone (di cui 16 milioni donne), pari al 71% degli italiani maggiorenni, si dichiarano suoi consumatori.
• Non solo, aumenta fortemente (+30%) il suo gradimento: alla domanda “Quale bevanda alcolica preferisci?”, il 28,8% degli intervistati risponde birra (l’anno scorso erano il 22,9%); oggi la birra è in assoluto la bevanda alcolica preferita degli italiani fino a 54 anni di età.
• Parallelamente si incrinano due storici pregiudizi: la percentuale di quanti non consumano di più birra, perché ritengono che gonfi, è scesa in due anni dal 10,2% al 6,4%; quella di chi non la beve più spesso perché “molto alcolica” è crollata dal 12,5% al 2,7%. Scarica Ora!!! Guida Beverfood Birre
• In un anno è cresciuto del 50% (dal 5,5% all’8,3%) il numero di italiani che bevono birra a casa a pranzo e a cena nei giorni feriali. A conferma di questa crescente dimensione domestica, 4 italiani su 10 (41%) dicono oggi di considerarla l’opzione ideale per un pranzo o una cena leggera a casa; seguono il dopocena (20,3%) e l’aperitivo (15%). E d’estate in frigorifero la birra è, dopo l’acqua, la bevanda più presente precedendo, con il 37,6% delle preferenze, tanto gli analcolici (succhi di frutta, soft drinks e tè) quanto le altre bevande alcoliche.
• Quando la comprano, soprattutto (66,2%) al supermercato, gli italiani hanno idee molto chiare: in maggioranza (53%) scelgono in base alle proprie conoscenze di prodotti e marchi, lo fanno in meno di un minuto (59,5%) e si dicono fedeli a marca e formato (47,6%).
• La birra consolida le posizioni nei pasti fuori casa, dove rafforza ulteriormente – secondo una tendenza costante da diversi anni – il proprio primato fra le bevande alcoliche sia nei giorni feriali (26,3%) sia nei festivi (42,8%). consumatori. cresce il gradimento, dentro e fuori casa Oggi la birra è la bevanda alcolica preferita da chi ha meno di 54 anni. Il 71% degli italianimaggiorenni dichiarano di consumare birra. Di questi, 16 milioni sono donne. Annuario Birra Birritalia beverfood

LA BIRRA PER GLI ITALIANI

In una scala da 1 a 10, gli italiani giudicano oggi la birra “rinfrescante e dissetante” (7,2), “facilmente digeribile” (6,7), “adatta ad un’alimentazione sana e gustosa” (6,1), “naturale, prodotta con ingredienti naturali” (7), “con un prezzo conveniente” (6,8), “poco alcolica” (6,6), “piacevolmente amara” (6,7), “adatta anche al gusto femminile” (7,2), “adatta a tutti gli ambienti e a tutte le occasioni” (6,5).Commenta il presidente dell’ISPO Renato Mannheimer: “La birra è la bevanda alcolica più ‘democratica’ e più versatile che ci sia. Della birra piace soprattutto il suo gusto gradevole (69,2%) e la leggerezza (12,8%). Ma è l’immagine complessiva di questa bevanda ad uscire ulteriormente rafforzata”. Nell’immagine della birra la connotazione estiva è sicuramente presente – coerentemente con l’andamento dei consumi – ma non totalizzante: dalla fase qualitativa della ricerca (Focus Group) emerge come la birra sia “una bevanda anche invernale”. Spesso, quindi, “il legame con l’estate è ‘più un’associazione mentale’ che un dato di fatto, poiché la birra si conferma una bevanda ‘trasversale a tutto l’anno”.

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LA BIRRA E IL CONSUMO RESPONSABILE DI ALCOL

Anche nel 2012 l’ultima parte della ricerca raccoglie il parere degli italiani sulle campagne sociali che da anni AssoBirra promuove per sensibilizzare l’opinione pubblica ad un consumo responsabile delle bevande alcoliche. Gli intervistati continuano in maggioranza (62,3%) a ritenere prioritario il tema del rapporto fra alcol e guida, o meglio della necessità di non bere bevande alcoliche se poi ci si deve mettere alla guida, indirizzando il messaggio in primo luogo ai giovani, ritenuti la fascia di popolazione più “a rischio”. È esattamente – come si vede nelle pagine seguenti – la direzione nella quale AssoBirra ha operato in passato e intende muoversi nel presente e nel futuro. L’industria birraria italiana è all’avanguardia tanto nella promozione di un consumo responsabile di bevande alcoliche quanto nel perseguimento di una sempre maggiore sostenibilità ambientale. In Italia la cultura del bere alcolici è tradizionalmente moderata e legata ai momenti del pasto o della socialità conviviale. La birra è una bevanda alcolica, pur avendo il contenuto di alcol più basso tra le bevande fermentate. Se dunque bere birra in maniera moderata e consapevole è un piacere, compatibile con uno stile di vita sano di una persona adulta, consumarla in modo non responsabile rappresenta un pericolo tanto per l’individuo quanto per la collettività, soprattutto in alcune situazioni specifiche e per alcune fasce sociali più esposte. Pienamente consapevoli di ciò, e in linea con la visione sul tema del settore europeo, AssoBirra e le aziende associate adottano da molti anni una Alcohol Policy di settore e codici di condotta aziendale con lo scopo di contribuire all’affermarsi e all’accrescersi di una cultura del consumo responsabile di alcol. E rispondono così anche alla richiesta, avanzata alle industrie dalle istituzioni pubbliche, di esercitare un ruolo proattivo nella soluzione delle attuali criticità legate all’abuso e al consumo scorretto delle bevande alcoliche.

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L’IMPEGNO DELLE AZIENDE IN FAVORE DEL CONSUMO RESPONSABILE

Ma di alcol e dei suoi effetti si parla sempre troppo poco, specie in famiglia, e spesso è difficile trovare il modo giusto per farlo. Per questo nel 2010, con il patrocinio del Ministero della Gioventù, Asso- Birra ha realizzato la campagna “Le parole per dirlo. Parlare di alcol tra genitori e figli”, mirata ad aiutare entrambi in questo difficile percorso attraverso il supporto di un gruppo di esperti di primo piano. Nel 2011 AssoBirra è tornata sul tema di alcol e guida con la seconda edizione di “Le chiacchiere stanno a zero. O bevi o guidi”. Fra le ragioni della scelta, oltre all’oggettiva rilevanza del tema e all’attenzione verso di esso da parte dell’opinione pubblica, l’entrata in vigore, nell’agosto 2010, del nuovo Codice della Strada che, accogliendo in pieno la filosofia di “O bevi o guidi”, ha introdotto il divieto assoluto di bere, prima di mettersi alla guida, per i neo-patentati con meno di tre anni di esperienza e per chiunque sia sotto i 21 anni di età (oltre che per i guidatori professionali). Il 2012, infine, vede AssoBirra impegnata su due iniziative. A marzo si è svolta la seconda edizione di “Se aspetti un bambino l’alcol può attendere”, focalizzata ad informare le donne più giovani che sono, al tempo stesso, la fascia più numerosa di popolazione fertile (circa un terzo delle nascite avviene ad opera di donne sotto i trent’anni) e la meno informata sui rischi connessi al consumo di alcol in gravidanza e durante l’allattamento. In estate si svolge nelle piazze di alcune grandi città italiane “Movida alternativa”, campagna d’informazione di nuovo destinata ai giovani e volta a proporre un “modo diverso di stare insieme” e di “passare le serate in compagnia senza per forza esagerare con l’alcol”. Altro messaggio chiave della comunicazione, il no al consumo di bevande alcoliche prima di mettersi alla guida. All’operato istituzionale di AssoBirra sul consumo responsabile, si aggiunge l’impegno assunto dalle singole aziende associate e le iniziative da queste realizzate direttamente all’insegna di una concreta responsabilità sociale sui tempi alcol correlati: 1)aderiscono ai principi del Codice di Autodisciplina Pubblicitaria; 2) adottano codici aziendali che regolano la comunicazione sul prodotto secondo principi di legalità e di responsabilità; 3) rivolgono le attività di marketing/pubblicità esclusivamente ai maggiorenni e, in questo contesto, non ricorrono a persone/modelli che dimostrino un’età inferiore ai 18 anni e che abbiano meno di 21 anni di età; 4) informano e sensibilizzano i gestori dei locali sul consumo responsabile, sui rischi correlati all’abuso e al consumo non responsabile di alcol e sulle conseguenze relative al rendere accessibili le bevande alcoliche a bambini e adolescenti; 5) promuovono campagne d’informazione e sensibilizzazione al bere responsabile rivolte a dipendenti, clienti e consumatori.

+info: www.assobirra.it

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