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La fase 2 per Ghilardi Selezioni: pianificazione e nuove competenze per affrontare la riapertura


Pietro Ghilardi

È tra le aziende di distribuzione di wine & spirits più dinamiche del settore, con Ghilardi Selezioni ed il suo fondatore Pietro Ghilardi abbiamo fatto il punto per la fase due.

“In questi due mesi in casa Ghilardi Selezioni c’è stata tanta pianificazione. Ovviamente i primi momenti non sono stati semplici, siamo a Bergamo una delle zone più colpite e come per tutti i primi giorni del lockdown sono stati difficili da affrontare anche dal punto di vista psicologico. Passato lo shock però ci siamo messi a ragionare in maniera calma e pacata. Sebbene a ranghi ridotti ed in smart working siamo sempre rimasti operativi. Abbiamo continuato a servire i pochi clienti che potevano restare aperti e abbiamo pensato a come sostenere i nostri clienti alla ripartenza.

Inoltre in qualità di azienda da sempre impegnata nella distribuzione di prodotti di alta qualità ed artigianalità abbiamo sfruttato le settimante per gettare le basi di un nuovo programma di formazione, sia rivolto agli operatori del settore che al consumatore finale, che verrà pian piano pubblicato nel corso dell’anno. Abbiamo deciso di prendere quest’approccio anziché focalizzarci su dirette instagram o facebook di cui ce ne erano già tante, alcune fatte anche molto bene da nostri clienti e amici.”

NIENTE RICETTE

Non esistono ricette o bacchette magiche per affrontare la ripartenza secondo Pietro Ghilardi. “Ogni realtà è diversa dalle altre e ognuno avrà difficoltà diverse. Da parte nostra, insieme a tutti i colleghi del Club Excellence di cui Ghilardi Selezioni fa parte, abbiamo deciso di posticipare tutti i pagamenti delle fatture 2020 di Bar e Ristoranti che ne facciano richiesta a 60 giorni dopo la riapertura ( quindi 18 Luglio ). Abbiamo inoltre introdotto il pagamento tramite carta di credito, consentendo cosi di ottenere un ulteriore dilazione senza alcun costo aggiuntivo per il cliente.” L’esperienza cinese, dove Pietro ha lavorato per alcuni anni potrebbe essere d’aiuto. “In queste settimane mi sono sentito spesso con i miei ex colleghi a Pechino e Shanghai. Mi hanno raccontato la loro storia, come l’hanno vissuta e come la stanno affrontando. La cosa positiva è che la gente è tornata in Bar e Ristoranti, alcuni hanno avuto cosi tanta richiesta da dover applicare un sistema di turni per la prenotazione, 18:00 (si in Cina cenano anche alle sei) 19:30-21:00. Non per tutti sta andando bene ma molti sono già ad un fatturato di circa il 70% del normale. Non sarà un momento facile ma sono convinto che l’ingegno italiano unito ad un po’ di asporto e all’arrivo della bella stagione posso essere d’aiuto.”

LAVORARE SU QUALITÀ, COMUNICAZIONE E COMPETENZE

“Dopo quasi vent’anni nel settore, la metà nell’hospitality e la metà nel mondo della distribuzione, di una cosa sono sicuro: la qualità paga sempre- continua Ghilardi-Chi lavorava bene prima e continuerà a farlo dopo ne uscirà bene. È importante che ristoratori e proprietari di bar non si facciano prendere dal panico con dannose guerre dei poveri a forza di sconti e prezzi ribassati. Il mio consiglio è di lavorare su una proposta qualitativa che dia del vero valore aggiunto ad un prezzo che renda la propria attività sostenibile.

Fondamentale per tutta l’industry studiare e affinare le proprie competenze imprenditoriali. “Il commercialista è importante ma non si può dipendere in toto da lui. Il proprietario di un bar o di un ristorante è prima di tutto un imprenditore e deve avere ben chiaro il food and bevarage cost, la differenza fra profitto e margine, la ripartizione dei suoi centri di costo e capire come leggere un bilancio. Alcuni sono già bravissimi in questo ma ora più che mai è importante per tutti.”

AGENTI, ENOTECHE E GDO

“Pagare gli stipendi, anticipare la cassa integrazione e saldare le fatture agli agenti è stata la nostra priorità e nessuno ha aspettato “- chiosa il distributore bergamasco che prende in considerazione anche i differenti canali. “Penso che la GDO farà il suo percorso e si rafforzerà ma non è un canale che noi stiamo valutando. Crediamo molto di più nello sviluppo di relazioni con Enoteche disseminate sul territorio ed in questi giorni abbiamo lanciato un programma di partnership che punta ad un percorso di crescita condiviso”.

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