Pop up. È il driver del successo per molti locali di grido che nella stagione più calda scelgono di replicare, in rinomate località balneari, il format vincente sviluppato durante l’anno. Non si sottrae a questo trend, Il Marchese, il celebre cocktail bar e ristorante romano che, dopo le sue sedi nella Capitale e a Milano, è sbarcato in Sardegna, a Poltu Quatu. Nel cuore della Costa Smeralda, per tutta l’estate, il nuovo locale, con circa 80 coperti, offre un’esperienza unica, gran parte della quale si sviluppa su uno splendido terrazzamento con vista mozzafiato sull’insenatura verdeggiante di un fiordo di granito.
Un contesto dove diventa d’obbligo godersi la drink list di uno dei cocktail bar che ha rilanciato la moda dell’amaro in tutta Europa.

Un concept coerente in ogni sede
A spiegarlo è il bar manager, Fabrizio Valeriani: “Il nostro è un concept ben definito ideato dai fondatori Lorenzo Renzi e Davide Solari, supportati dal resto dei soci, ed è coerente in ogni località. Indipendentemente dal fatto che tu entri nel nostro locale a Milano, Roma o in Sardegna, potrai sempre contare sulle stesse caratteristiche distintive: un’offerta di piatti e drink comuni a tutti i nostri punti, e il sorriso accogliente del nostro personale. Ed una grande offerta di amari naturalmente. A Roma, ne possiamo vantare una selezione di oltre, che ci posiziona tra i principali Amaro bar italiani, se non addirittura il più fornito. Questo ci permette di tornare alle nostre radici nella miscelazione mondiale, che hanno origine nel Medioevo, quando la liquoristica italiana iniziò a prendere forma. Il nostro approccio alla miscelazione al Marchese prevede che ogni cocktail della nostra drink list contenga un amaro. Questo concetto, che ho introdotto fin dal mio arrivo, si basa sulla rivisitazione creativa dei classici e sulla creazione di signature. La nostra carta attuale propone sei Americani, due cocktail allo champagne con un tocco di Franciacorta, il nostro twist sul Paloma e i nostri Amari Fizz. In ogni momento della giornata, i nostri ospiti possono scoprire una nuova interpretazione di un classico, arricchita dalla presenza di un amaro.”

Amari Fizz e Signature: l’anima della drink list
Una mixology d’autore capace dunque di sorprendere e conquistare. Tra signature estivi e reinterpretazioni di classici, ogni sorso racconta una storia di passione e territorio. Si può spaziare tra gli Americani. Il #1, ad esempio, è un inno all’equilibrio tra amaro e dolcezza, con note di tè nero, pera, cannella e Bitter al cioccolato, mentre varianti come il #3 e il #6 celebrano i sapori autentici dell’isola con tocchi di mediterraneità. Il primo rispettivamente con Amaro Amacardo Black, Campari Bitter, Vermouth 1757 Riserva Cinzano, Soda al rosmarino e l’altro con Amaro Locale, Campari Bitter, Noilly Prat Dry, Soda.

Ma il vero cuore pulsante sono gli Amari Fizz, un omaggio alle radici del brand. Il Carciofo Fizz con Amaro Cynar, Simple Syrup, succo di lime e Soda, il Mandragola Fizz con Amaro Mandragola, sciroppo di zucchero, succo di lime e Soda e il Koro Fizz con Amaro Koro di Sardegna per omaggiare l’isola, sciroppo di zucchero, succo di lime e Soda. Lo stesso amaro con bacche di mirto rosso selvatico e erbe officinali della macchia sarda è il protagonista anche del Liscia Ruja B., un twist sul Boulevardier.

Omaggi alla Sardegna e twist sui classici
E per chi desidera un tocco di originalità, ci sono i signature dedicati alla terra ospitante. Il Smeralda Lemondrop, un twist fresco e agrumato, e il Poltu Quatu Sour, un Pisco Sour rivisitato con tè verde e lime, che catturano l’essenza di questo angolo di paradiso. Per gli appassionati di grandi classici, non mancheranno i grandi nomi come il Negroni Eur, il Romolo Paloma e il Daiquiri Romano, reinterpretati con stile e personalità.

I trend dell’estate secondo Fabrizio Valeriani
Sull’estate 2025, Valeriani non ha dubbi: “Siamo entrati nella stagione calda. E sicuramente Paloma e Americano giocheranno un ruolo di primo piano, insieme ad alcuni marchi di fabbrica quali l’Americano #1 e il Cavaliere di Franciacorta. Al Marchese i twist on classic e i signature superano in vendita i classici e questo ci rende molto felici. La mixology si è modificata negli ultimi anni. È cambiata certe volte in meglio altre no, si è sacrificato l’uso della liquoristica a fronte di nuove tecnologie che poi hanno estremizzato troppo il drink facendo allontanare così il cliente dal bar. Ma nel futuro scorgo un gradito ritorno alla normalità. Tra i nuovi trend poi vi è l’ascesa dei drink con un tenore alcolico sempre più basso. Nella nostra carta abbiamo anche tre zero alcol. Questo è un tema a cui io presto molta attenzione, l’industry ci sta dando degli ottimi prodotti per aiutarci in questo nuovo filone. Così come si svilupperà il pairing con il food. I cocktail nel nostro paese sono una realtà importante e non potrà che crescere.”

Il menù food tra Sardegna e Roma
Il menù food, pensato dallo chef Daniele Roppo, combina piatti di mare con ingredienti locali e cucina romana tradizionale. Tra le proposte ci sono antipasti come la Pappa al pomodoro con pane guttiau, tartare di pescato e ostriche Gillardeau, oltre a primi come la Fettuccina con ragù di cortile, fregola ai frutti di mare e spaghettone alle vongole. I secondi includono baccalà alla romana d’estate, polpo su crema di zucchine e calamari e gamberi fritti, con opzioni leggere come il filetto di pescato alla piastra. La carta dei dolci presenta tiramisù, mousse al cioccolato, fragole con panna e altre delizie. Piatti che riflettono, in modo seducente, un mix di sapori mediterranei, sardi e romani.
+info: ilmarchesepoltuquatu.it/
© Riproduzione riservata