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L’antica pasticceria “Gamberini“, da sempre punto di riferimento per i bolognesi e i tanti turisti di passaggio in Emilia, si catapulta in una nuova appassionante sfida e apre un nuovo locale a Firenze.

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Lanciata nel lontano 1907, con l’inaugurazione della prima pasticceria di Bologna in via Ugo Bassi, da oltre un secolo “Gamberini” è un’istituzione della Dotta per le sue raffinatezze dolci e salate tra colazioni, pause pranzo e aperitivi. Un autentico pezzo di storia, e anche di cultura, che nel 2006 è stato non a caso riconosciuto Locale Storico d’Italia” e che, da poche settimane, ha allargato ulteriormente i suoi orizzonti. Proprio per saperne di più su questa nuova apertura nel capoluogo toscano, abbiamo contattato uno dei tre gestori: Alessio Conti, da anni al timone di “Gamberini” insieme alla sorella Antonella Conti e all’altro socio Paolo Maino. Lo spazio dell’ex Curtatone è stato acquistato nel settembre 2019, ma se ne parlava già da marzo. L’apertura, con tutto quello che è successo, è arrivata però solamente il 12 settembre 2020. Il locale era messo davvero male, vi dico la verità. Lo abbiamo rifatto totalmente con un restyling in tutto e per tutto che oggi ci dà grande soddisfazione e orgoglio”, esordisce ai microfoni di Beverfood.com.

Perché la scelta di aprire un nuovo “Gamberini” anche a Firenze?
“Perché Firenze e Bologna sono ormai talmente ben collegate che sembra di passare dal centro alla periferia e viceversa… Firenze è una delle piazze più interessanti d’Italia, una meta che riscuote una grande attenzione a livello nazionale e internazionale. Come non puntarci?”.

Su cosa sarà basata la vostra proposta?
“La nostra offerta mantiene storicamente la pasticceria, ma è stata allargata anche a bistrot, aperitivo e conseguentemente cena. Ho girato molto all’estero per consulenze varie e, da Gamberini Firenze, ho pensato proprio a un locale a 360°, costruito tanto per gli italiani quanto per gli stranieri. La nostra cucina sarà sempre aperta, fin dalla mattina, e pronta ad accontentare ogni sfizio dei nostri clienti: dal dolce al salato”.

Porterete anche qualche specialità della cucina bolognese?
“Assolutamente sì. Avremo due icone della cucina bolognese come le lasagne e i tortellini per quanto riguarda la gastronomia. Poi, a livello di pasticceria, proporremo invece la sbrisolona con crema chantilly e frutti di bosco, la mimosa rivisitata con fragoline di bosco e la classica torta di riso che ormai a Bologna è diventata un vero e proprio simbolo”.

E dal punto di vista del beverage?
“Vino e cocktail saranno i nostri due pilastri di base. Proprio per questo abbiamo scelto un barman che ha lavorato a lungo in una certezza come Gilli, l’esperto Pietro Sangineto, e il sommelier Giuseppe Fogli. Senza dimenticarci di citare infine il nostro executive chef, Franco Mariani: a loro tre, insieme al resto dello staff, toccherà il compito di dirigere quotidianamente l’offerta food&beverage di questa nuova grande apertura”.

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