Pinterest LinkedIn

Dopo un 2014 di grandi incertezze in cui i consumi interni di vino si sono contratti, il 2015 si è aperto con un trend positivo per i settori rappresentati da Federvini, che lascia ben sperare per i prossimi mesi. ”Ma per dare spinta al comparto occorre che il Governo e le Istituzioni vengano maggiormente incontro alle esigenze di semplificazione burocratica, da una parte, e di alleggerimento fiscale dall’altra. Puntiamo molto sull’export che continua a crescere ed è per questo che sul fronte dell’internazionalizzazione rileviamo l’importanza degli accordi di libero scambio”. E’ questa l’analisi fatta a Roma da Sandro Boscaini (nella foto), Presidente di Federvini, in occasione dell’Assemblea Generale 2015 che ha approvato la Relazione sull’attività 2014.

federvini-banner-FEDERVINI

Nel 2014, precisa Federvini – Federazione Italiana Industriali Produttori Esportatori e Importatori di Vini, Acquaviti, Liquori, Sciroppi, Aceti e Affini – le esportazioni di vini e mosti hanno confermato un andamento positivo sia in valore con 5 miliardi 281 milioni di Euro (+1% sul 2013) che in volume con 21 milioni 548 mila hl (+0,3%). Complessivamente le esportazioni di vini e mosti in valore sono destinate per il 53,1% all’Unione europea, per il 46,9% ai mercati extra Ue. Gli spumanti hanno registrato un trend di crescita importante sia in valore (+13,9%) che in volume (+18,2%): il Regno Unito è il mercato più premiante con aumenti in valore del 43,2% e in volume del 51,9% rispetto al 2013. I vini aromatizzati invece hanno presentato sensibili rallentamenti, con alcune eccezioni in Romania e in Ungheria con degli aumenti in volume pari rispettivamente al 16,3% e del 10,8%. In ambito extra UE, gli Stati Uniti sono il primo paese di destinazione, con un valore che si aggira a poco più di un miliardo di Euro (+4,4%); all’interno dell’Unione europea la Germania ed il Regno Unito mantengono la leadership, rispettivamente con 996 milioni di Euro e 665 milioni di Euro.  Complessivamente le esportazioni di vini e mosti in valore sono destinate per il 53,1% all’Unione europea, per il 46,9% ai mercati extra Ue

Le acquaviti di vino e di vinaccia presentano delle contrazioni sia in valore che in volume; le esportazioni sono composte principalmente dai liquori (66,5%), seguiti dalle acquaviti di vino e di vinacce (12,6%) e dalle altre acquaviti (4,8%). La Germania è la prima destinazione delle acquaviti, dei liquori e delle altre bevande alcoliche con quasi 188 mila ettanidri, seguita dagli Stati Uniti con 147 mila ettanidri e dalla Francia con quasi 140 mila ettanidri. Il settore delle acquaviti e dei liquori è concentrato nel mercato europeo rispettivamente con il 77,5% ed il 68,2%, mentre negli altri mercati raggiungono il 22,5% ed il 31,8%.

 +info: www.federvini.it

Tu cosa ne pensi? Scrivi un commento (0)

Resta sempre aggiornato! Iscriviti alla Newsletter

Scrivi un commento

diciotto − 6 =

Per continuare disattiva l'AD Block

La pubblicità è fondamentale per il nostro sostentamento e ci permette di mantenere gratuiti i contenuti del nostro sito.
Se hai disattivato l'AD Block e vedi ancora questo messaggio ricarica la pagina