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Il settore, dopo aver attraversato alcuni anni non facili a causa della complessa gestione delle politiche europee, mostra oggi numerosi segnali di rinnovata vitalità. I produttori italiani ed europei hanno puntato sulla qualità, la tradizione e la territorialità in risposta a una crescente domanda di specialità italiane e occidentali in genere nel mondo, combinate con risposte innovative alle nuove esigenze di consumatori più esigenti.

formaggi

Conferma l’importanza dell’etichetta per i prodotti di qualità Maurizio Bongetta, dell’omonimo caseificio valtellinese: “Notiamo che il consumatore è attento alle indicazioni e alle informazioni relative ai vari tipi di formaggi. In risposta a questa tendenza, proponiamo in particolare prodotti con latte crudo. Principe di questa offerta è il formaggio Bitto Dop prodotto con latte delle latterie valtellinesi”. La tradizione delle IG e del territorio in generale, dunque, spesso rivisitata in chiave innovativa. Come spiega, sempre dalla Valtellina, Graziano Maxenti, Ufficio Commerciale della Latteria Sociale di Chiuro: “Un prodotto su cui puntiamo da alcuni anni è lo yogurt, in particolare in combinazione con confetture prodotte da cooperative del territorio, in uno speciale contenitore trasparente. Valorizziamo i sapori stagionali, ad esempio la crema di marroni d’inverno e il limone d’estate, il bio e i magri 0.1, tra i quali abbiamo lanciato gusti innovativi come ACE e ananas”.

Una grande opportunità anche per il Mezzogiorno che, in quanto a tradizione casearia, vanta numerose eccellenze. “La tendenza che notiamo nella nostra nicchia è il ritorno alla tradizione, ma in chiave contemporanea– ragiona Antonio Cordisco, Responsabile Commerciale di Cordisco –, ad esempio tramite lo street-food. In particolare vediamo protagonisti i nostri due DOP, il canestrato pugliese e il caciocavallo silano. C’è molto interesse anche per prodotti più particolari come formaggi di pura pecora. La nostra strategia attualmente mira a promuovere ulteriormente questi prodotti attraverso degustazioni nella GDO in tutta Italia.

Che si tratti di una tendenza non solo italiana, ma internazionale, lo testimonia Juan Ignacio López-Cortijo Gutiérrez, dell’Export di Grupo Postres Reina (Spagna), specializzato in dessert: “La nostra filosofia si basa sui principi di tradizione, qualità, innovazione e rispetto dell’ambiente, che concorrono a un unico obiettivo: la soddisfazione del cliente. Rispettiamo i più elevati standard di sicurezza alimentare per garantire la migliore qualità dei prodotti, un’ampia gamma che spazia dai dessert tradizionali alle scelte più salutistiche e originali”.

FONTE: www.tuttofood.it/it/blog/formaggi-co-la-tradizione-si-veste-di-nuovo

 

Il settore, dopo aver attraversato alcuni anni non facili a causa della complessa gestione delle politiche europee, mostra oggi numerosi segnali di rinnovata vitalità. I produttori italiani ed europei hanno puntato sulla qualità, la tradizione e la territorialità in risposta a una crescente domanda di specialità italiane e occidentali in genere nel mondo, combinate con risposte innovative alle nuove esigenze di consumatori più esigenti.

Conferma l’importanza dell’etichetta per i prodotti di qualità Maurizio Bongetta, dell’omonimo caseificio valtellinese: “Notiamo che il consumatore è attento alle indicazioni e alle informazioni relative ai vari tipi di formaggi. In risposta a questa tendenza, proponiamo in particolare prodotti con latte crudo. Principe di questa offerta è il formaggio Bitto Dop prodotto con latte delle latterie valtellinesi”. La tradizione delle IG e del territorio in generale, dunque, spesso rivisitata in chiave innovativa. Come spiega, sempre dalla Valtellina, Graziano Maxenti, Ufficio Commerciale della Latteria Sociale di Chiuro: “Un prodotto su cui puntiamo da alcuni anni è lo yogurt, in particolare in combinazione con confetture prodotte da cooperative del territorio, in uno speciale contenitore trasparente. Valorizziamo i sapori stagionali, ad esempio la crema di marroni d’inverno e il limone d’estate, il bio e i magri 0.1, tra i quali abbiamo lanciato gusti innovativi come ACE e ananas”.

Una grande opportunità anche per il Mezzogiorno che, in quanto a tradizione casearia, vanta numerose eccellenze. “La tendenza che notiamo nella nostra nicchia è il ritorno alla tradizione, ma in chiave contemporanea– ragiona Antonio Cordisco, Responsabile Commerciale di Cordisco –, ad esempio tramite lo street-food. In particolare vediamo protagonisti i nostri due DOP, il canestrato pugliese e il caciocavallo silano. C’è molto interesse anche per prodotti più particolari come formaggi di pura pecora. La nostra strategia attualmente mira a promuovere ulteriormente questi prodotti attraverso degustazioni nella GDO in tutta Italia.

Che si tratti di una tendenza non solo italiana, ma internazionale, lo testimonia Juan Ignacio López-Cortijo Gutiérrez, dell’Export di Grupo Postres Reina (Spagna), specializzato in dessert: “La nostra filosofia si basa sui principi di tradizione, qualità, innovazione e rispetto dell’ambiente, che concorrono a un unico obiettivo: la soddisfazione del cliente. Rispettiamo i più elevati standard di sicurezza alimentare per garantire la migliore qualità dei prodotti, un’ampia gamma che spazia dai dessert tradizionali alle scelte più salutistiche e originali”.

FONTE: www.tuttofood.it/it/blog/formaggi-co-la-tradizione-si-veste-di-nuovo

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