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Nonostante le sfide del mercato globale delle bevande, l’Irlanda ha chiuso il 2024 con una performance straordinaria nelle esportazioni del settore, segnando un incremento complessivo del 19% e raggiungendo un valore record di 2,1 miliardi di euro.

Un risultato particolarmente significativo se confrontato con il 2023, quando il valore delle esportazioni di bevande era sceso dell’8% rispetto al 2022, attestandosi a 1,8 miliardi di euro. Questo calo era stato causato principalmente dalla contrazione delle esportazioni di whiskey verso gli Stati Uniti, il mercato più importante per questo settore. Tuttavia, nello stesso periodo, le esportazioni verso l’Unione Europea avevano registrato una crescita del 17%, probabilmente favorite dagli effetti della Brexit.

Credits: Bord Bia

I principali mercati di esportazione per il settore delle bevande irlandesi continuano a essere il Regno Unito, l’Unione Europea e gli Stati Uniti, che insieme rappresentano l’81% delle esportazioni totali:

  • Il Regno Unito copre il 16% delle esportazioni, con una crescita del +3% e un valore pari a 330 milioni di euro.
  • L’Unione Europea detiene una quota del 24%, registrando un incremento del +7% e raggiungendo 505 milioni di euro.
  • Gli Stati Uniti si confermano il mercato principale con una quota del 41%, in forte crescita del +27%, per un valore complessivo di 865 milioni di euro.
Credits: Bord Bia

Whiskey +13%

Nel 2024, le esportazioni di whiskey irlandese hanno raggiunto circa 1 miliardo di euro, registrando una crescita del 13% rispetto al 2023. Questo risultato conferma il whiskey come la principale categoria di esportazione del settore beverage irlandese, rappresentando il 49% del valore totale delle esportazioni.

La crescita è stata solida in quasi tutte le aree geografiche, ad eccezione del Regno Unito, dove le esportazioni sono diminuite del 10% dopo la forte performance del 2023. Al contrario, le esportazioni verso gli Stati Uniti—che rappresentano circa il 40% delle esportazioni totali di whiskey—sono aumentate dell’11%, mentre quelle verso il Canada hanno segnato un balzo del 29%.

Nei mercati europei, la crescita è proseguita con un incremento complessivo del 12% rispetto al 2023. Tra i principali mercati si distinguono la Germania (+11%), la Polonia (+17%) e il Belgio, che ha registrato un impressionante +67%. Nonostante un calo del 14% in Francia, si sono registrati risultati positivi anche in Italia e nella Repubblica Ceca, mentre mercati emergenti come Slovenia e Romania hanno mostrato una crescita promettente.

In Asia, le esportazioni hanno registrato performance eccezionali, trainate dalla crescita in India, dove le vendite sono più che raddoppiate.Anche in Giappone le esportazioni sono aumentate del 35%, raggiungendo i 5 milioni di euro, consolidandosi come il secondo mercato asiatico per il whiskey irlandese. Ottimi risultati anche in Cina (+60%), Filippine e Corea del Sud.

In Africa, le vendite sono aumentate del 16%, raggiungendo un valore complessivo di circa 65 milioni di euro.

Credits: Bord Bia

Cream Liqueur +5%

Le esportazioni di cream liqueur irlandese sono aumentate del 5%, raggiungendo 380 milioni di euro, avvicinandosi ai livelli di crescita pre-2022. Gli Stati Uniti e il Canada hanno trainato il settore, rappresentando oltre il 60% delle esportazioni, con aumenti rispettivamente del 13% e dell’8%.

In Europa, le esportazioni verso l’UE sono calate del 9%, mentre il Regno Unito ha registrato una forte crescita, toccando i 25 milioni di euro. Nei mercati chiave europei, la Germania ha segnato un calo del 4%, mentre la Spagna ha visto un incremento del 41%. Da segnalare anche l’ottima performance dell’export verso la Cina (+30%).

Birra +2%

Nel 2024, le esportazioni di birra irlandese sono aumentate del 2%, raggiungendo circa 325 milioni di euro, superando del 9% i livelli del 2022 e confermando la resilienza del settore. Le esportazioni verso il Regno Unito sono cresciute del 7%, sfiorando i 150 milioni di euro.

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Al contrario, le esportazioni verso l’UE hanno registrato un calo del 7%. La Francia, principale mercato europeo per la birra irlandese, ha visto una flessione del 14% a circa 35 milioni di euro. La Germania ha mantenuto un andamento stabile con esportazioni di 20 milioni di euro, mentre si è registrato un lieve calo anche per Spagna e Italia, che nel 2023 aveva segnato un boom con +25%.

In Nord America, le esportazioni sono aumentate dell’8%, raggiungendo circa 65 milioni di euro, contribuendo alla crescita complessiva del settore.

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Ready-to-drink (RTD)

Negli ultimi anni, si è affermata una nuova categoria di esportazioni di alcolici: i prodotti ready-to-drink (RTD), specialmente a base di vodka, prodotti su licenza. Il valore di queste esportazioni è passato da circa 55 milioni di euro nel 2022 a un valore stimato di 230 milioni di euro nel 2024. Circa il 90% delle esportazioni è destinato agli Stati Uniti, mentre il restante 10% si suddivide tra Regno Unito e Unione Europea. La crescita, seppur prevista in rallentamento, continua a essere sostenuta dalla crescente popolarità di questi prodotti tra i consumatori più giovani.

Sidro +1%

Le esportazioni di sidro irlandese hanno registrato una crescita dell’1% nel 2024, raggiungendo un valore complessivo di 80 milioni di euro.

Gin +23%

Le esportazioni di gin irlandese sono cresciute del 23% nel 2024, raggiungendo circa 20 milioni di euro, recuperando le perdite subite nel 2023, quando avevano registrato un calo del 20%.

Credits: Bord Bia

Prospettive per il 2025

Le prospettive per il 2025 delle esportazioni di bevande irlandesi sono incerte a causa delle pressioni sui costi. La crescita in Nord America dipenderà dalle politiche commerciali statunitensi, mentre in UE si prevede un aumento moderato. I mercati emergenti in India, Nigeria e Singapore mostrano potenziale di crescita, sebbene influenzati da fattori economici locali. L’espansione in Africa, Asia e Australia potrebbe consolidarsi, mentre la crescita delle categorie RST e GTR resterà legata al contesto economico globale.

+info: www.bordbia.ie/industry/

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