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Giornata storica per lo sci italiano, con il successo di un solo centesimo di Federica Brignone, davanti alla compagna di squadra Sofia Goggia, a Garmisch. Sulla pista Kandahar arriva un capolavoro per lo sci azzurro, con la Brignone che segna il crono di 1’35″83, la più veloce di un centesimo meglio di Sofia Goggia, una differenza di 29 centimetri, davvero pazzesco.
Si tratta del quinto successo della carabiniera valdostana in questa stagione, il trentaduesimo in carriera, che la proietta al comando della classifica di coppa del mondo generale e in quella di discesa, con 29 di punti vantaggio proprio su Sofia Goggia. Una rivalità davvero unica quelle delle due campionesse azzurre dello sci, una sorta di Coppi-Bartali in salsa invernale, oppure Thoeni-Gros per rimanere sempre in ambito dello sci, all’epoca della mitica valanga azzurra. Non si tratta della prima volta che le due sciatrici rivali arrivano così vicine, era già successo nel superG di St. Moritz 2019, che vide allora la Goggia davanti alla Brignone di un centesimo.
Un duello anche sul filo del beverage, visto che agli spettatori appassionati di sci e attenti di sponsorizzazioni sportive, non sarà sfuggito al parterre l’inquadratura sulle leader di giornata Federica Brignone in diretta tv con in mano una borraccia nera griffata Acqua Dolomia. Dal gennaio 2024 infatti la campionessa Federica Brignone è diventata ambassador di Acqua Dolomia, con il marchio riportato sulla parte laterale del casco della tigre valdostana (il main sponsor è Banca Generali). Non è un legame a caso quello della prima sciatrice italiana a conquistare la Coppa del Mondo Generale con il brand d’acqua oligominerale che sgorga dal Parco Naturale Dolomiti Friulane, visto che dal 2017 ha un suo Progetto di sostenibilità ambientale, “Traiettorie Liquide”, per sensibilizzare l’opinione pubblica sulla salvaguardia del pianeta, con particolare riferimento all’acqua.
Acqua Dolomia batte quindi per un soffio Red Bull, visto che Sofia Goggia ormai dalla stagione 2021/22 è nella scuderia della multinazionale austriaca, con tanto di brand del famoso brand di energy drink in bella vista sul casco e sui copri capo post gara per la campionessa olimpica bergamasca. Red Bull che oggi si è potuto comunque consolare in casa sua sulle nevi austriache di Kitzbuhel, non solo con i pettorali sponsorizzati ma anche con la vittoria in campo maschile con un suo atleta. A vincere nella discesa libera più famosa del circuito non sono stati né l’elvetico Odermatt (sesto), né l’azzurro Paris (dodicesimo), entrambi marchiati Red Bull, ma a sorpresa a volare sulla mitica Streif è stato il canadese James Crawford al primo successo in coppa del mondo, con tanto di casco in tinta con il pettorale.
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