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Trasparenza, interazione, semplicità di linguaggio: ecco gli elementi su cui puntare per la comunicazione del vino attraverso il web, come indicato dai blogger che hanno partecipato sabato 22 ottobre al convegno “Verdicchio 2.0” a Serra dè Conti, presso la cantina Casalfarneto di proprietà della famiglia Togni. Sala gremita con oltre 80 ospiti che a partire dalle 10 hanno preso parte all’incontro, cui è seguita una visita alla cantina e il pranzo-degustazione di vini e prodotti tipici del territorio. Tra gli intervenuti il direttore dell’Istituto Italiano di Tutela Vini Alberto Mazzoni, i giornalisti Luigi Bellucci (blog Tigullio Vino), Franco Ziliani (blog Vino al Vino) e Monica Pisciella, esperta di marketing e fondatrice del blog WineUp, il sommelier Ais e collaboratore Slow Food Andrea Petrini e il blogger-artista che dipinge con il vino Vincenzo Reda. A moderare l’incontro il giornalista del Sole 24 Ore Giorgio dell’Orefice. La visita al territorio ha avuto inizio venerdì ed è durata fino a domenica. I blogger, sempre accompagnati da Mazzoni, hanno anche fatto tappa all’Enoteca regionale di Jesi e alla baia di Portonovo.

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“Il vino esprime un fortissimo legame con il territorio -ha dichiarato Paolo Togni, che ha fatto gli onori di casa- Internet è una finestra sul mondo per le aziende e permette ai consumatori di essere sempre più informati e protagonisti. Per arrivare dritti al cuore dei consumatori una buona comunicazione è fondamentale, che oggi si avvale di nuovi strumenti come i social network e i blog”. “Le aziende che utilizzano il web -ha fatto eco il sindaco di Serra de’ Conti Arduino Tassi- hanno fatto incrementare i loro fatturati del 2% nell’ultimo anno e Casalfarneto è in linea con questo trend di crescita”. Non ha voluto far mancare la sua presenza il vicepresidente del Consiglio provinciale Giancarlo Sagramola che ha sottolineato come “la comunicazione sul web sia più aperta e consenta maggiore confronto e spirito critico”. Infine in rappresentanza della Regione, il consigliere Fabio Badiali ha affermato: “C’è difficoltà a uscire dalla crisi anche perché le aziende non dialogano, non scambiano informazioni, idee, progetti e risorse. Verdicchio 2.0 è un ottimo esempio di buona comunicazione”. Badiali ha poi ricordato il finanziamento di 5 milioni messo a disposizione dalla Regione per la promozione del vino nel prossimo triennio. “Importantissimo per il movimento del vino marchigiano è stato il cambio generazionale -ha poi dichiarato Mazzoni- un evento che può essere devastante ma che da noi ha dato risultati positivi: ha portato convivialità e dialogo tra aziende, elemento che prima non c’era. Il web non può andare avanti da solo, non serve essere on-line se poi il Verdicchio non si trova sul mercato. E’ importante sia portare la gente nelle Marche sia ampliare la capacità distributiva delle nostre aziende”.
Durante la tavola rotonda i blogger hanno a più riprese elogiato la qualità del Verdicchio, vero “ambasciatore delle Marche nel mondo”: “Casalfarneto dimostra grande sensibilità -le parole di Ziliani- che ci piaccia o no, il web ha rivoluzionato le nostre vite. Il punto di forza? Il fatto di essere accessibile a tutti, in ogni parte del mondo. Al di là di tante belle parole non dobbiamo scordare che il vino viene prodotto per essere venduto”. Ma come si comunica il vino secondo gli esperti? Anzitutto abbandonando il linguaggio barocco che finora ha contraddistinto il settore. “La gente – ha spiegato Vincenzo Reda – ha bisogno di storie. Vuole conoscere il territorio dove un vino è nato, l’altitudine, le colline, i paesaggi. Oggi tante aziende sono sul web ma la maggior parte, sbagliando, ha cataloghi fissi senza interazione”. “I social network viaggiano in tempo reale -ha sottolineato l’unica rappresentante femminile, Monica Pisciella- già 3mila persone oggi, grazie a Facebook e Twitter, sapevano che ero qui a Serra dè Conti per Verdicchio 2.0”. “Può un vino diventare famoso grazie a Internet? -la domanda volutamente provocatoria di Petrini, sommelier Ais- oggi tutto è possibile ma non dobbiamo mai perdere di vista un elemento fondamentale per il nostro lavoro: l’etica”.
“Quando scrivo cerco di trasmettere emozioni -le parole di Bellucci- e soprattutto dire sempre la verità, anche quando è scomoda o racconta fatti poco piacevoli. Gli utenti ci chiedono questo”. Elemento condiviso da Reda, secondo il quale “il web non ha filtri, nel bene e nel male”. Insomma gli spunti di riflessione sono stati molteplici e la mattinata di lavori a Casalfarneto non è riuscita ad esaurirli tutti, ma ha fornito nuove chiavi di lettura e questioni da approfondire. “Grazie di cuore a tutti gli ospiti intervenuti -ha salutato Togni- mi auguro di avervi al più presto nuovamente nostri ospiti per rinnovare questa preziosa collaborazione”.

+Info: www.casalfarneto.it

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